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Il volo e la migrazione<br />
Hanno la magia del volo e la varietà dei colori, l’armonia del canto e la<br />
suggestione d’essere messaggeri d’un universo lontano e a noi precluso. Forse per<br />
questo sono stati considerati il sesto continente ancora in gran parte inesplorato.<br />
Perché nonostante studi e ricerche, indagini e rilevamenti, non si è ancora<br />
raggiunta la verità autentica su come avvengano le migrazioni e perché,<br />
generazione dopo generazione, ogni razza percorra sempre, negli stessi periodi<br />
dell’anno, le medesime vie del cielo raggiungendo i luoghi di svernamento e<br />
tornando in quelli di nidificazione.<br />
Anche le modalità sono precise come se ubbidissero a regole ferree: i maschi<br />
partono prima e le femmine chiudono l’immensa carovana che due volte l’anno<br />
segna il firmamento percorrendo itinerari che possono essere cento metri sopra di<br />
noi o addirittura superare le vette dell’Himalaia.<br />
Ciascuno di loro è una macchina meravigliosa che percorre nella vita centinaia<br />
di migliaia chilometri senza stancarsi e senza mai sbagliar strada. Così si può ben<br />
comprendere perché gli antichi li videro araldi del Mito e delle Divinità. Anche<br />
oggi, nonostante la luna sia una meta raggiunta, non si può non rimanere stupiti<br />
dalla loro vita e dal loro fisico, creato per essere più vicino di noi alle stelle.<br />
Vengono definiti “rettili glorificati” proprio perché si sarebbero evoluti dai<br />
serpenti e hanno progenitori che risalgono ad almeno 150 milioni di anni fa.<br />
Complessivamente sono state censite 8.600 specie (le sottospecie sono quasi 30<br />
mila) suddivise in 28 ordini e 164 famiglie.<br />
In Italia vi sono esemplari di 470 specie, 581 sottospecie, 65 famiglie e 19<br />
ordini, nei 52 Paesi europei le specie assommano a 524.<br />
La classificazione è basata sul metodo inventato da Linneo nel 1758. Ogni<br />
specie, indicata con parole latine, è composta da una prima parte che indica il<br />
genere, da una seconda per la specie e infine da una terza per la sottospecie.<br />
Le dimensioni possono variare notevolmente.<br />
Lo struzzo ad esempio, è alto 2,50 metri e pesa fino a 150 kg, mentre alcuni<br />
tipi di colibrì sono lunghi appena pochi centimetri e pesano da 2 a 4 grammi.<br />
Il “cammino” nel cielo<br />
Nonostante siano profondamente diversi fra di loro gli uccelli hanno una palese<br />
unità architettonica, cioè sono tutti “costruiti” sul medesimo “disegno” proprio<br />
perché nati in funzione del volo, cioè di quello spostamento nell’aria che ha<br />
permesso loro di colonizzare tutti gli ambienti.<br />
La prima condizione per il “cammino” nel cielo è la leggerezza. Il fisico appare<br />
creato specificamente in funzione del volo. Tutti i “pesi ingombranti” sono stati<br />
eliminati.<br />
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