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Alfonso Landi, Memorie intorno alle pitture, statue e altre opere che ...

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pittori sanesi, l'uno de' quali fu la Visitazione della Beata Vergine a S. Elisabetta; l'altro del<br />

Battesimo di Nostro Signore, il terzo del Martirio del santo, de' quali quadri il Rustici<br />

n'hebbe L. 490, compresa però in questa somma la mercede di una pittura, fatta da lui sopra<br />

alla porta della chiesa di Sant’Ansano in Castelvecchio, la qual chiesa è sottoposta all'Opera,<br />

come al Giornale dal 1596, f˚ 329. E più il medesim o sig. rettor Placidi diede L. 1300 a<br />

Cosimo Lucchi pittore sanese, per oro e colori messi nel rindorare li stucchi, e ricolorire la<br />

volta d'essa cappella, come a detto Libro, e f˚ da M˚ Alberto stuccatore pagò L. 128 per<br />

haver ornato di stucchi lo stanzino, nel quale si tiene racchiuso il braccio del santo, come a<br />

detto Libro, f˚ 332. E più a M˚ Salustio di M˚ Fran cesco Barili fabbro pagò L. 2100 per un<br />

cancello fatto di ferro alla porta della medesima cappella, come al Bilancio D, f˚ 588. Et io<br />

dal medesimo M˚ Salustio ho saputo, <strong>che</strong> egli ricevè dall'Opera L. 280 per fattura della grata<br />

di ferro, <strong>che</strong> è nella conchiglia della nicchia principale esistente in mezzo alla cappella; e<br />

finalmente il medesimo sig. rettore pagò a M˚ Flami nio del Turco maestro di pietre L. 259,<br />

per balaustri, e inginocchiatoi di marmo, fatti <strong>alle</strong> bande della porta della cappella, nelli<br />

quali è commessa la medesima porta di ferro, come al Bastard. Longa f˚ 130 dell'anno 1616.<br />

In questa cappella si celebra in un altare amovibile di legname, perchè sotto a esso piantata<br />

nel pavimento è una pila di marmo bianco di Carrara, della quale si serve il clero a benedire<br />

l'acqua battesimale la mattina del sabbato santo. Questa è a otto faccie tutta d'un pezzo, alta<br />

un braccio, e cinque ottavi, col suo imbasamento, <strong>che</strong> è aggionto, et è larga in bocca braccia<br />

due. Il basamento suo è puro con poca cornice sotto, e sopra, nel quale si posa uno zoccolo<br />

intagliato con figure di basso rilevo variate a ogni faccia. In una sono bambini nudi sopra<br />

delfini notanti in acqua; nella seconda due ucelli grifoni, <strong>che</strong> posano una zampa per uno<br />

sopra ad un vaso, posto in mezzo tra loro; nella terza quattro putti nudi con ali a cavallo<br />

sopra a' delfini con tridenti in mano; nella quarta un leone, e un centauro in mezzo de' quali è<br />

una rovere secca, della quale si vagliano per riparo i due animali combattenti tra sé; nella<br />

quinta un carro trionfante tirato da due cavalli con un putto in poppa avente una tromba alla<br />

bocca, e sopra al carro vi è una figura d'uomo diacente; nella sesta due figure d'uomo, e di<br />

donna a giacere, <strong>che</strong> si voltano le piante tra sé; nella settima due pesci, <strong>che</strong> tufano il capo in<br />

una pila con un putto sopra all'uno e l'altro; nell'ottava due putti nudi, uno de' quali suona<br />

una cornetta, e <strong>altre</strong> figure in forma di cacciatori, altra un cane al lasso, altra con pertica alla<br />

mano, e <strong>altre</strong> con altri arnesi, e stromenti di tal esercizio. Sopra a tal basamento posano l'otto<br />

faccie della pila, ciascuna di esse tramezzata da pilastro scannellato, con capitello lavorato a<br />

diverse forgie, ma però ciascuno d'ordine corintio. Queste ancora sono intagliate a mezzo<br />

rilevo con Storie del Testamento Vecchio. In una è Dio Padre in piedi, vestito d'abito longo,<br />

con barba longa, con diadema triangolare in testa, e con Adamo creato, sedente nudo in<br />

terra; nella seconda v'è Eva, cavata da Dio dalla costa di Adamo; Dio è ritto, Adamo<br />

diacente, et Eva in piedi; nella terza vi è Eva, <strong>che</strong> si lascia ingannare dal serpente, accanto<br />

alla quale è Adamo pensoso, e sedente; nella quarta vi è Eva, <strong>che</strong> dà a mangiare il pomo a<br />

Adamo, figure nude, e poste tra più alberi; nella quinta vi è Dio chiamante Adamo, e dietro a<br />

essa vi è Eva, <strong>che</strong> tiene per mano Adamo: Dio è in mezza figura apparente dal Cielo, Adamo<br />

et Eva sono figure intere. Nella sesta vi è l'angiolo, <strong>che</strong> caccia dal Paradiso terrestre Adamo,<br />

et Eva. Tutte queste sono figure intere, l'angiolo è vestito, Adamo, et Eva sono nudi. Nella<br />

settima vi è David nudo, sbranante un leone. Nell'ultima vi è Ercole con un bastone<br />

occidente un centauro; Ercole è vestito con la pelle del leone. Io non ho trovato l'artefice<br />

dell'opera, né il tempo nel quale fu fatta, né il prezzo con <strong>che</strong> fu pagata. Può esser questa pila<br />

più antica della cappella, nella quale è posta; ma comunque si sia, ella è opera degnissima<br />

d'esser continuamente veduta, e riceve grandissima ingiuria a stare continuamente sepolta.<br />

Sotto alla pur ora descritta cappella vi è la facciata anteriore della Libraria, nella quale sono<br />

due <strong>opere</strong>, una di scarpello, e l'altra di pennello. Dirò prima di quella di scarpello. Adunque<br />

dal pavimento all'altezza di braccia nove, e più, sorgono tre colonne quadre, posate sopra<br />

debiti basamenti, e base, le quali sostengono due archi a tutto sesto fabbricati di pietra, e

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