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STADIO SÌ, STADIO NO, STADIO FORSE<br />
[ FEBBRE ALTA] di Antonio Gigli<br />
COM’ERA PREVEDIBILE, l’arrivo della<br />
campagna elettorale ha infiammato <strong>il</strong><br />
dibattito sul nuovo impianto che dovrebbe<br />
essere messo a disposizione<br />
della Robur. Non vogliamo<br />
tediarvi facendovi la storia dell’iter<br />
del nuovo impianto, previsto<br />
nella zona di Isola d’Arbia<br />
(loc. Borgovecchio),<br />
del la cui storia, oramai,<br />
ogni sportivo senese conosce<br />
tutti i capitoli. Arriviamo<br />
solo ai giorni nostri.<br />
Il progetto è sempre<br />
in essere, dice <strong>il</strong> Comune,<br />
ma i soldi per costruirlo<br />
non ci sono, quindi chiede<br />
la collaborazione dei privati<br />
interessati, che possono<br />
farsi avanti tramite, inizialmente,<br />
una dimostrazione<br />
d’interesse.<br />
In tempi di campagna elettorale,<br />
come dicevamo, ognuno vuol<br />
dire la sua, ma la tesi che prevale su<br />
tutte è inequivocab<strong>il</strong>e: <strong>il</strong> Comune non<br />
costruirà (giustamente) lo stadio tutto a<br />
sue spese. I tifosi della Robur non si<br />
sono di certo stracciati le vesti. Il pensiero<br />
di dover traslocare in Val d’Arbia<br />
non ha mai suscitato entusiasmi e <strong>il</strong><br />
fatto di dover lasciare <strong>il</strong> vecchio Rastrello<br />
veniva accettato solo in caso di<br />
obbligatorietà dovuta alle norme, un fattore<br />
questo che è ormai parzialmente<br />
decaduto.<br />
Nel frattempo in Parlamento giace ancora<br />
una legge sulle società di calcio riguardante<br />
la proprietà degli impianti.<br />
Nel nostro paese, infatti, al contrario di<br />
altri in Europa, gli impianti sportivi sono<br />
di proprietà pubblica e non delle singole<br />
società come in Ingh<strong>il</strong>terra, per esempio.<br />
Solo negli ultimi anni si sta muovendo<br />
qualcosa, ma molto lentamente.<br />
La possib<strong>il</strong>ità di avere in proprietà, e<br />
quindi gestire, uno stadio da parte della<br />
società di calcio è un fattore di inevitab<strong>il</strong>e<br />
positività per la vita stessa del club.<br />
Innanzitutto c’è la possib<strong>il</strong>ità di capitalizzare<br />
la struttura, con evidenti benefici<br />
in sede di b<strong>il</strong>ancio, poi quella di sv<strong>il</strong>uppare<br />
attività collaterali, come negozi,<br />
ristoranti, bar, museo, tutto collegato<br />
alla squadra con altrettanto ovvi risvolti<br />
economici positivi.<br />
In attesa di un cambiamento radicale<br />
del modo di gestire le società calcistiche<br />
in Italia, torniamo la problema che<br />
ass<strong>il</strong>la noi tifosi della vecchia Robur. Al<br />
di là dei problemi, lo vogliamo o no un<br />
nuovo impianto? Diffic<strong>il</strong>e trovare unanimità<br />
di consensi, anche se la maggioranza<br />
dei pareri, come dimostrano vari<br />
sondaggi effettuati nel corso degli anni<br />
e anche le intenzioni dei candidati a governare<br />
la città nel futuro, è contraria a<br />
traslocare in quel di Isola d’Arbia.<br />
Troppo tradizionalisti? Può darsi, fatto<br />
sta che certe scelte urbanistiche, fatte<br />
diversi anni fa, sono oggi ridiscusse alla<br />
luce di nuove problematiche. Trovare un<br />
altro sito? Potrebbe essere un’idea e a<br />
tal proposito sta tornando di moda l’idea<br />
di costruirlo nella zona dell’Acquacalda,<br />
dove vari insediamenti sportivi hanno<br />
già la loro ubicazione. L’inserimento di<br />
uno stadio in questa zona porterebbe<br />
l’area ad essere considerata una vera<br />
e propria “Cittadella dello sport”, un’ipotesi<br />
alquanto affascinante.<br />
La discussione sull’argomento stadio<br />
ha preso campo in questi anni e, oltre<br />
all’ubicazione, ha avuto <strong>il</strong> suo sfogo anche<br />
sull’eventuale progetto prescelto,<br />
vincitore di premi internazionali, ma<br />
poco amato da gran parte della tifoseria.<br />
In queste m<strong>il</strong>le congetture, torna di<br />
attualità anche l’idea di ristrutturare<br />
completamente <strong>il</strong> vetusto<br />
Rastrello o Artemio<br />
Franchi o Montepaschi<br />
Arena che dir si voglia.<br />
Il Siena in A o in<br />
B non ha creato<br />
problemi di ordi -<br />
ne pubblico, co -<br />
me molti sospettavano,<br />
l’area di San<br />
Prospero, una<br />
volta ottimizzato<br />
<strong>il</strong> servizio<br />
di ordine pubblico,<br />
non subisce<br />
più stravolgimenti<br />
clamorosi (o per<br />
lo meno non più di<br />
quelli che 52 volte<br />
all’anno subisce in<br />
occasione del mercato<br />
settimanale), la vicinanza<br />
al centro storico<br />
ha contribuito a creare un turismo<br />
sportivo sorprendente e<br />
che andrebbe sv<strong>il</strong>uppato. Allora, in<br />
base a tutto questo, perchè non puntare<br />
ancora sulla conca del Rastrello?<br />
Le prime obiezioni riguardano l’impatto<br />
paesaggistico, in quanto diffic<strong>il</strong>mente<br />
si potranno costruire tribune in cemento<br />
o quant’altro, ma non ci vogliamo<br />
sb<strong>il</strong>anciare, lasciando la palla a<br />
chi di dovere.<br />
Una materia ingarbugliata, come<br />
possiamo vedere, dove nessuno ha la<br />
bacchetta magica. Da tifosi una sola<br />
cosa chiediamo e cioè quella di poter<br />
giocare in uno stadio degno di questo<br />
nome, sia se poi rimane dov’è (meglio)<br />
o se dovesse traslocare, se la proprietà<br />
sarà della società (meglio) o del Comune<br />
a noi poco importa. Il Comune di<br />
Siena nel corso di questi anni ha fatto<br />
onestamente la propria parte cercando<br />
di ristrutturare <strong>il</strong> possib<strong>il</strong>e per permettere<br />
al Siena di giocare a casa sua (non<br />
abbiamo mai saltato una partita casalinga,<br />
e non è poco), ora i tempi sono<br />
diversi, le risorse pubbliche sempre<br />
meno e ogni componente deve fare la<br />
propria parte, interpretandola adattandosi<br />
alle nuove regole di vita. A costo<br />
di apparire noiosi, lo vogliamo ribadire:<br />
la Robur in serie A è una risorsa per<br />
tutta la città.<br />
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