Parti I e II - IReR

I volatili di piccole dimensioni, proprio come accade anche nei mammiferi,
mangiano molto di più.
Gli uccelli terrestri pesanti fra 100 e 1000 grammi mangiano tra il 5 ed il 9 per
cento del loro peso, quelli fra 10 e 90 grammi fra il 10 ed il 30 per cento.
Folaghe e cormorani in prigionia ingoiano fino a 3 chili di pesce, la capinera in
inverno si ciba di un quantitativo di bacche equivalente al suo peso.
I maschi durante il periodo degli amori consumano cibo che assomma a circa il
15% del proprio peso, cioè molto più delle femmine che hanno un minor
dispendio di energia. Tale proporzione si inverte durante il periodo della
deposizione in cui le femmine mangiano oltre il doppio che negli altri periodi
dell’anno.
Gli uccelli devono mangiare continuamente e non hanno che poche riserve: il
passero senza cibo muore dopo 67 ore a 29 gradi centigradi, il pollo dopo circa
dieci giorni , le anitre dopo 21.
I carnivori sopportano meglio il digiuno: un gufo muore dopo 24 giorni,
un’aquila vive senza cibo un mese.
Ci sono uccelli che ammassano riserve di semi, e fra questi alcuni tipi di picchi
americani, le cince dal ciuffo in Norvegia, le ghiandaie e le nocciolaie.
Le averle invece infiggono sugli spini le prede in eccesso tornando poi a
mangiarle.
La respirazione
Il ritmo di respirazione è regolato da un centro nervoso ed è influenzato dalla
temperatura interna e dai gas che sono disciolti nel sangue. Si è accertato, ad
esempio, che in un piccione un aumento della temperatura interna da 41,7 gradi
centigradi a 43,6 causa un aumento del ritmo respiratorio da 46 a 510 ispirazioni
al minuto ed il volume dell’aria inspirata passa da 185 a 610 cm 3 nel passero
invece da 50 ispirazioni al minuto se è fermo ed in riposo a 210 in volo, nella
cincia da 65 ispirazioni al minuto a una temperatura di 11°C a 95 ispirazioni a
32°C.
Il ritmo respiratorio cambia durante il volo proprio per il maggior sforzo ed in
alcuni uccelli è in sincronia con il battito delle ali come accade nel piccione che
raggiunge 190 battiti al minuto mentre in altri uccelli i battiti d’ala sono troppo
rapidi. E’ il caso del pappagallo, ondulato perché siano in sincronia con quelli del
cuore. Il cosiddetto pappagallino che di solito viene tenuto in gabbia e batte le ali
840 volte al minuto ha un ritmo respiratorio di 175/300 volte al minuto.
Frequenza respiratoria di alcune specie di uccelli.
Specie Ritmo respratorio (inspirazioni al minuto)
Pollo domestico 20
Piccione 26
Poiana 34
Tordo 45
Cincia bigia 64
Canarino 57
Storno 84
494