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Parti I e II - IReR

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capaci gli uccelli e dalla struttura meravigliosa del loro fisico che li fa autentici<br />

funamboli dell’aria.<br />

L’allodola che canta mentre sale in alto nel cielo e par attraccata ad un raggio<br />

di sole è un esempio che incanta non soltanto i poeti. I beccaccini fanno voli di<br />

parata in cui mediante sfregamento riescono a far vibrare le piume. Le pavoncelle<br />

femmina si raggruppano in un terreno pianeggiante ed i maschi volano sopra di<br />

loro, lentamente, come fossero posati nell’aria, mettendo in mostra il magnifico<br />

piumaggio bianco e nero.<br />

Uno spettacolo unico, così come originalissimo, è quello dei rapaci. Le<br />

albanelle ad esempio, eseguono in aria stupefacenti evoluzioni . Un partner vola<br />

più in alto poi piega le ali e si lascia cadere mentre quello più in basso si gira sulla<br />

schiera in modo che sia rivolta verso il suolo e allunga le zampe: gli artigli di<br />

entrambi si toccano come fossero mani che si uniscono.<br />

Al termine delle parate, quando la coppia inizia a formarsi, vi sono offerte di<br />

cibo ed atti simbolici uguali per specie.<br />

Molte femmine di piccoli passeriformi mendicano cibo allargando le ali e<br />

assumendo parvenze da nidiaceo: tale condotta non ha lo scopo di reperire<br />

alimenti. Vi sono femmine, infatti, che continuano in questo atteggiamento anche<br />

quando si trovano in presenza di abbondante cibo o, addirittura, appollaiate su<br />

mangiatoie. Si tratta di modi di comportarsi che mimano le attività biologiche<br />

essenziali che si esplicano durante altri periodi della riproduzione: fabbricazione<br />

del nido, imbeccata della femmina che sta covando, e quindi proprio mentre<br />

avvengono hanno soltanto un significato simbolico.<br />

La parata è un atto fra due individui, ma in alcune specie risulta collettiva, cioè<br />

vi sono coinvolti molti volatili che partecipano tutti insieme ad un rituale che<br />

assume quindi un originalissimo aspetto coreografico.<br />

Gli uccelli della stessa specie si radunano in luoghi, sono sempre i medesimi ed<br />

in gergo vengono denominati “lek”, particolari.<br />

La spiegazione, secondo Dorst, è la seguente: “Si può pensare che tali<br />

comportamenti collettivi provengano da quello stadio elementare in cui la<br />

femmina è corteggiata da parecchi maschi che la circondano e compiono le loro<br />

parate per sedurla. In seguito sono diventati più complicati perché, oltre ai legami<br />

sessuali che si stabiliscono e formano le coppie, essi condizionano anche i<br />

rapporti fra maschi: si instaura una gerarchia fra i partecipanti che si eccitano<br />

reciprocamente”.<br />

Tale fenomeno, secondo Snow, agevola la specie perché una raccolta di molti<br />

maschi attrae le femmine molto di più di quanto potrebbe fare un singolo maschio.<br />

Già gli antichi furono suggestionati dalla “danza” delle gru.<br />

Di solito si riuniscono in molte decine di individui e girano in tondo<br />

emettendo grida, poi compiono riverenze, muovono il capo, saltellano proprio<br />

come stessero eseguendo un’autentica danza.<br />

I combattenti si ritrovano nel medesimo luogo: hanno un vasto collare di<br />

piume da cui spunta il becco proprio come fosse una spada. Corrono uno verso<br />

l’altro quasi a scontrarsi, si cercano, si accovacciano, ripartono in direzione<br />

dell’avversario in una sorta di duello simbolico altamente coreografico.<br />

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