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L'Agenda del cervello: un argomento al giorno - BrainFactor

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Studi sulla disgrafia suggeriscono che questa fase richiede due proprietà distinte: la stabilità tempor<strong>al</strong>e<br />

<strong>del</strong>la rappresentazione (i grafemi <strong>del</strong>la sequenza devono restare attivi fino <strong>al</strong> completamento <strong>del</strong>la<br />

risposta) e la distinzione degli elementi che la compongono (per essere selezionato ed avviato <strong>al</strong>la<br />

produzione, ogni grafema deve essere identificabile e distinto da tutti gli <strong>al</strong>tri).<br />

An<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>le lesioni di soggetti con danno neurologico e studi fMRI su soggetti senza disturbi<br />

cognitivi dimostrano che queste fasi <strong>del</strong>la scrittura coinvolgono <strong>un</strong>a rete neur<strong>al</strong>e emisferica sinistra<br />

di cui fanno parte, fra l’<strong>al</strong>tro, il giro fusiforme, il giro front<strong>al</strong>e inferiore/medio ed il lobulo pariet<strong>al</strong>e<br />

superiore (Fig. 2).<br />

Fig. 2 - Aree front<strong>al</strong>i e pariet<strong>al</strong>i attivate nell’emisfero sinistro durante <strong>un</strong> compito di Risonanza Magnetica<br />

f<strong>un</strong>zion<strong>al</strong>e che richiede l’elaborazione di rappresentazioni ortografiche (Miceli, dati person<strong>al</strong>i)<br />

E’ possibile che il giro fusiforme contenga le rappresentazioni ortografiche, e che le aree front<strong>al</strong>i e<br />

pariet<strong>al</strong>i siano critiche, rispettivamente, per la selezione <strong>del</strong>la rappresentazione da produrre e per<br />

la scelta <strong>del</strong> formato <strong>del</strong>la lettera (maiuscola/minuscola, ecc.).<br />

Dato che parti di queste regioni sono coinvolte anche nella lettura, e che lettura e scrittura possono<br />

essere danneggiate insieme o separatamente, è possibile che la stessa rete neur<strong>al</strong>e contenga sia<br />

rappresentazioni ortografiche condivise da lettura e scrittura, sia meccanismi di processamento<br />

specifici per i due compiti.<br />

Queste conoscenze sono critiche per la clinica e per le teorie <strong>del</strong> <strong>cervello</strong>. Sul piano clinico,<br />

conoscere in dettaglio i meccanismi cognitivi e neur<strong>al</strong>i di lettura e scrittura può guidare programmi<br />

di trattamento mirati ed efficaci. Sul piano conoscitivo, comprendere in che modo <strong>un</strong> processo<br />

filogeneticamente recente come la scrittura (introdotta nel 4500 a.C. circa) abbia potuto occupare<br />

stabilmente <strong>un</strong>a rete neur<strong>al</strong>e nel <strong>cervello</strong> umano è <strong>un</strong>o dei tanti, affascinanti compiti che attendono<br />

la ricerca in quest’area.<br />

Prof. Gabriele Miceli<br />

Direttore clinico <strong>del</strong> CeRiN (Centro di Riabilitazione Neurocognitiva) <strong>del</strong> CIMeC (Centro<br />

Interdipartiment<strong>al</strong>e Mente / Cervello) <strong>del</strong>l’Università di Trento<br />

Società It<strong>al</strong>iana di Neurologia (SIN)<br />

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