ubricag
in rubricag primo piano COEFFICIENTI DI REGOLAMENTAZIONE SULLE PROFESSIONI INTELLETTUALI Paese Professioni contabili consumatori Una conseguenza logica della rimozione dei minimi tariffari dalle prestazioni professionali regolamentate potrebbe essere l’apertura all’uso della pubblicità come strumento di informazione. Attualmente la pubblicità viene di fatto vietata o limitata dagli stessi organismi di categoria. Nel caso dei medici è proibita per legge. Ma una direttiva europea sul commercio elettronico, acquisita nel nostro ordinamento legislativo appena tre anni fa, ha legittimato la pubblicità nelle professioni rendendo necessaria una rivisitazione delle normative vigenti, magari con l’accordo degli stessi ordini professionali più sensibili ad un percorso riformatore. Quando anche le “professioni liberali” potranno pubblicizzare i servizi e i prezzi in maniera chiara, ricorrendo se occorre alla pubblicità comparativa, avremo finalmente una pluralità di offerte e di prestazioni fra cui scegliere nella più totale trasparenza. Il commercialista, il geometra, l’avvocato, l’architetto, avranno ognuno i propri listini, e il consumatore ne valuterà appieno la congruità nel rispetto di alcune regole basilari: la pubblicità, ha più volte osservato l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, deve riferirsi rigorosamente “alle tipologie, alle caratteristiche e ai prezzi dei servizi offerti dai singoli professionisti, al fine di aiutare gli utenti a limitare i costi connessi al reperimento delle informazioni necessarie per compiere una scelta adeguata”. Quindi niente eccessi e niente pubblicità ingannevole, peraltro vietata dal codice. maggio 2006 Professioni legali Prestazioni e prezzi Le nuove norme Pubblicità ancora limitata Laurea obbligatoria per tutti 25 Architetti Ingegneri Farmacisti Austria 6,2 7,3 5,1 5 7,3 Belgio 6,3 4,6 3,9 1,2 5,4 Danimarca 2,8 3,0 0 0 5,9 Finlandia 3,5 0,3 1,4 1,3 7,0 Francia 5,8 6,6 3,1 0 7,3 Germania 6,1 6,5 4,5 7,4 5,7 Grecia 5,1 9,5 n.d. n.d. 8,9 Irlanda 3,0 4,5 0 0 2,7 Italia 5,1 6,4 6,2 6,4 8,4 Lussemburgo 5 6,6 5,3 5,3 7,9 Paesi Bassi 4,5 3,9 0 1,5 3,0 Portogallo n.d. 5,7 2,8 n.d. 8 Spagna 3,4 6,5 4,0 3,2 7,5 Svezia 3,3 2,4 0 0 12* Regno Unito 3,0 4,0 0 0 4,1 Valore = 0 nessuna regolamentazione Valore = 10 massima regolamentazione *In Svezia tutte le farmacie sono statali Risultati dell’indagine dell’Istituto “Studi avanzati di Vienna” Laurea e tirocinio obbligatorio per chiunque voglia essere ammesso a un albo professionale. Diventa legge, pochi giorni prima delle elezioni, il decreto del presidente della Repubblica sulla riforma dell’accesso agli ordini professionali. D’ora in poi l’esame di ammissione si svolgerà all’interno delle sedi universitarie sotto la supervisione del ministero. Cosa chiedono i principali Ordini Ecco in una breve sintesi le proposte di alcuni Ordini profesionali sul proprio assetto futuro: Architetti: garantire concorrenza dei progetti, regole per la riqualificazione urbana e delle periferie, recupero della qualità di costruzione e progettazione. Avvocati: Semplificare nuova disciplina codice civile, riconoscimento “statuto dell’avvocatura”, riserva sulla consulenza legale. Dottori commercialisti: Specifica competenza sul contenzioso tributario, eliminazione Irap, liberalizzazione attività su cessioni di quote o azioni societarie. Farmacisti: mantenimento del sistema ordinistico, rafforzamento del ruolo degli Albi “garanti” dei cittadini, riconoscimento del sistema duale ordini-associazioni. Notai: Tirocinio equo, tariffe e numero chiuso da mantenere e aggiornare.