ALIMENTI SICURI - Consumatori - Coop

È tempo di...
consumatori
vivere bene
PISELLI
Abbinati ai ricci di mare o alle seppie,
mescolati con le fave o preparati con la
menta. Scopriamo i segreti di un altro tra i
più comuni prodotti della nostra cucina.
Ma ricco di doti ed estremamente versatile.
La cui scoperta si perde indietro nei secoli...
di Helmut Failoni
Il verde del pisello e il giallo
ocra, che sfuma verso l’arancione,
del riccio di mare. Due colori
che cromaticamente si richiamano,
due sapori che si amalgamano
perfettamente in un piatto, tutto
sommato, molto facile da realizzare.
E’ uno di quegli abbinamenti ai
quali quasi nessuno penserebbe
sulla carta, ma che in bocca sono
davvero esplosivi. A noi è capitato
di assaggiarlo anni fa, servito come
antipasto in un piccolo bicchiere,
presso uno dei grandi ristoranti di
mare in Italia, la Madonnina del Pescatore
a Senigallia.
Dopo anni quella semplice crema di
piselli fredda con il riccio di mare
ha lasciato il suo segno nel nostro
palato. Parliamo dunque di piselli
A maggio ci sono
anche...
VERDURE
In questo mese potrete trovare
al meglio ancora gli asparagi, le
bietole, i carciofi, i cavolfiori, le
fave, i finocchi, i fagiolini. Altri
prodotti di stagione sono le patate
novelle, i porri, i peperoni,
i ravanelli e gli spinaci.
FRUTTA
Ancora le fragole e cominciano
le prime ciliegie.
maggio 2006
questo mese, di questa miniera di
vitamina, fosforo e calcio. Per sfruttare
al meglio queste ed altre proprietà
dei piselli, solitamente si
consiglia di consumarli freschi, poiché
con il processo di essiccazione,
che è abbastanza rapido, perdono la
maggior parte delle loro vitamine e
possono risultare inoltre di più difficile
digestione.
Certo, aprire i bacelli uno a uno potrà
forse sembrare una perdita di
tempo a qualcuno, ma possiamo assicurarvi
che mangiati freschi, nel
loro periodo d’oro, hanno un sapore
che nessuna scatola al mondo potrà
conferire loro. Abbinateli alle seppie,
alle polpette, mischiateli con le
fave, preparateli con la menta, ottenetene
una crema, saltatene i germogli
nel grasso d’anatra, come fa
il protagonista di uno dei più bei
film mai realizzati sul cibo (“Mangiare
bere uomo donna” di Ang Lee,
1994). Insomma potete farne praticamente
quasi tutto ciò che volete:
i piselli possono diventare protagonisti
di un piatto o semplici comparse.
Un piccolo segreto: per non fare
perdere, dopo la cottura, il loro colore
verde brillante, una volta lessati
poneteli in un contenitore pieno
di acqua e ghiaccio. Prima di passare
nello specifico a qualche ricetta,
vediamo di provare ad individuare
qualche dato di produzione e l’ori-
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gine del pisello, che fu citato nell’antichità
anche da Teofrasto e Plinio,
che parlarono del loro consumo
presso gli antichi greci e gli antichi
romani. L’origine pare sia ancora
più antica: una decina di migliaia di
anni prima dell’era cristiana. In
molti sostengono che la specie, appartenente
alla famiglia delle leguminose,
provenga dalle regioni
asiatiche, Cina soprattutto, da cui si
diffuse poi fino in Europa. Nell’Inghilterra
del Medioevo, i piselli venivano
usati come salario per i poveri,
nel Rinascimento in Francia
mangiare piselli divenne invece una
vera e propria moda gastronomica:
i prezzi volarono così in alto al punto
che divennero in breve un bene
di lusso.
Attualmente la coltura del pisello,
di cui sono principali produttori
gli Stati Uniti, l’Inghilterra, l’Italia
e l’Ungheria (le specie più diffuse
sono navona, esedra, provenzale,
senatore, Lincoln, meraviglia d’Italia)
si estende su una superficie di
circa 800mila ettari per un totale
di 4milioni e 500mila tonnellate di
piselli. I nostri 40mila ettari producono
qualcosa come 2 milioni e
700mila quintali. I piselli si possono
conservare in frigorifero – in un
sacchetto per alimenti – per circa
tre giorni. Una volta sbollentati per
due minuti, volendo li si può surgelare
e conservare in freezer per