23.05.2013 Views

scarica il pdf - Mese Sport

scarica il pdf - Mese Sport

scarica il pdf - Mese Sport

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Appena un anno fa la presentazione della squadra della<br />

Boxe Siena Mens Sana sanciva ufficialmente <strong>il</strong> ritorno della<br />

noble art in Viale Sclavo: nel frattempo i pug<strong>il</strong>i di David Borgogni<br />

si sono dati da fare e nel corso del 2010 hanno ottenuto<br />

risultati strepitosi: oltre alla vittoria di Allegrini al Guanto<br />

d’Oro, al 2° titolo regionale consecutivo di Traversi e al titolo<br />

di vicecampione regionale di Falcinelli nei 52 kg e di Razzano<br />

nei 60 kg si ricordino Rosario Peppe e Simone Bicchi –<br />

quest’ultimo passato in brevissimo tempo dalla 3ª alla 2ª serie<br />

– che hanno dominato <strong>il</strong> Trofeo Etruria rispettivamente nei<br />

64 kg e nei 75 kg, insieme a loro lo youth 75 kg Nuvola,<br />

giunto in finale nella stessa kermesse.<br />

Ma mandata agli archivi una stagione di successi, è tempo<br />

di incrociare ancora i guantoni: Traversi è partito lo scorso 26<br />

febbraio alla volta del Trentino, dove la società Rovereto Boxe<br />

ha organizzato per <strong>il</strong> sesto anno consecutivo <strong>il</strong> trofeo nazionale<br />

riservato a pug<strong>il</strong>i 1ª e 2ª serie italiani e stranieri delle categorie<br />

75, 81 e 91+ kg. Il senese, a dimostrazione della propria<br />

classe, si è guadagnato un posto in finale al cospetto<br />

dell’altra testa di serie Salvatore Grieco, pug<strong>il</strong>e delle fiamme<br />

oro, sul ring da oltre 10 anni e con circa cento incontri all’attivo.<br />

Batterlo significherebbe un salto di qualità e una proiezione<br />

verso scenari davvero prestigiosi. Staremo a vedere...<br />

Intanto Luigi Allegrini, di ritorno dal dual match contro la<br />

Polonia in cui ha riportato un’ottima patta contenendo Bromboszcz,<br />

<strong>il</strong> vicecampione della nazionale biancorossa, resta<br />

titolare nella propria categoria 52 kg nel ritiro azzurro a Santa<br />

Maria degli Angeli da dove effettua un b<strong>il</strong>ancio della propria<br />

intensa carriera agonistica, con un occhio al presente e uno<br />

al passato e con grande, grande fiducia nel futuro.<br />

Tutto è iniziato quando...<br />

Quando a 14 anni mi sono fatto male al tendine d’Ach<strong>il</strong>le<br />

giocando a calcio. Ero un ragazzino vivace e, se devo dire<br />

la verità, anche un po’ manesco. Ero <strong>il</strong> più piccolo di tutti e<br />

per farmi rispettare dagli altri molto spesso usavo le mani. Figurarsi<br />

i miei quando decisi di iscrivermi a pug<strong>il</strong>ato... Mia<br />

madre la prese male, mio padre invece sottovalutava la mia<br />

passione, dicendo: “Ma dove pensi di andare? Quando cominci<br />

a prenderle sul serio vedrai come ci metti poco a tornare<br />

a casa!”<br />

E invece...<br />

E invece mi ha fatto proprio l’effetto contrario: un po’ per<br />

dimostrare a tutti che si sbagliavano, un po’ perché mi piaceva<br />

davvero, ho continuato ad allenarmi. Grazie al pug<strong>il</strong>ato<br />

anche <strong>il</strong> mio carattere è cambiato.<br />

Spiegati meglio...<br />

Ho raggiunto una stab<strong>il</strong>ità che prima non avevo. Ho imparato<br />

ad affrontare la vita con grinta e lealtà, ho provato<br />

emozioni che non immaginavo: timore, sacrificio e tanto,<br />

tanto rispetto. Non per niente ogni incontro si conclude con<br />

un abbraccio, è <strong>il</strong> simbolo della stima che lega i due pug<strong>il</strong>i.<br />

Chi viene in palestra solo per fare a botte, senza capire la f<strong>il</strong>osofia<br />

che c’è dietro, è destinato a smettere in fretta.<br />

Chi è stato <strong>il</strong> tuo primo maestro?<br />

Ho iniziato con Romano Borgogni: facevo <strong>il</strong> mio, senza<br />

essere un fenomeno, poi è arrivato Davide che ha scoperto<br />

in me un talento. Non smetterò mai di ringraziarlo, per me è<br />

stato come un fratello maggiore. Il pug<strong>il</strong>ato non è come <strong>il</strong> calcio,<br />

non c’è una squadra a sostenerti, per questo l’allenatore<br />

è fondamentale, gran parte dei miei successi sono merito suo.<br />

E quindi parliamo un po’ di questi successi...<br />

All’inizio, a dire la verità, sono state più le sfortune. Ho<br />

posticipato di due anni l’esordio nel campionato regionale<br />

per due brutte fratture della mano, sempre cadendo dalla<br />

moto. Poi <strong>il</strong> debutto a Prato contro Antonio Santoro: <strong>il</strong> più<br />

amaro tra i 51 match che ho disputato. Ho perso pur combattendo<br />

alla perfezione, ancora se ci penso non capisco la<br />

ragione del verdetto. Unica consolazione è che lui poco dopo<br />

ha smesso e io invece sono in Nazionale! E poi c’è stato <strong>il</strong><br />

campione regionale Pirtina che ho battuto in un incontro spaventoso,<br />

bellissimo. Quindi <strong>il</strong> membro della nazionale italiana<br />

juniores Mohamed Alì (ovviamente un omonimo!) contro <strong>il</strong><br />

quale ho riportato prima una sconfitta, quindi un pareggio, e<br />

infine una vittoria.<br />

In questo periodo gareggiavi per la categoria 54 kg, poi<br />

c’è stato <strong>il</strong> passaggio ai 51, in generale come gestisci la questione<br />

peso?<br />

Fino a un po’ di tempo fa era un problema. Per esempio<br />

<strong>il</strong> quarto posto ai miei primi Campionati Italiani Junior, ma<br />

anche <strong>il</strong> Guanto d’Argento (anziché d’oro) nel 2007 è dipeso<br />

gran parte dalla difficoltà di raggiungere <strong>il</strong> peso forma.<br />

Tendevo a mettere molta massa muscolare, quindi nei giorni<br />

prima della gara mangiavo poco, con <strong>il</strong> solo risultato di arrivarvi<br />

poco lucido, deb<strong>il</strong>itato e senza forze. Poi Davide mi<br />

ha consigliato di avvalermi della consulenza di un nutrizionista<br />

e da quel momento in poi c’è stata la svolta.<br />

Al 2008 risale infatti <strong>il</strong> primo Guanto d’Oro...<br />

Sì, davvero una soddisfazione enorme: è stata dura però,<br />

ho eliminato due teste di serie e battuto i tre migliori boxeur<br />

d’Italia. Una gioia che purtroppo è stata rimpiazzata ben presto<br />

dall’amarezza per l’ennesimo infortunio. Ero a Wittenhofen<br />

in Germania e per la prima volta salivo sul ring con la<br />

maglia della nazionale italiana, mi sono rotto la mano, ma<br />

ho finito ugualmente l’incontro, perdendo di due punti.<br />

Certo che la fortuna raramente è stata dalla tua...<br />

Effettivamente... Se ripenso agli infortuni che sono venuti<br />

sempre prima dei campionati assoluti, ai sorteggi, che mai,<br />

dico mai mi hanno visto favorito e infine all’ultimo episodio<br />

dell’irregolarità del passaporto che mi ha impedito di partecipare<br />

ad una gara della Nazionale, mi mordo un po’ le<br />

mani. Comunque le mie rivincite me le sono prese: per esempio,<br />

anche se nel 2009 non ho potuto partecipare al Guanto<br />

d’Oro, ho vinto ugualmente gli Assoluti Regionali e agli Assoluti<br />

d’Italia sono stato battuto in finale dall’olimpionico Parrinello.<br />

E poi se non dovesse bastare ho sempre <strong>il</strong> mio paradenti<br />

portafortuna!<br />

Tante vittorie, ma quando sei entrato a far parte della<br />

squadra, avevi un modello di riferimento?<br />

A 14 anni <strong>il</strong> mio idolo (sul piano tecnico ovviamente!)<br />

era Mike Tyson, mentre<br />

all’interno del team guardavo<br />

con ammirazione<br />

Davide Traversi: durante<br />

i suoi allenamenti rubavo<br />

con gli occhi quanto più<br />

possib<strong>il</strong>e. Ha un ottimo<br />

st<strong>il</strong>e, ma pecca un po’ di<br />

testa. Per questo non è riuscito<br />

a superare la soglia<br />

dell’ottavo posto nazionale,<br />

pur detenendo <strong>il</strong> titolo<br />

toscano. Quando<br />

vede di fronte a sé un avversario<br />

importante si<br />

blocca. Senza questo limite,<br />

sono certo, che mi<br />

elenaborri<br />

polisportiva 15<br />

La Mens Sana festeggia con Luigi Allegrini<br />

un anno dal nuovo matrimonio con lo sport che l’aveva resa grande<br />

La Noble Art<br />

è ritornata a casa<br />

avrebbe fatto compagnia negli azzurri.<br />

Invece a te capita l’esatto contrario...<br />

È vero, quando mi si para davanti un nome <strong>il</strong>lustre mi carico<br />

a m<strong>il</strong>le, è troppa la voglia di superare i miei limiti! È accaduto<br />

agli Assoluti 2010 contro Pinto, ma purtroppo con Ferramosca<br />

non è bastato.<br />

Partiamo dall’inizio...<br />

Il primo problema si è presentato con <strong>il</strong> cambiamento<br />

delle categorie di peso: facevo i 54 kg molto bene ma, con<br />

l’ingresso delle donne alle Olimpiadi, una divisione è stata<br />

soppressa. Con <strong>il</strong> mio allenatore dovevamo scegliere se fare<br />

i 56 o i 52: nel primo caso avrei aumentato massa muscolare,<br />

rallentando la capacità di movimento, e poi avrei incontrato<br />

pug<strong>il</strong>i più alti, con minori possib<strong>il</strong>ità di successo.<br />

Quindi abbiamo ripiegato sui 52. Insieme al nutrizionista abbiamo<br />

lavorato per 5 mesi sul peso e ho raggiunto una forma<br />

splendida. Purtroppo non sono uscito testa di serie e, come<br />

detto, in prima battuta ho incontrato Pinto: era al suo 100°<br />

match, non perdeva in Italia da 10 anni, un vero mostro sacro.<br />

Sono riuscito a batterlo per 13-3. Poi <strong>il</strong> secondo giorno,<br />

ai quarti, è stata la volta di Alex Ferramosca: sul 4 pari i giudici<br />

non mi hanno segnato un gancio al volto che mi avrebbe<br />

regalato <strong>il</strong> passaggio in semifinale. Ha vinto lui alle preferenze<br />

dei giudici. Comunque non gli serbo rancore, siamo<br />

insieme in Nazionale, è davvero un’ottima persona.<br />

Carico a m<strong>il</strong>le, Luigi aspetta la fine di apr<strong>il</strong>e quando riprenderà<br />

le competizioni in azzurro nel dual- match con Cuba,<br />

con la speranza che un po’ di Siena figuri anche nei prossimi<br />

Campionati Europei in Bulgaria, e - perchè no? - anche ai Mondiali<br />

in Azerbaigian.<br />

In alto a sinistra Allegrini con Borgogni, a destra in<br />

azione; qui sotto la squadra biancoverde al completo

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!