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L'Agenda del cervello: un argomento al giorno - BrainFactor

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Si tratta di pazienti che restano tutto il <strong>giorno</strong> a letto, o com<strong>un</strong>que in casa, parlano solo ed<br />

esclusivamente <strong>del</strong> proprio dolore, diventano <strong>un</strong> grave peso anche per chi li circonda. È<br />

inutile provare a prescrivere farmaci sempre più forti e a dosaggi sempre maggiori. Dopo<br />

pochi giorni il paziente dirà che non fanno nulla di buono (anche se è restio a farne a meno).<br />

L’<strong>un</strong>ica strategia ragionevole è l’inserimento in <strong>un</strong> programma di gestione: il paziente dovrebbe<br />

essere impegnato tutti i giorni, con <strong>un</strong> misto di “scuola” (a spiegare i meccanismi <strong>del</strong> dolore),<br />

psicoterapia, fisioterapia e movimento (possibilmente nuoto o com<strong>un</strong>que attività in acqua). In<br />

t<strong>al</strong> modo il paziente ha per lo meno <strong>al</strong>c<strong>un</strong>i vantaggi: non si sente abbandonato, deve uscire di<br />

casa tutti i giorni, ottiene beneficio d<strong>al</strong>le endorfine liberate d<strong>al</strong>l’esercizio fisico e, infine, evita<br />

l’eccesso di farmaci con effetti tossici sul fegato e sedativi sul sistema nervoso.<br />

Chiaramente bisognerebbe agire prima, per prevenire lo sviluppo di situazioni così disperate.<br />

Sia gli scienziati che l’opinione pubblica hanno negli ultimi anni preso coscienza <strong>del</strong> problema<br />

<strong>del</strong> dolore cronico, da <strong>un</strong> p<strong>un</strong>to di vista etico. Con loro anche i governi e l’industria farmaceutica,<br />

per via degli enormi costi socio-sanitari <strong>del</strong> dolore cronico. Questa convergenza sinergica di<br />

motivazioni mor<strong>al</strong>i ed economiche ha fatto sì che la ricerca di nuove terapie per il dolore sia<br />

in continua espansione ed è quindi ragionevole attendersi che nei prossimi anni disporremo<br />

di strumenti più efficaci.<br />

Prof. Giorgio Cruccu<br />

Professore di Neurologia<br />

Dipartimento di Neurologia e Psichiatria<br />

Sapienza Università di Roma<br />

Società It<strong>al</strong>iana di Neurologia (SIN)<br />

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