Giorgio Fiorese Per un Hub della conoscenza - Dipartimento di ...
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luogo, hanno <strong>di</strong>mensioni ridotte, sia<br />
per quanto riguarda lo schermo, sia<br />
per ciò che concerne la tastiera; in<br />
secondo luogo, spesso devono essere<br />
utilizzati con <strong>un</strong>a sola mano (quando<br />
si è in movimento o in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
luce non ottimale).<br />
Questi due vincoli hanno stimolato<br />
ricercatori e ingegneri a identificare<br />
e inventare nuove forme <strong>di</strong> interazione<br />
tra utente e cellulare/PDA. In<br />
questo senso, il primo strumento inventato<br />
è stato lo stilo, associato al<br />
touch screen.<br />
Ma la vera rivoluzione è avvenuta<br />
con il nuovo iPhone <strong>della</strong> Apple, che<br />
ha introdotto alc<strong>un</strong>i cambiamenti significativi.<br />
In primo luogo, lo stilo è stato sostituito<br />
dal <strong>di</strong>to, con tutte le conseguenze<br />
del caso: in particolare, le interfacce<br />
sono state ri<strong>di</strong>segnate per tenere conto<br />
delle <strong>di</strong>mensioni fisiche dello “stilo<br />
umano”. Lo schermo è <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />
e qualità significativamente superiore<br />
a quello dei più tra<strong>di</strong>zionali telefoni/<br />
PDA. Ma, soprattutto, si sono introdotte<br />
nuove modalità <strong>di</strong> interazione<br />
basate sul multitouch, proprio per<br />
sfruttare l’uso delle <strong>di</strong>ta nello svolgimento<br />
<strong>di</strong> alc<strong>un</strong>e operazioni chiave.<br />
Da questo p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista, in <strong>un</strong> panorama<br />
che era per lo più immobile,<br />
l’iPhone costituisce <strong>un</strong>a <strong>di</strong>scontinuità.<br />
È il segno che, in questi vent’anni,<br />
da <strong>un</strong> lato si è progressivamente<br />
accumulata <strong>un</strong>a nuova sensibilità sul<br />
fronte dei para<strong>di</strong>gmi <strong>di</strong> interazione<br />
uomo/macchina e, dall’altro, le tecnologie<br />
si sono evolute così significativamente<br />
da permettere l’implementazione<br />
su scala commerciale <strong>di</strong><br />
queste nuove idee e intuizioni.<br />
<strong>Per</strong>altro, neanche l’iPhone ha in<br />
realtà scalfito alc<strong>un</strong>i concetti fondanti<br />
introdotti da Alan Kay tanti anni<br />
fa. Sull’iPhone sono presenti applicazioni<br />
e documenti. I messaggi sono<br />
organizzati in folders. Tutti concetti<br />
noti. Certamente, sarà interessante<br />
comprendere se e come la <strong>di</strong>sponibilità<br />
del Software Development Kit<br />
creato da Apple renderà possibile<br />
costruire nuove applicazioni e nuovi<br />
para<strong>di</strong>gmi per questo innovativo <strong>di</strong>spositivo.<br />
Ma l’arrivo dell’iPhone sembra abbia<br />
in <strong>un</strong> qualche modo scosso le<br />
acque. Ci sono nuovi progetti molto<br />
innovativi che mettono in <strong>di</strong>scussione<br />
il para<strong>di</strong>gma <strong>di</strong> interfaccia utente<br />
creato da Kay.<br />
<strong>Per</strong> esempio, <strong>Giorgio</strong> De Michelis<br />
(Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano-<br />
Bicocca) ha recentemente lanciato<br />
<strong>un</strong> progetto che tende a rivoluzionare<br />
il concetto <strong>di</strong> interfaccia così<br />
come l’abbiamo sempre concepita,<br />
introducendo nuove metafore e concetti<br />
che caratterizzano l’interazione<br />
uomo macchina (Progetto ItsMe). Ma<br />
anche progetti come Surface <strong>di</strong> Microsoft<br />
altro non sono se non la realizzazione<br />
pratica <strong>di</strong> nuove metafore<br />
<strong>di</strong> interazione particolarmente avanzate,<br />
che sembravano fino a qualche<br />
tempo fa riservate solo a film <strong>di</strong> fantascienza<br />
come Minority Report: ricordate<br />
come Tom Cruise ricercava<br />
sospetti e in<strong>di</strong>zi con il suo computer<br />
ad interfaccia tattile?<br />
In realtà, l’intrecciarsi <strong>di</strong> <strong>un</strong>a nuova<br />
maturità dell’utenza – ormai avvezza<br />
al para<strong>di</strong>gma a finestre classico –,<br />
la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> nuove interfacce e<br />
tecnologie, il grande sviluppo del design<br />
e degli stu<strong>di</strong> ergonomici, stanno<br />
aprendo strade e ipotesi <strong>di</strong> lavoro che<br />
si ritenevano ormai precluse.<br />
Chi mai avrebbe immaginato che si<br />
potesse mettere in <strong>di</strong>scussione il mitico<br />
Windows? Eppure sono sempre più<br />
numerosi i segnali che in<strong>di</strong>cano <strong>un</strong>a<br />
ripresa, significativa e non episo<strong>di</strong>ca,<br />
degli stu<strong>di</strong> e degli sviluppi nel settore<br />
dei nuovi para<strong>di</strong>gmi <strong>di</strong> interazione<br />
uomo/macchina. È <strong>un</strong> altro segnale<br />
che, nel campo delle tecnologie nulla,<br />
è perso e nulla può essere dato per<br />
scontato. Creatività, design, nuovi<br />
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