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8 claudiocoli
basket
Otto anni dopo la sconfitta rimediata in semifinale
con Treviso (‘ammazzata’ dai 7 punti finali di Bulleri)
La Mps torna sul
luogo del ...delitto
Quando sente odore di Spagna, la
Mens Sana si scalda e carica. Un po’ come
i tori col rosso durante le corride, tanto per
rimanere in tema. Il dato è: tre Final Four
in terra ispanica, (Barcellona 2003, Madrid
2008, Barcellona 2011) tre volte che Siena
risponde presente all’appello. Una mera
casualità, s’intende; meno casuale invece
è l’approdo dei biancoverdi a quattro Final
Four su otto dal 2003 in poi. Ma esclusa
la prima storica volta alla fase finale dell’Eurolega,
mai tale risultato è stato più
bello ed emozionante. Senza dimenticare
il fatto che per Siena, per la città, per la
società e il budget investito l’essere tra le
prime 4 d’europa è qualcosa di enorme.
Quando mai si è visto una squadra nuova,
rifatta per sette dodicesimi in estate anche
con alcune scommesse, che ha patito
infortuni importanti (prima McCalebb, poi
Kaukenas e anche Lavrinovic) e ha affrontato
una big come Olympiacos col fattore
campo a sfavore, arrivare in Final Four
spazzando via ogni tipo di pronostico?
Qualcuno dirà: Siena nella prima fase è
stata forse la migliore squadra. Ma da qui
a pensare che sarebbe giunta fra le prime
quattro ce ne passava. Per non parlare dell’eroico
passaggio del turno in top16,
quando dopo le prime due sconfitte tutti
la davano per spacciata.
Ma andiamo per ordine. La prima gara
dei playoff al Pireo è stata una disfatta
senza precedenti: -48, canestro stregato,
devastante parziale di 43 a 9 a metà gara.
Squadra impotente e in balia dell’avversario.
Inizio shock, di quelli che avrebbero
steso un elefante. Pensiero generale:
nella seconda
cerchiamo di
perdere almeno
di 20, limitiamo
i danni. Invece
è in questo momento
che scat -
ta la molla decisiva
e si vede
tutta l’abilità di
Pianigiani e del
suo staff. Far
giocare tranquil -
li i giocatori,
senza paura di bloccarsi al primo canestro
sbagliato, e infondere loro la certezza
di essere più forti. Roba da matti pensarlo
dopo un -48. E invece no, il Pireo ha vinto
meritatamente la prima, ma forse è stata
più la Mens Sana a perderla, per via di
una pessima serata al tiro e di una serie
di circostanze negative (insicurezza, inesperienza
ecc.). L’Olympiacos concedeva
molto in difesa, quello che si capiva è che
in una partita “normale” batterli era possibile.
E cosi è stato nella seconda partita:
Mens Sana tranquilla e autoritaria, difesa
finalmente efficace e attacco letale nei momenti
che contavano. Sugli scudi Hairston
(19 punti e 11 rimbalzi), atleticamente
squassante a rimbalzo d’attacco, Rakovic,
Kaukenas e Jaric. Alla fine è 65 a 82 per
Siena, il miracolo si compie, sulla Gazzetta
gli esterrefatti (e gufi) giornalisti filo-Olimpia
Milano intervistano pure una psicologa
sportiva sui motivi di tale impresa.
Pireo spiazzato e forse rilassato dopo la
grande vittoria iniziale. I cori irrisori ai canestri
senesi di gara 1 da parte dei tifosi
greci trasformati in grida di preoccupazione.
Come quella dipinta sul volto di
coach Ivkovic, che dopo gara1 aveva fiu-
tato il pericolo, rendendosi conto che la
vera Siena non era quella del -48.
Ma i sigilli alla serie arrivano nelle due
gare al PalaEstra:
splendi -
da cornice di
pubblico e
una Mens Sa -
na or mai galvanizzata
e sicura
dei suoi
mezzi. Difesa
sempre più
du ra, attacco
fluido guidato
da un super -
bo Jaric, già
de cisivo nella gara 2, che tira fuori dal cilindro
una serie di canestri pazzeschi e fa
veramente quello che vuole. In versione
grande slam della Virtus Bologna insomma.
Anche Lavrinovic è difficilmente
marcabile dalla difesa greca, Spanoulis e
Nesterovic fanno quel che possono ma
vengono sempre respinti da Siena, che
sta avanti tutto il match e chiude 81-72.
L’atto finale va in scena due giorni dopo,
il copione è simile, cambiano solo gli interpreti:
Olympiacos ormai confuso e tramortito
dalle due sconfitte di fila prova il
tutto per tutto, ma è stanco e senza particolari
idee. Ivkovic prova diverse soluzioni
ma niente da fare. I greci subiscono
nuovamente l’aggressività difensiva biancoverde
e perdono montagne di palloni,
Siena continua a colpire in attacco e stavolta
il mattatore è ancora Hairston, che
firma la sua migliore partita: 25 punti e 7
rimbalzi. Spanoulis è nullo, l’unico che
tiene botta è l’ex fortitudino Gordon che
insacca da 3 e quasi riporta a contatto nel
terzo quarto i biancorossi. Ma ormai l’inerzia
è dalla parte del team di Pianigiani e
Kaukenas, finora abulico e fuori partita,
chiude il match spazzando via le residue
QUARTI DI FINALE - Play off
Gara 1
OLYMPIACOS PIREO-MONTEPASCHI SIENA 89-41
Gara 2
OLYMPIACOS PIREO-MONTEPASCHI SIENA 65-82
Gara 3
MONTEPASCHI SIENA-OLYMPIACOS PIREO 81-72
Gara 4
MONTEPASCHI SIENA-OLYMPIACOS PIREO 88-76
Montepaschi Siena promossa alle Final Four di Barcellona
(6-8 maggio 2011)