PERCHE` NON LEGGERE DIVERSAMENTE? La lettura del ...
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attraverso questa strada potevano costruire un corpo di incarnazione al Verbo<br />
di Dio (21).<br />
(21) <strong>La</strong> costruzione di un testo umanamente leggibile implicava, dunque, un<br />
coefficiente di sfasatura: ogni interpretazione, per quella parte che l'uomo<br />
mette di se, rischiava di essere fallibile (non a caso vi è stato sempre un<br />
Magistero). Perciò essi cercarono adeguate soluzioni ed ovviarono<br />
all'inconveniente, costruendo un testo che rifiuta di aprirsi o diventa fuorviante,<br />
se si usano chiavi umane, e diventa al contrario una continua rivelazione, se si<br />
usa una <strong>del</strong>le chiavi che il libro stesso fornisce a chi umilmente vi si accosta.<br />
Costruirono così una struttura letteraria plurima, nella quale i vari modi di<br />
esporre -diciamoli pure «forme letterarie» - erano anche specifiche porte di<br />
accesso all'intera rivelazione, Ogni forma di esposizione rappresentava la base<br />
e la esplicitazione di un metodo di meditazione: una chiave, dunque, al mistero<br />
contenuto nei libri.<br />
Il metodo <strong>del</strong>le immagini<br />
Il senso <strong>del</strong>le immagini e la conoscenza <strong>del</strong> fatti narrati<br />
Una <strong>del</strong>le vie che gli agiografi scelsero fu quella <strong>del</strong>la immagine,. attraverso<br />
le immagini essi costruirono un cammino di significati obiettivi, suggeriti dal<br />
Libro al lettore e non viceversa (1).<br />
(1) In ordine a questa via, al centro <strong>del</strong>la struttura letteraria <strong>del</strong>l’intera<br />
Scrittura, si pongono allora i libri storici e in genere te narrazioni di fatti. I libri<br />
c.d. storici, non a caso presenti anche nel NT, narrando fatti tipicamente umani,<br />
comunicano più agevolmente rispetto ad altri mediante un linguaggio<br />
esistenziale facilmente comprensibile anche indipendentemente da coordinate<br />
storiche. Diventano così, se adeguatamente svuotati <strong>del</strong>la materialità storica<br />
che ha fornito i dati per la scritturazione, un veicolo privilegiato di comunicati<br />
teologici.<br />
Mediante il linguaggio <strong>del</strong>le cose, azioni e situazioni, diventa possibile:<br />
a) fornire un quid facilmente memorizzabile (prevalenza <strong>del</strong>l'apprendimento<br />
visivo);<br />
b) costituire un materiale costruttivo variamente e più volte utilizzabile, per<br />
altro più stabile nel tempo dei concetti astratti (l'immagine di un uomo che<br />
muore resta intatta nei secoli; non così l'idea <strong>del</strong>l'amore o <strong>del</strong>la violenza);<br />
c) mantenere fermo un quid di immutabile (legandolo, ad esempio, al<br />
contenuto essenziale <strong>del</strong>la immagine);<br />
d) aggiungere all'immagine-base qualcosa di variabile, costituito da una<br />
serie di elementi, per arricchirla, articolarla e renderla in un certo senso più<br />
precisa.