Allievo: Stefano Spreafico a.a 2007-08 91
o; 3. infine, la parte sotto la grande piazza (verso sudest), che offre l’occasione <strong>un</strong>ica <strong>di</strong> confrontarsi coi due gran<strong>di</strong> cilindri dei gasometri Il primo esercizio (Armando Scaramuzzi) riduce notevolmente l’area verde <strong>della</strong> grande piazza, che è invece occupata con volumi ridotti, composti in tre gran<strong>di</strong> isolati quadrati, che dan luogo ad <strong>un</strong> tessuto minuto, atto ad incorporare con naturalezza gli storici e<strong>di</strong>fici industriali. I nuovi e<strong>di</strong>fici ripropongono <strong>un</strong> paesaggio produttivo fatto <strong>di</strong> capannoni con coperture a “shed” e <strong>di</strong> profonde fughe prospettiche attraversate dalla linea dei tram. L’area e il verde “tolti” dalla piazza vengono ampiamente risarciti dall’intorno dei due gasometri (e dell’area del terzo gasometro demolito), anche con i vasti piani inclinati – coperti da tappeti erbosi – che in parte rivestono e<strong>di</strong>fici ipogei. Da questi spazi, sorta <strong>di</strong> platee teatrali con alti spalti percorribili, è possibile osservare le gran<strong>di</strong> figure delle preesistenze dell’ex of- tazione <strong>di</strong> laboratorio (atelier <strong>della</strong> ricerca tecnologica, incubator, archivi/depositi <strong>di</strong> prodotti e prototipi). Non si sono in<strong>di</strong>cati gli e<strong>di</strong>fici per il museo piuttosto che per l’<strong>un</strong>iversità piuttosto che per gli istituti <strong>di</strong> ricerca, perché le attività <strong>di</strong> ciasc<strong>un</strong>a <strong>di</strong> queste istituzioni può essere adeguatamente ospitata nei quattro ambiti sopra descritti. Così facendo, le destinazioni sono state semplificate e riportate alla base dei comportamenti e dell’uso degli spazi. Nell’ipotesi inse<strong>di</strong>ativa, la base <strong>di</strong> partenza è la tripartizione dell’intera area: 1. al centro, la giacitura sudovest – nordest <strong>della</strong> grande piazza verde, derivata dal progetto del Politecnico del 1989 (cfr. pag. 63) e confermata nelle elaborazioni del Politecnico del febbraio 2006; 2. sopra la grande piazza, e verso nordovest, <strong>un</strong>a sequenza <strong>di</strong> volumi (la Simulazione A sviluppata nello Stu<strong>di</strong>o citato) che nelle due visualizzazioni è stato ripresa a puro titolo in<strong>di</strong>cativo, come semplice ingom- Due visualizzazioni, sviluppate dal Gruppo docente con Marcello Lomascolo, in occasione <strong>di</strong> questo volume e <strong>della</strong> mostra in programma Sono state ass<strong>un</strong>te le stesse prescrizioni (destinazioni, spazi, superfici) proposte agli allievi, che prescindono in larga parte sia dai programmi inse<strong>di</strong>ativi (attualmente in <strong>di</strong>scussione), sia da alc<strong>un</strong>i dei termini in<strong>di</strong>cati dallo Stu<strong>di</strong>o citato in calce, ovvero dalle proprietà, dallo stato dei suoli e dalle bonifiche previste. Sono visualizzazioni riferibili ad <strong>un</strong> esercizio <strong>di</strong> composizione, piuttosto che ad <strong>un</strong>a proposta progettuale. L’inse<strong>di</strong>amento si organizza in quattro ambiti: 1. Atrio (con biglietteria-accoglienza, bookshop, caffè-ristorante, nonché <strong>un</strong> primo spazio espositivo); 2. Com<strong>un</strong>icazione (au<strong>di</strong>torium, aule ri<strong>un</strong>ioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong>mensioni, laboratori <strong>di</strong>dattici/interattivi per la scienza e la tecnologia, biblioteca-me<strong>di</strong>ateca); 3. Atelier d’arte (galleria d’arte - collezioni esposte per brevi/l<strong>un</strong>ghi perio<strong>di</strong>, atelier d’arte, archivi/depositi <strong>di</strong> opere d’arte); 4. Sperimen- 92 4 3 1 2
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