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Cacciatori di betoniere - Ljubo Ungherelli

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tendo al San Pancrazio Calcio <strong>di</strong> tornare un punto avanti al Ponte Alpino. Punto<br />

da gestire al meglio nell’ultimo turno, in casa, con gli avversari costretti a ribaltare<br />

la classifica lontani dal terreno amico.<br />

Ra<strong>di</strong>o e telefoni cellulari, però, non fornirono le notizie sperate. Il Ponte<br />

Alpino conservò la rete <strong>di</strong> vantaggio e, con essa, l’ambita quartultima piazza.<br />

Obiettivamente, le speranze <strong>di</strong> evitare gli spareggi erano quasi inesistenti.<br />

Certo, un miracolo poteva consentire <strong>di</strong> sconfiggere l’Olimpia Val d’Arno, ma<br />

c’era il rischio che non fosse sufficiente. L’Oliveto, senza più nulla da chiedere<br />

alla sua stagione, era un avversario fin troppo molle per i motivatissimi giocatori<br />

del Ponte Alpino.<br />

“I nostri giocatori, ahinoi, non sono cazzuti come quelli dell’Asinara, che<br />

hanno reagito con l’orgoglio alla rabbia dei tifosi e hanno spazzato via il Bucine.<br />

Puntare su <strong>di</strong> loro per la salvezza è un’utopia. Bisogna puntare più in alto.”<br />

Stefano Mazzarelli, tornato dall’estero nei giorni imme<strong>di</strong>atamente precedenti<br />

alla <strong>di</strong>fficile sfida del San Pancrazio con l’Olimpia Val d’Arno, ascoltava<br />

il suo amico Giampiero Longo esporre le proprie convinzioni circa il sistema<br />

migliore per raggiungere il quartultimo posto.<br />

“Da una parte, dobbiamo fare affidamento sulla stronzaggine del Ponte<br />

Alpino. Cre<strong>di</strong> che abbia qualche possibilità <strong>di</strong> non vincere in casa<br />

dell’Oliveto?”<br />

“Se fossero sicuri della vittoria dell’Olimpia Val d’Arno contro <strong>di</strong> noi,<br />

magari non si sbatterebbero più <strong>di</strong> tanto per cercare <strong>di</strong> vincere.”<br />

“E noi, infatti, saremo costretti a sperare in questo. L’Oliveto non è certo<br />

una garanzia, sono già in vacanza da <strong>di</strong>verse giornate.”<br />

“E Moretti potrebbe premiare la loro sconfitta pagandogli le ferie estive”,<br />

aggiunse Mazzarelli.<br />

“Preciso. Ma, d’altronde, il Ponte Alpino è davanti e potrebbe andargli<br />

bene persino perdere, se l’Olimpia Val d’Arno fa il suo dovere. Siamo noi a dover<br />

prendere l’iniziativa. E io credo d’avere la soluzione a portata <strong>di</strong> mano.”<br />

“Sarebbe?”<br />

“Accettiamo le regole <strong>di</strong> Moretti”, <strong>di</strong>sse Longo. “I suoi giullari non vanno<br />

negli spogliatoi armati <strong>di</strong> mitra, ma si muovono <strong>di</strong>etro le quinte. Avranno già<br />

provveduto ad ammaestrare i giocatori dell’Oliveto, e avranno dato <strong>di</strong>sposizioni<br />

<strong>di</strong> massima all’arbitro della nostra partita. Noi, che partiamo sfavoriti, giocheremo<br />

<strong>di</strong> rimessa.”<br />

“Aspettiamo che l’Olimpia Val d’Arno si scopra per infilarlo in contropiede?”,<br />

domandò Mazzarelli.<br />

“E che ne so io? Non sono mica l’allenatore. Stefano, noi lavoriamo per il<br />

bene del San Pancrazio, e qualsiasi cosa facciamo per questa causa è pienamente<br />

legittima e giustificabile. Domattina abbiamo un appuntamento <strong>di</strong> una certa<br />

importanza.”<br />

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