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PERCHE` NON LEGGERE DIVERSAMENTE? La lettura del ...

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Madre Patria di Gesù, quella che lo considera pazzo, bestemmiatore e che lo<br />

mette a morte. Fermiamoci a questo punto <strong>del</strong>l'analisi. <strong>La</strong> via <strong>del</strong>le immagini ci<br />

ha aiutato ad espungere il testo in esame da una teologia mariana che, assetata<br />

di testi mariologici, si vede costretta a cooptare tutti i passi nei quali comunque<br />

è presente la figura di una Madre; e, così procedendo, a far di ogni Madre...un<br />

fascio!<br />

Conclusione<br />

<strong>La</strong> <strong>lettura</strong> per immagini è, in conclusione, una <strong>lettura</strong> senza parole, un<br />

colloquiare nel quale la fiolologia conta molto poco, e la storia un poco meno<br />

(21).<br />

(21) Si può qui riscoprire la grande tradizione iconografica <strong>del</strong>l'Egitto, la<br />

quale lascia alla parola singola, discorsiva e narrativa <strong>del</strong> fatto la sola funzione<br />

di supporto materiale <strong>del</strong>le immagini.<br />

Forse proprio da questa semplicità di approccio alla Scrittura (dico<br />

attraverso le immagini) deriva la somma importanza <strong>del</strong> testo tradizionale che<br />

la prassi ecclesiale ripete, e il favore verso una <strong>lettura</strong> fattuale <strong>del</strong> libro sacro.<br />

Forse, sempre in questa angolazione, la liturgia viene vantata come la<br />

principale forma di predicazione. L'approccio attraverso le immagini è<br />

possibile solo se si supera il falso dogma <strong>del</strong>la univocità <strong>del</strong> senso dei testi<br />

biblici, che mai la Chiesa ha voluto fissare, e se ne ammette la polisemia ed il<br />

contenuto eminentemente profetico. Senza questa coscienza la storia narrata<br />

nei testi resta mera storia, diventa fatto passato che, proprio perché I tale, nulla<br />

ha da dire alla attualità <strong>del</strong>la fede <strong>del</strong> lettore.<br />

Concluderò esponendo una mia convinzione: io credo che la scuola<br />

alessandrina nella sua esegesi utilizzava metodi più o meno simili a quelli che<br />

vado formulando. Principi e metodiche, che autonomamente mi sono costruito,<br />

trovano riscontro, come ho potuto verificare, nelle affermazioni di Clemente<br />

odi Origene, solo per citare qualcuno. Ma ancora Agostino ed Ambrogio<br />

conoscono questa via: suggerisco al lettore di leggere il commento di<br />

Ambrogio a Lc. 3,23-38. Con una tecnica di continuo rimbalzo di immagini,<br />

questo Padre riesce a far diventare viva finanche l'aridissima pagina evangelica<br />

che sembra snocciolare la galleria degli antenati di Giuseppe, padre adottivo di<br />

Gesù (22).<br />

(22) Naturalmente, a chi <strong>del</strong>la storia e <strong>del</strong>la filologia ha fatto l'unica chiave<br />

di <strong>lettura</strong>, la mia proposta apparirà, a dir poco, non scientifica (!). Io mi<br />

consolo pensando che anche Origene è considerato dalla cultura accademica un<br />

non scienziato <strong>del</strong>la Scrittura.<br />

Il metodo <strong>del</strong>le sagome<br />

Tipi di sagome<br />

Il termine sagoma sta ad indicare tutto il materiale narrativo (soggetti,<br />

ambiente, cose, azioni) di cui è composto il racconto. Uso questa particolare<br />

parola per dire che chi segue il mio metodo non va a caccia dei personaggi

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