Parti I e II - IReR

In base ad alcuni calcoli è risultato che la pressione necessaria a spezzare
noccioli di ciliegia è di 27/34 kgm che salgono a 48/72 per i noccioli di oliva ed il
frosone è in grado di frantumarli agevolmente.
Alcuni picchi per rompere i semi ricorrono ad un sistema affatto particolare: li
inseriscono in una fessura della pianta e quindi li colpiscono in rapida successione
fino a spezzarne l’involucro.
Nei rapaci i bordi, detti tomi, sono taglienti proprio perché finalizzati a
dilaniare la carne mentre gli smerghi hanno alcuni minuscoli “denti” che servono
a trattenere i pesci.
Cacciatori di insetti
Gli insetti rappresentano una notevolissima fonte di cibo e moltissimi uccelli si
sono specializzati nella loro cattura.
I turdidi, le ballerine, le pispole e volatili di numerose altre specie si dedicano
alla ricerca di insetti esplorando sistematicamente il terreno dove trovano semi ma
anche larve e vermi.
Alcuni volatili, fra cui rondini e rondoni, li cacciano al volo. Si riconoscono dal
becco che è aperto e largo in modo da costituire una “trappola” ampia.
Alcuni altri restano immobili su un ramo (pigliamosche, gruccioni, martin
pescatore) ed attendono che la preda giunga a tiro di becco.
Infine ci sono i cacciatori di insetti (cince, scriccioli, luì, picchi, rampichini e
alcuni fringillidi) che ricercano prede che vivono sugli alberi.
In particolare i picchi scavano nel legno alla ricerca di parassiti che si sono
nascosti all’interno del tronco di cui si nutrono.
Il “lavoro” del picchio presuppone una costruzione anatomica particolare.
Difatti il cranio risulta molto solido e ossificato e “la mascella è mobile per la
presenza di una cerniera frontonasale e di una connessione mobile tra i
premascellari e l’osso quadrato: tale costruzione deve considerarsi come un
meccanismo in grado di assorbire gli urti perché i muscoli che muovono l’osso
possano compensare gli urti contraendosi nel momento in cui il becco batte il
colpo. Un tale dispositivo tende anche a spostare lo sforzo verso la base del cranio
più resistente e più flessibile e a proteggere la volta cranica e il cervello” (Sping) .
Cacciatori di pesci e molluschi
Gli uccelli si cibano anche di molluschi: i piccoli vengono addirittura ingoiati,
quelli più grossi battuti su una pietra in modo da spezzare la conchiglia e quindi
raggiungere con il becco l’interno come fanno i tordi.
Le anitre di mare ed in particolare gli edredoni sono gran consumatori di cozze.
I gabbiani portano in aria le conchiglie e le lasciano cadere andando poi a
mangiare l’interno.
Le beccacce di mare hanno un becco particolare: lo introducono in bivalvi
semiaperti e li spalancano cibandosene.
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