Giorgio Fiorese Per un Hub della conoscenza - Dipartimento di ...
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Appen<strong>di</strong>ce C<br />
Luoghi <strong>di</strong> suoni<br />
(Angelo Petronella)<br />
Ogni giorno attraversiamo spazi intrisi<br />
<strong>di</strong> vibrazioni sonore.<br />
Ciò avviene sia che siamo all’aperto,<br />
sia che ci troviamo all’interno <strong>della</strong><br />
nostra abitazione o <strong>di</strong> <strong>un</strong> e<strong>di</strong>ficio<br />
pubblico.<br />
Le <strong>di</strong>fferenze acustiche e <strong>di</strong> tipologia<br />
sonora prodotta sono a volte vivide,<br />
non solo nel confronto tra interno e<br />
esterno, ma anche fra interni o fra<br />
esterni.<br />
Due esempi imme<strong>di</strong>ati: il suono <strong>di</strong><br />
<strong>un</strong> supermercato e il suono <strong>di</strong> <strong>un</strong> museo,<br />
il suono <strong>di</strong> <strong>un</strong> giar<strong>di</strong>no accanto<br />
al quale scorre <strong>un</strong>’arteria stradale urbana<br />
e il suono <strong>di</strong> <strong>un</strong> giar<strong>di</strong>no in <strong>un</strong><br />
chiostro.<br />
Inoltrandoci solo per qualche passo<br />
in <strong>un</strong> ambito che prenda in considerazione<br />
il suono in relazione alla<br />
qualità <strong>della</strong> vita, avanziamo alc<strong>un</strong>e<br />
riflessioni.<br />
Se ci si vuole ritemprare dopo l’attività<br />
<strong>di</strong> <strong>un</strong>a giornata, la scelta del<br />
luogo in cui stare cadrà generalmente<br />
sulla propria abitazione, la quale<br />
costituisce <strong>un</strong> livello <strong>di</strong> protezione<br />
dalla <strong>di</strong>mensione sonora esterna e<br />
consente <strong>di</strong> immergersi in suoni piacevoli,<br />
quali la voce <strong>di</strong> <strong>un</strong>a persona<br />
cara o la musica preferita per questo<br />
specifico momento <strong>della</strong> giornata,<br />
ma anche in entrambi. I suoni piacevoli<br />
potrebbero anche conseguire<br />
alle azioni: preparazione del cibo e<br />
altre attività domestiche.<br />
Da questo quadro si può dedurre che<br />
l’effetto positivo che i suoni hanno<br />
su <strong>di</strong> noi è strettamente connesso –<br />
oltre che con la loro tipologia – con<br />
la libertà <strong>di</strong> fare e muoversi seguendo<br />
il nostro ritmo, la cui interruzione<br />
e il cui con<strong>di</strong>zionamento sono ridotti<br />
al minimo, e, quando avvengono,<br />
con cause ben accette.<br />
Di conseguenza si pone <strong>un</strong>a questione:<br />
perché non dovrebbero trovarsi<br />
fuori <strong>della</strong> propria abitazione luoghi<br />
con habitat sonori che assecon<strong>di</strong>no e<br />
stimolino mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> stare?<br />
Queste brevi e semplici considera-<br />
zioni aprono vasti campi <strong>di</strong> investigazione<br />
che implicano <strong>di</strong>fferenti<br />
aree del sapere, che vanno dall’arte<br />
all’architettura (quale suono-musica<br />
in quale forma-colore-ambiente),<br />
dall’acustica all’urbanistica (come<br />
si lascia attraversare <strong>un</strong>a città in<br />
<strong>un</strong> percorso anche sonoro) e dalla<br />
sociologia alla antropologia e alla<br />
filosofia, con tutto quanto concerne<br />
pratiche e esigenze relazionali connesse<br />
alla qualità e al ritmo dell’attività<br />
lavorativa e al contesto culturale<br />
e economico.<br />
So<strong>un</strong>d design urbano, So<strong>un</strong>d art<br />
& architettura<br />
Nel prendere in considerazione il<br />
suono è possibile in<strong>di</strong>viduare <strong>un</strong>a<br />
linea forte nell’organizzazione <strong>della</strong><br />
vita quoti<strong>di</strong>ana in<strong>di</strong>viduale e collettiva:<br />
la mobilità.<br />
Tutti compiamo tragitti più o meno<br />
l<strong>un</strong>ghi, per recarci in luoghi connessi<br />
alle attività <strong>della</strong> nostra vita. Ciò implica<br />
il necessario attraversamento<br />
<strong>di</strong> spazi con caratteristiche acustiche<br />
e presenze sonore potenzialmente<br />
molto varie, ma in realtà molto<br />
omogenee. L’omogeneità consegue<br />
all’invadenza dei motori, a scoppio<br />
o elettrici, veri colonizzatori acustici<br />
del secolo scorso, che hanno allontanato<br />
il ricordo <strong>di</strong> <strong>un</strong>a città in cui<br />
prevalga il suono delle voci umane,<br />
del calpestio, dello sciabor<strong>di</strong>o dell’acqua,<br />
dello stormir <strong>di</strong> foglie.<br />
Ora, senza insistere su elementi<br />
sonori che richiamano con<strong>di</strong>zioni<br />
abitative com<strong>un</strong>que esistenti, credo<br />
che nelle gran<strong>di</strong> aree urbane vadano<br />
proposti luoghi con caratteri acustici<br />
<strong>di</strong>fferenti, date da specificità architettoniche<br />
che consentano percezioni<br />
u<strong>di</strong>tive altrettanto <strong>di</strong>fferenziate.<br />
<strong>Per</strong> esempio, penso a <strong>un</strong> luogo all’aperto<br />
nel quale il suono <strong>della</strong> voce<br />
degli interlocutori sia particolarmente<br />
presente (<strong>un</strong> misto tra labirinto e<br />
giar<strong>di</strong>no?), oppure a passaggi – non<br />
coperti – che filtrino il più possibile<br />
il suono del traffico automobilistico<br />
e che costituiscano, per gli abitanti <strong>di</strong><br />
<strong>un</strong> quartiere, il collegamento con <strong>un</strong><br />
mercato, in <strong>un</strong> tragitto con i caratteri<br />
<strong>di</strong> <strong>un</strong> luogo <strong>di</strong> incontro.<br />
Penso a spazi per stare, nei quali la<br />
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socialità si coniughi con l’intimità,<br />
che ‘suonino’ <strong>di</strong> <strong>un</strong>a propria qualità<br />
acustica, dove le presenze sonore<br />
possano essere mo<strong>di</strong>ficate da chi<br />
vi accede, che consentano scorci e<br />
sfondamenti profon<strong>di</strong> per l’u<strong>di</strong>to e<br />
per la vista.<br />
Strumenti<br />
Le precedenti considerazioni, appena<br />
evocative delle tematiche toccate,<br />
spingono alla proposta <strong>di</strong> costituire<br />
<strong>un</strong> centro <strong>di</strong> ricerca e progettazione<br />
che tenga conto <strong>della</strong> percezione del<br />
suono nell’ambiente urbano; fondamentalmente,<br />
dovrebbe includere le<br />
esperienze del so<strong>un</strong>d design, <strong>della</strong><br />
so<strong>un</strong>d art e <strong>della</strong> progettazione architettonica,<br />
con il confine tra percorsi<br />
e ambiti <strong>di</strong> <strong>conoscenza</strong> permeabile e<br />
<strong>di</strong>sponibile a spostamenti. Esistono<br />
esperienze in cui l’intervento architettonico<br />
è progettato sulla base delle<br />
caratteristiche e <strong>della</strong> valenza evocativa<br />
<strong>di</strong> <strong>un</strong> habitat sonoro (ad esempio,<br />
esperito dal progettista tramite il<br />
supporto <strong>di</strong> <strong>un</strong> cd).<br />
Un centro <strong>di</strong> ricerca e progettazione<br />
con queste finalità deve <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong><br />
strumentazioni tecnologiche e conoscenze<br />
per valutazioni che abbiano<br />
come oggetto la <strong>di</strong>mensione sonora<br />
<strong>della</strong> realtà urbana con tutta la complessità<br />
che essa presenta. A tale scopo,<br />
è fondamentale <strong>un</strong> laboratorio<br />
con <strong>un</strong> impianto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione sonora<br />
multicanale per eseguire creazioni e<br />
simulazioni <strong>di</strong> suoni e ambienti sonori.<br />
Lo stesso impianto consentirebbe<br />
l’esecuzione <strong>di</strong> brani <strong>di</strong> musica elettronica;<br />
quin<strong>di</strong>, il laboratorio potrebbe<br />
svolgere anche la f<strong>un</strong>zione <strong>di</strong> au<strong>di</strong>torium<br />
de<strong>di</strong>cato.<br />
Il sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione sonora dovrebbe<br />
essere integrato da <strong>di</strong>spositivi<br />
atti a pre<strong>di</strong>sporre gra<strong>di</strong> anche<br />
complessi <strong>di</strong> interattività, affinché<br />
la creazione-simulazione degli ambienti<br />
sonori sia il più possibile <strong>di</strong>namica<br />
e il so<strong>un</strong>d design esteso al<br />
maggior numero possibile <strong>di</strong> campi<br />
<strong>di</strong> applicazione.<br />
Il tutto andrebbe installato in <strong>un</strong>o<br />
spazio in cui si possa operare con il<br />
massimo isolamento acustico.<br />
Non può mancare <strong>un</strong> sistema <strong>di</strong> re-