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linea guida aiom - terapia del dolore in oncologia - Azienda USL di ...

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ROTAZIONE DEGLI OPPIOIDI<br />

La morf<strong>in</strong>a rimane il farmaco <strong>di</strong> prima scelta per il <strong>dolore</strong> severo da cancro, ma è ora riconosciuto<br />

che esiste un’ampia variabilità <strong>in</strong><strong>di</strong>viduale nella risposta ai <strong>di</strong>versi oppioi<strong>di</strong>. La f<strong>in</strong>estra terapeutica,<br />

cioè il bilancio tra effetti terapeutici ed effetti collaterali, varia da farmaco a farmaco e può essere<br />

più favorevole con un oppioide <strong>di</strong>verso dalla morf<strong>in</strong>a. I processi <strong>di</strong> sviluppo <strong>del</strong>la tolleranza e <strong>del</strong>la<br />

resistenza all’analgesia <strong>di</strong> un farmaco oppioide sono <strong>in</strong>oltre <strong>di</strong>versi da molecola a molecola e<br />

<strong>di</strong>pendenti dall’esposizione a una data molecola. I pazienti che hanno avuto esperienza <strong>di</strong> effetti<br />

collaterali dose-<strong>di</strong>pendenti con un oppioide, possono trarre beneficio dall’utilizzo <strong>di</strong> un altro<br />

oppioide. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> occorrono alternative al trattamento con morf<strong>in</strong>a: i farmaci oppioi<strong>di</strong> agonisti<br />

come la morf<strong>in</strong>a, cioè idromorfone, fentanyl, ossicodone, metadone, buprenorf<strong>in</strong>a sono alternative<br />

utili alla morf<strong>in</strong>a.<br />

La migliore risposta cl<strong>in</strong>ica a un secondo oppioide dopo un periodo <strong>di</strong> relativa efficacia <strong>di</strong> cura con<br />

un primo farmaco oppioide può trovare <strong>di</strong>verse spiegazioni teoriche, ma la più coerente è che una<br />

riduzione <strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong> farmaco <strong>in</strong> uso per i processi complessi <strong>del</strong>la tolleranza sia legata a<br />

processi recettoriali farmaco-specifici che, confrontati con un oppioide alternativo, comportano una<br />

relativa maggiore risposta (= m<strong>in</strong>ore tolleranza) al secondo farmaco. Questo fenomeno, denom<strong>in</strong>ato<br />

cross-tolleranza <strong>in</strong>completa, spiegherebbe come la migliore efficacia <strong>del</strong> farmaco oppioide<br />

sostitutivo si verifichi spesso per dosi <strong>del</strong> secondo farmaco che sono <strong>in</strong>feriori, se comparate<br />

utilizzando le tabelle <strong>di</strong> equianalgesia, a quelle <strong>del</strong> primo farmaco. Ecco qu<strong>in</strong><strong>di</strong> che secondo questa<br />

ipotesi, una dose relativamente <strong>in</strong>feriore otterrebbe, come ovvio, meno effetti collaterali, mentre<br />

produrrebbe la stessa o una maggiore analgesia rispetto al farmaco che si giu<strong>di</strong>ca <strong>in</strong> quel momento<br />

poco efficace.<br />

Una revisione sistematica <strong>del</strong>la letteratura, aggiornata s<strong>in</strong>o al 2004, ha potuto descrivere 14 stu<strong>di</strong><br />

osservazionali prospettici, 15 valutazioni retrospettive e nessuno stu<strong>di</strong>o cl<strong>in</strong>ico controllato e<br />

randomizzato (1).<br />

L’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione alla rotazione è stata l’<strong>in</strong>sufficiente analgesia con eccessivi effetti collaterali <strong>in</strong> piu’<br />

<strong>del</strong> 50% dei casi pubblicati , eccessivi effetti collaterali come sola <strong>in</strong><strong>di</strong>cazione <strong>in</strong> circa il 30% dei<br />

casi .<br />

L’efficacia <strong>del</strong>la rotazione è stata riportata <strong>in</strong> un numero <strong>di</strong> pazienti variabile tra il 40 e l’80% dei<br />

casi, a seconda <strong>del</strong>le casistiche, e il maggior numero <strong>di</strong> switch ha riguardato un passaggio da <strong>di</strong>versi<br />

oppioi<strong>di</strong> (morf<strong>in</strong>a, idromorfone, fentanyl) a metadone, ma una casistica numerosa ha anche<br />

descritto il passaggio da morf<strong>in</strong>a a ossicodone <strong>in</strong> pazienti con efficacia limitata ed effetti collaterali<br />

da morf<strong>in</strong>a, che ottenevano una migliore analgesia con il nuovo farmaco (2-5).<br />

Quello che non si può facilmente argomentare è <strong>in</strong>vece da quale oppioide a quale oppioide sia più<br />

efficace passare, quali tipi <strong>di</strong> pazienti e quali tipi <strong>di</strong> <strong>dolore</strong> ne traggano il migliore vantaggio, ne’<br />

quale sia il momento migliore <strong>di</strong> applicazione rispetto ad altre strategie alternative nel trattamento<br />

<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni relativamente resistenti all’analgesia oppioide (l’uso <strong>di</strong> a<strong>di</strong>uvanti o il ricorso alla via<br />

sp<strong>in</strong>ale <strong>di</strong> somm<strong>in</strong>istrazione) per questi motivi è una procedura da riservare alla valutazione<br />

specialistica.<br />

La dose deve essere aggiustata <strong>in</strong><strong>di</strong>vidualmente e deve generalmente essere ridotta <strong>del</strong> 25-50%<br />

calcolando una cross tolleranza <strong>in</strong>completa tra i <strong>di</strong>versi oppioi<strong>di</strong> (Tabella 8). Altri fattori da<br />

considerare per la riduzione <strong>del</strong>la dose sono: l’<strong>in</strong>tensità <strong>del</strong> <strong>dolore</strong>, l’età, le patologie associate ed i<br />

trattamenti concomitanti.<br />

Nel caso <strong>in</strong> cui si utilizz<strong>in</strong>o dosi elevate <strong>di</strong> oppioi<strong>di</strong> la conversione va <strong>in</strong><strong>di</strong>vidualizzata. In alcuni<br />

casi può essere meglio <strong>in</strong>iziare a convertire il dosaggio <strong>in</strong> corso <strong>in</strong> una dose equivalente <strong>di</strong> morf<strong>in</strong>a<br />

per <strong>in</strong>fusione venosa cont<strong>in</strong>ua e passare successivamente al dosaggio <strong>in</strong>iziale <strong>in</strong><strong>di</strong>viduato per il<br />

nuovo oppioide <strong>in</strong><strong>di</strong>cato. In pratica, quando è possibile, è preferibile <strong>in</strong>iziare con dosi relativamente<br />

basse e adattare rapidamente il dosaggio.<br />

La rotazione degli oppioi<strong>di</strong> è raccomandata nella gestione <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> da cancro ?<br />

R12. La rotazione degli oppioi<strong>di</strong> è efficace per il controllo <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> da cancro soprattutto<br />

quando sono presenti effetti collaterali che limitano l’aumento <strong>del</strong> dosaggio <strong>di</strong> un oppioide già<br />

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