Alfonso Landi, Memorie intorno alle pitture, statue e altre opere che ...
Alfonso Landi, Memorie intorno alle pitture, statue e altre opere che ...
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francese, perchè suo zio Pio II si messe già in parte con gl'Aragonesi contro agl'Angioini di<br />
nazione francese. Contradisse egli solo in concistoro con grandissima costanza, e modestia<br />
insieme ad Alessandro VI, mentre trattava col collegio de' cardinali di far duca di Benevento<br />
il duca di Candia, e il pontefice con pazienza sentì il parere di lui senza imporgli silenzio,<br />
come a quello, <strong>che</strong> parlava a pro', e a difesa delle ragioni di santa chiesa. Essendo cardinale<br />
fu protettore della religione de' camaldolensi. Con tale preparazione di virtù, di meriti, e di<br />
gloria, morto Alessandro VI fu creato papa il dì 22 di settembre 1503, et in onore di Pio II<br />
suo zio si volle chiamare Pio III. Il padre Panvino nella sua Epitome de' Pontefici scrisse,<br />
<strong>che</strong> egli pervenisse al ponteficato per mezzo di simonia. Questa è mera calunnia, perchè<br />
niun'altro scrittore di ciò n'accenna nè pure minima sospezzione, ma tutti concordi<br />
affermano, <strong>che</strong> a tanta altezza arrivasse a forza di virtù, e di valore. Ma il Panvino stesso<br />
condanna sè di maligno calunniatore, mentre chiarmente lo loda d'integrità di vita, la quale<br />
non può ammettere delitto di simonia. E <strong>Alfonso</strong> Ciaccone scrive, <strong>che</strong> egli fu eletto<br />
pontefice da cardinali non infettati da fazzioni, e da <strong>altre</strong> passioni. Fu coronato in San<br />
Giovanni Laterano il dì 8 di Ottobre 1503, in lunedì da Raffaello Riario cardinal di Savona,<br />
essendo disegnato Massimiliano imperatore de' romani. Visse pontefice 26 giorni soli, morì<br />
il 18 d'ottobre anno detto non senza sospetto di veleno messogli dal cerusico nel<br />
medicamento d'una piaga <strong>che</strong> aveva in una gamba, di <strong>che</strong> Orlando Malavolti nel 7° Libro<br />
della 3ª parte delle sue Storie. Morì d'anni 64, mesi 5, giorni 10. Pare, <strong>che</strong> egli si predicesse<br />
la vicina morte, quando nella pompa della coronazione, bruciata la stoppa avanti di lui<br />
secondo l'antica usanza, sentì dirsi: «Sanctissime Pater sic transit gloria Mundi», perchè<br />
dicono gli scrittori, <strong>che</strong> a quelle parole egli pianse manifestamente la brevità della vita<br />
umana. Fu seppellito in San Pietro in Vaticano vicino a Pio II suo zio per ordine datone da<br />
lui, et eseguito da Jacomo, e da Andrea suoi fratelli con tumulo di marmo, et iscrizzione, et<br />
ivi stette il suo corpo fino a <strong>che</strong> Alessandro Peretti cardinale di Mont'Alto non lo trasferì col<br />
corpo di Pio II a Sant’Andrea della V<strong>alle</strong>, a' quali due pontefici pose ancora le memorie, <strong>che</strong><br />
sotto. Accanto alla porta laterale della chiesa dalla parte sinistra pose il corpo di Pio III con la<br />
memoria, e dalla parte destra alla porta medesima pose il corpo di Pio II con la memoria. La<br />
memoria posta a Pio III fu questa: «Pio III Pont. Max Pii II Nepoti cunctis virtutibus<br />
ornatissimo, post Legationes Urbis, Piceni, Galliae, atque Germaniae integerrime obtas ad<br />
summun Pontificatum evecto, sexto et vigesimo die publico omnium luctu vi Mortis abrepto.<br />
Iacobus et Andreas Fratri Sanctissimo P.P. - Alexander Perettus S.R.E. Vicecancelliarius<br />
Card. Montaltus Pii III Pont. Max, et Pii II ex adverso positum, Paulo V Pont. Max<br />
concedente e Vaticano translatum magnificentius reponendum curavit Anno Salutis<br />
MDCIV».<br />
La memoria posta a Pio II fu questa: «Pius II Pont. Max Natione Tuscus Patris Senensis,<br />
Gente Piccolominea sedit Annos sex, augusta in angusto Pontificatu gloria. Conventum<br />
Christianorum Mantue pro Fide habuit Oppugnatoribus Romane Sedis intra, atque extra<br />
Italiam restituit Catharinam Senensem inter Sanctas Christi retulit. In Gallia Pragmaticam<br />
abrogavit. Ferdinandum Aragonensem in Regnum Sicilie cisfretum restituito Romane<br />
Ecclesiae auxit fodinas, inventi tum primum Aluminis apud Tolfam instituit. Cultor justitiae,<br />
et Religionis, eloquio admirabilis. Parata classe, ac Venetorum Duce cum suo Senatu<br />
Commilitonibus Christi habitis in Bello Turcis indicto Anconae decessit. Ex Patrum decreto<br />
in Urbem relatus, in Basilica S. Petri Anno M.C.D.L.XIV conditur. Tum relicto ibidem capite<br />
S. Andreae Apostoli, ubi ad se ex Peloponneso advectum collocaverat. Alexandri Peretti<br />
Card. Montalti pietate huc cum Pii III Nepotis ossibus summo translatus honore, hic<br />
honorificentissime tumulatus».<br />
E poco sotto è soggionto: «Alexander Perettus S.R.E. Vicecancell. Card. Montaltus in<br />
Piccolomineorum Domo a Constantia Amalphis Duce Clericis Regularibus dono data D.<br />
Andreae Templum aedificavit Pii II Pont. Max. Monumentum restituit. Anno salutis<br />
M.D.C.XIV».