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Detto così, cinquanta giorni sembrano<br />
un’eternità. Si tratta però di vedere come si<br />
riempiono, e allora di accorgi che otto partite<br />
ancora da giocare nello spazio di neppure due<br />
mesi non sono niente rispetto a tutto <strong>il</strong> tempo<br />
che in estate ci divideva dal sospirato, immediato<br />
ritorno in A. Insomma <strong>il</strong> tormentone sul<br />
campionato più diffic<strong>il</strong>e e lungo resta sì diffic<strong>il</strong>e<br />
fino in fondo, ma sta arrivando al capolinea.<br />
Il Siena, coerente con i suoi programmi,<br />
non è mai sceso dal convoglio, al massimo è<br />
stato costretto a spostarsi in seconda classe,<br />
che è pur sempre un bel viaggiare.<br />
Gli ultimi tre successi consecutivi, di cui<br />
due in trasferta, testimoniano intanto che la<br />
squadra sembra aver finalmente trovato quello<br />
che spesso finora gli era mancato: <strong>il</strong> cinismo.<br />
I successi di Crotone e Frosinone, al di là delle<br />
sofferenze patite per portare a termine <strong>il</strong> risultato<br />
(o forse qualcuno pensava davvero di<br />
non dover neppure soffrire?) hanno dimostrato<br />
che la Robur è cresciuta anche e soprattutto<br />
in personalità – specie nell’impatto<br />
iniziale – e in fiducia. Magari non sarà una<br />
squadra ‘appariscente’ e devastante come<br />
l’Atalanta, però tutti ora riescono a portare <strong>il</strong><br />
I BIANCONERI TORNANO CON TRE PUNTI ANCHE DA FROSINONE<br />
E LASCIANO INTRAVEDERE UN FINALE DI STAGIONE ALL'ALTEZZA<br />
DELLE LORO AMBIZIONI<br />
proprio mattoncino alla causa. Con grande<br />
equ<strong>il</strong>ibrio fra i reparti e senso della manovra.<br />
E se non c’è partita che <strong>il</strong> suo volto non cambi,<br />
<strong>il</strong> prodotto non ne va mai a discapito. Soprattutto<br />
la crescita della difesa (un gol in sette<br />
partite, ultimamente), imperniata su un quartetto<br />
promosso sul campo oramai da tempo ed<br />
in cui le sorprese più belle non sono tanto<br />
quelle dei due esterni quanto quelle dei ‘ritrovati’<br />
Rossettini e Terzi. L’eccesso di confidenza<br />
talvolta sfiora l’indisponib<strong>il</strong>ità, ma di<br />
norma quello che gli viene chiesto da Conte<br />
<strong>il</strong> reparto riesce a farlo bene. E qui <strong>il</strong> pensiero<br />
corre fatalmente ai punti persi in casa col No-<br />
vara, quando questa convinzione forse non<br />
aveva ancora fatto presa nel gruppo.<br />
È vero che nel primo dei quattro incontri<br />
che hanno caratterizzato quest’ultimo mese,<br />
quello con l’Empoli, sono riemersi i limiti già<br />
evidenziati in precedenza: lanci in profondità<br />
generalmente a beneficio dell’avversario, ragnatela<br />
di passaggi e passaggini fac<strong>il</strong>i preda<br />
degli avversari, mai qualcosa in grado di accendere<br />
la fantasia di qualcuno, ma un pareggio<br />
in un derby ci può stare. E poi diciamocelo<br />
pure: la sconfitta col Piacenza non era stata ancora<br />
del tutto metabolizzata, perché nonostante<br />
le due vittorie consecutive contro Modena e<br />
mariociani<br />
calcio 23<br />
Siena, <strong>il</strong> destino<br />
nelle tue mani