L'Agenda del cervello: un argomento al giorno - BrainFactor
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VISIONE, VENERDì<br />
VISIONE ED ESPLORAZIONE<br />
VISUO-SPAZIALE Alessandra Rufa<br />
Gran parte (oltre il 60%) <strong>del</strong>l’attività cerebr<strong>al</strong>e è connessa con l’elaborazione <strong>del</strong> segn<strong>al</strong>e visivo.<br />
Estese aree cortic<strong>al</strong>i, d<strong>al</strong>le regioni occipit<strong>al</strong>i a quelle front<strong>al</strong>i e sottocortic<strong>al</strong>i, sono implicate<br />
nei processi visivi che vanno d<strong>al</strong>la percezione <strong>del</strong> segn<strong>al</strong>e sensori<strong>al</strong>e <strong>al</strong>la sua successiva<br />
elaborazione ed integrazione per la programmazione di risposte motorie o per l’acquisizione<br />
di complesse esperienze cognitive.<br />
Circa il 90% <strong>del</strong> tempo impiegato nella visione è dedicato <strong>al</strong>la fissazione il rimanente 10%<br />
è usato per spostare gli occhi d<strong>al</strong>l’attu<strong>al</strong>e p<strong>un</strong>to di fissazione ad <strong>un</strong> p<strong>un</strong>to successivo. In<br />
media avvengono circa tre fissazioni <strong>al</strong> secondo durante la visione attiva in questi casi ogni<br />
fissazione ha <strong>un</strong>a durata variabile (300-500 ms).<br />
Le fissazioni sono interc<strong>al</strong>ate da movimenti rapidi degli occhi che consentono lo spostamento<br />
<strong>del</strong>lo sguardo da <strong>un</strong> p<strong>un</strong>to di interesse <strong>al</strong> successivo. Questi rapidi movimenti di “gaze shift”<br />
sono chiamati saccadi ed hanno <strong>un</strong>a velocità che può superare i 700°/s . La percezione e<br />
l’elaborazione <strong>del</strong> segn<strong>al</strong>e visivo è dipendente ed a sua volta modula il programma motorio<br />
necessario <strong>al</strong>lo spostamento degli occhi per l’esplorazione visiva.<br />
L’architettura anatomo-f<strong>un</strong>zion<strong>al</strong>e <strong>del</strong> sistema visivo è strettamente interconnessa ed è<br />
mantenuta d<strong>al</strong>la retina <strong>al</strong>le aree cortic<strong>al</strong>i con estrema precisione. T<strong>al</strong>e architettura consente <strong>al</strong><br />
<strong>cervello</strong> di ottenere la maggiore fonte di informazioni necessarie per l’orientamento spazi<strong>al</strong>e.<br />
La risoluzione spazi<strong>al</strong>e ottim<strong>al</strong>e di <strong>un</strong> oggetto o di <strong>un</strong> dettaglio avviene in <strong>un</strong>’area specifica<br />
<strong>del</strong>la retina chiamata fovea. La fovea ha <strong>un</strong> diametro di 1.5 mm contiene la maggiore densità di<br />
fotorecettori (trasduttori <strong>del</strong> segn<strong>al</strong>e luminoso in segn<strong>al</strong>e elettrico) con capacità di discriminare<br />
minimi dettagli spazi<strong>al</strong>i e specifiche l<strong>un</strong>ghezze d’onda spettr<strong>al</strong>i relative ai princip<strong>al</strong>i colori.<br />
La risoluzione spazi<strong>al</strong>e decresce drammaticamente procedendo d<strong>al</strong>la fovea verso la periferia<br />
retinica dove invece aumenta progressivamente la risoluzione tempor<strong>al</strong>e ovvero la capacità di<br />
discriminare il movimento. Questa caratteristica f<strong>un</strong>zion<strong>al</strong>e dipende non soltanto d<strong>al</strong>la densità<br />
dei fotorecettori per superficie retinica, ma anche d<strong>al</strong> tipo prev<strong>al</strong>ente di fotorecettore presente<br />
nel centro e nella periferia. I coni sono distribuiti prev<strong>al</strong>entemente nella regione fove<strong>al</strong>e mentre<br />
i bastoncelli nella periferia.<br />
Proprio a causa <strong>del</strong>le sue caratteristiche anatomo f<strong>un</strong>zion<strong>al</strong>i, il sistema visivo presenta <strong>un</strong>a<br />
fisiologica limitata capacità di processazione degli stimoli sensori<strong>al</strong>i rispetto <strong>al</strong>la quantità di<br />
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