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28<br />
Meglio<br />
pratici<br />
chebelli belli<br />
Forse <strong>il</strong> ‘calcio champagne’ è<br />
un’altra cosa…Forse la squadra che<br />
tutti, in estate, avevano definito una<br />
corazzata è più semplicemente un<br />
organico molto valido. E forse (an-<br />
■ francescovannoni cora) qualcuno non aveva fatto i<br />
conti con le difficoltà e le insidie di<br />
un campionato lungo, incerto, mai avaro di sorprese come la serie bwin.<br />
Non è stata e non sarà una ‘marcia trionfale’ quella della Robur verso<br />
la serie A. Non le veniva richiesto di uccidere <strong>il</strong> campionato (la dea Atalanta<br />
ha qualcosa in più per farlo). Ritrovare ciò che aveva perduto dopo<br />
sette anni è l’unico dovere del quale <strong>il</strong> Siena è stato investito. Il passo dei<br />
bianconeri può essere quello giusto, lineare quanto basta, funzionale all’obiettivo<br />
e in ultima analisi ut<strong>il</strong>e alla bisogna.<br />
Lo abbiamo ripetuto fino alla noia: chi si aspettava la ‘cavalcata in solitario’<br />
ha dovuto ricredersi presto e imparare a soffrire con l’um<strong>il</strong>tà che serve<br />
per far emergere i valori tecnici, unanimemente riconosciuti agli uomini di<br />
Conte, ma che la qualità degli avversari, qualche fisiologico scivolone e, talvolta,<br />
un po’ di quel pericoloso narcisismo di cui si beano i forti (o chi si considera<br />
tale), hanno mascherato e (per fortuna) più raramente capovolto.<br />
Il Siena che cercherà di riprendersi la massima serie è questo: ormai ne<br />
conosciamo l’identità, la f<strong>il</strong>osofia, lo spirito e…i cali di concentrazione<br />
(troppi gli ultimi minuti passati in apnea e i rischi corsi in quella che per la<br />
Benamata è una sorta di ‘zona Cesarini’ al contrario…).<br />
Diffic<strong>il</strong>mente, per necessità oggettive e ristrettezza di tempi da qui alla<br />
fine, i parametri del giocattolo assemblato da Perinetti e plasmato dal tecnico<br />
salentino, potranno modificarsi.<br />
Ammesso che i cambiamenti siano negli auspici: perché, intanto, la<br />
classifica conferma che molto di buono è stato fatto; attesta che altre formazioni<br />
maggiormente accreditate per <strong>il</strong> ‘salto’ (quelle sì, autentiche corazzate)<br />
brancolano nell’anonimato di progetti e scelte sbagliate e dice, in<br />
definitiva, che, d’accordo <strong>il</strong> Siena non sarà bellissimo da vedere, ma i numeri<br />
sono dalla sua parte.<br />
C’è poco spazio per moduli, esperimenti e ritocchi ‘in corsa’. Saranno<br />
fondamentali l’aspetto psicologico e quello motivazionale, input determinanti<br />
nell’ultimo sforzo da compiere per coronare <strong>il</strong> sogno di tutti.<br />
Coloro che hanno ‘fermato <strong>il</strong> tempo’ all’agosto scorso (se tendete l’orecchio<br />
sugli spalti ne troverete un buon numero), hanno ancora in mente la<br />
partita di Coppa Italia con la Ternana e si prefiguravano quarantadue tappe<br />
di gran carriera con manovra perfettamente fluida e un gioco strappa applausi,<br />
saranno fra quelli che non di rado escono dal vecchio ‘Rastrello’ poco<br />
convinti e ancor meno divertiti dall’idea di calcio proposta dal Siena e tradotta<br />
nel credo tattico del suo allenatore.<br />
Chi invece tiene <strong>il</strong> ‘post it’ della memoria alla partita di Modena con <strong>il</strong><br />
Sassuolo (riscattata con una prova…spumeggiante in quello che potrebbe<br />
risultare lo scatto decisivo, a proposito di attimi da cogliere, ma non abbassiamo<br />
la guardia in vista dell’impegno al ‘Matusa’), ha sì dovuto ‘incassare’<br />
un altro colpo sim<strong>il</strong>e con <strong>il</strong> Piacenza (nella prima sconfitta interna<br />
della stagione), ma ha ritrovato nelle vittorie con Modena e Triestina; nei<br />
pareggi da non buttare con Padova ed Empoli fino alla convincente vittoria<br />
di Crotone, un ambiente compatto, proteso verso la meta e consapevole<br />
della delicatezza del momento, così come la squadra che sembra aver acquisito,<br />
anche in trasferta, la solidità e l’equ<strong>il</strong>ibrio delle grandi.<br />
A chi dovesse ripetervi oggi che ‘<strong>il</strong> campionato è lungo’, secondo un<br />
canovaccio che diventa quasi giaculatoria buona in tutti i momenti, un po’<br />
per non schierarsi o rimandare un’opinione, un po’ per comodo disimpegno<br />
sul tema, fate presente che le nove giornate da disputare prima del traguardo<br />
saranno ‘battaglie sportive’ particolarmente intense. Vere e proprie<br />
‘finali’ – diremmo per inquadrarne <strong>il</strong> peso – passaggi decisivi di programmi<br />
st<strong>il</strong>ati e prospettive delineate, promosse o bocciate dalla classifica.<br />
Per questo ci vorrà <strong>il</strong> vero Siena (“Partita per partita” ha chiarito con puntualità<br />
<strong>il</strong> presidente Mezzaroma), non necessariamente <strong>il</strong> migliore, ma quello<br />
più efficace, concreto e cinico. In grado di costruire e capitalizzare, creare e<br />
concludere, vincere e volare. Il proposito non è campato in aria e si regge sulla<br />
confortante freschezza fisico-atletica palesata da quasi tutti i componenti la<br />
rosa bianconera.<br />
Calendario alla mano, è <strong>il</strong> fattore campo che salta: cinque infatti saranno<br />
le gare in trasferta (Frosinone, Grosseto, Novara, Ascoli e Albinoleffe) e<br />
quattro quelle interne (Vicenza, Portogruaro, Torino e Varese). Sarà al ‘S<strong>il</strong>vio<br />
Piola’ la sfida contro i piemontesi di Tesser. Scenderanno al ‘Franchi’<br />
Giuseppe Sannino e <strong>il</strong> suo Varese. Due ‘incroci pericolosi’ che <strong>il</strong> Siena dovrà<br />
superare senza incidenti di percorso e possib<strong>il</strong>mente già al sicuro.<br />
Condizione, quest’ultima, che passa attraverso snodi cruciali di ultime<br />
chiamate per rimonte miracolose, salvezze disperate o acque meno agitate<br />
di porti tranqu<strong>il</strong>li.<br />
D’ora in avanti non cercheremo parole ad effetto, accostamenti suggestivi,<br />
paragoni roboanti. Se è vero che <strong>il</strong> calcio è anche poesia, diciamo pure che la<br />
‘metrica’ del Siena può non essere perfetta ma dovrà quadrare nello schema di<br />
un progetto che i suoi autori hanno pensato, voluto e creduto vincente.<br />
Poco importa se gli esteti del pallone avranno a che ridire. La musicalità<br />
dello spartito può anche stonare, l’importante è che non ‘stecchi’ l’Opera:<br />
Riportare Siena e <strong>il</strong> Siena là dove stanno meritando di arrivare.<br />
La grande squadra è quella che ottiene ciò che serve alla sua matematica<br />
stagionale: la voce grossa la faranno i risultati e i punti, qualora non dovessero<br />
supportare <strong>il</strong> bel gioco, sarebbero comunque le cifre più ut<strong>il</strong>i, immediate<br />
e gradite.<br />
Adesso più che mai “O Roburrone, Avanti Avanti…”. La serie A è pronta<br />
a riabbracciarti. •