Cacciatori di betoniere - Ljubo Ungherelli
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Risveglio invernale<br />
“Il decreto legge che <strong>di</strong>mezza il periodo <strong>di</strong> leva obbligatoria è stato approvato<br />
questo pomeriggio dal Parlamento con un’ampia maggioranza trasversale”,<br />
<strong>di</strong>ceva la conduttrice del notiziario serale.<br />
“Siete fortunati, voi”, commentò Fernando Ricci, rivolgendosi a Massimiliano,<br />
il figlio quattor<strong>di</strong>cenne, “io i miei venti mesi me li sono già fatti, e chi me<br />
li <strong>di</strong>mezza più?”<br />
“I lavori parlamentari”, spiegava il servizio, “proseguiranno anche domani.<br />
All’or<strong>di</strong>ne del giorno, tra l’altro, alcune mo<strong>di</strong>fiche al co<strong>di</strong>ce della strada, tra<br />
le quali spicca la nuova patente per ciclomotori, che, recita il testo della proposta<br />
<strong>di</strong> legge avanzata dallo schieramento <strong>di</strong> maggioranza, dovrà essere conseguita<br />
da chiunque voglia muoversi a bordo delle due ruote e non solo, quin<strong>di</strong>,<br />
da chi salirà per la prima volta in sella al mezzo.”<br />
La famiglia Ricci, nelle persone del dottor Fernando, dentista, della moglie<br />
Teresa, casalinga, dei figli Massimiliano e Gabriella, <strong>di</strong> tre anni minore del<br />
fratello, era riunita a tavola per la cena, con l’usuale sottofondo televisivo a far<br />
compagnia alle loro frammentarie <strong>di</strong>scussioni.<br />
“Ecco una trovata degna del nostro governo”, <strong>di</strong>sse sorridendo Fernando<br />
Ricci, nell’apprendere l’ennesima, strampalata iniziativa tesa ad incrementare le<br />
entrate della burocrazia nazionale.<br />
“Ci toccherà iscriverci tutti e due alla scuola guida”, aggiunse Massimiliano,<br />
cogliendo l’occasione per ricordare al padre che gli aveva promesso il motorino<br />
ma, da qualche settimana, aveva preso a traccheggiare, accrescendo l’impazienza<br />
del ragazzo.<br />
“E poi ti fanno fare anche il militare con Massi, babbo?”, domandò la piccola<br />
Gabriella, collegando ingenuamente le due leggi in via <strong>di</strong> approvazione.<br />
“Beh, perché no?”, intervenne la madre, “un po’ <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplina ti farebbe<br />
bene. Intanto, dammi una mano a sparecchiare.”<br />
Al mattino, Fernando Ricci si ritrovò ammalato. Faceva molto freddo, in<br />
quei giorni, e, trascinandosi <strong>di</strong>etro dei lievi acciacchi, li aveva fatti <strong>di</strong>ventare<br />
una robusta influenza.<br />
Aveva le vie respiratorie occluse, la gola gli bruciava, gli dolevano la testa<br />
e le articolazioni, e a causa <strong>di</strong> una forte nausea non riusciva nemmeno a<br />
sfruttare quella sensazione <strong>di</strong> stor<strong>di</strong>mento, quasi piacevole, che consente al malato<br />
d’addormentarsi a più riprese, benché preluda invariabilmente ad un risveglio<br />
infernale.<br />
Pregò la moglie <strong>di</strong> avvertire della sua in<strong>di</strong>sposizione quelli dello stu<strong>di</strong>o<br />
dentistico, quin<strong>di</strong>, rimasto solo, cercò <strong>di</strong> rilassarsi quanto possibile.<br />
A metà mattinata venne a visitarlo il suo me<strong>di</strong>co. Era un uomo piccolo e<br />
invadente, che riteneva <strong>di</strong> dover sempre sdrammatizzare la gravità della sua<br />
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