IL CONTO APERTO una premessa - Centro Studi Ettore Luccini
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lati 28 . In questa “resa dei conti” sicuramente<br />
si inserirono vendette personali ed<br />
episodi in cui non era ravvisabile un movente<br />
politico, altresì molti innocenti o<br />
quasi-innocenti pagarono con la vita il<br />
sospetto d’essere stati dalla parte del torto.<br />
“Essere vincitori, è anche <strong>una</strong> cosa terribile”,<br />
ci ricorda giustamente Heinrich<br />
Boll 29 . Ma si trattò di <strong>una</strong> violenza, pre-<br />
28 Fin dal 2 aprile 1945, ad esempio, il Comando<br />
militare del CLN veneto aveva impartito<br />
istruzioni specifiche sulla compilazione di<br />
“Elenchi neri”, già previsti da <strong>una</strong> precedente<br />
circolare dell’estate del ‘44. Questo il contenuto<br />
di tali disposizioni: “I comandi delle<br />
Brigate provvederanno tempestivamente (qualora<br />
non l’abbiano già fatto) a compilare in<br />
stretta collaborazione con i Comitati locali gli<br />
elenchi neri. Detti elenchi devono essere<br />
compilati centro per centro [abitato] anche se<br />
piccolo e risiedere presso il Comitato e<br />
l’organizzazione militare di quel centro presso<br />
il Comitato della Brigata. Grosso modo detti<br />
elenchi comprenderanno quattro voci: 1) Militanti<br />
nelle forze repubblicane fasciste: armati<br />
che opporranno resistenza verranno immediatamente<br />
passati per le armi; se non opporranno<br />
resistenza verranno disarmati e posti in<br />
campo di concentramento. 2) Persone non<br />
militanti delle forze repubblicane fasciste, che<br />
prima del 25 luglio e dopo l’8 settembre si<br />
siano resi [sic] colpevoli di reati contro il popolo<br />
e che coscienti della loro colpevolezza<br />
possono tentare di eclissarsi. Questi verranno<br />
immediatamente fermati e internati. 3) Persone<br />
che pur appartenendo alla categoria 2 non<br />
si considerano intenzionati di eclissarsi e contro<br />
i quali [sic] non occorre subito passare al<br />
fermo. 4) Sfollati e persone sospette contro i<br />
quali si passerà immediatamente al fermo.”<br />
Tratto da Chiara SAONARA (a cura di), Politica<br />
e organizzazione delle resistenza armata. Atti<br />
del Comando Militare Regionale Veneto (1945),<br />
Vicenza, 1991.<br />
29 Heinrich BOLL, Intervista sulla memoria la<br />
rabbia la speranza, Bari, 1979. Altri scrittori<br />
cattolici quali Raimondo MANZINI, Emmanuel<br />
Marie e Jean Marie DOMENAGH ri-<br />
materiali di storia, n. 13 - pagina 15<br />
vista ed inevitabile, che assunse dimensioni<br />
anche inferiori rispetto a quanto si<br />
sarebbe potuto preventivare: “nella classifica<br />
di severità compilate dagli studiosi<br />
stranieri, al primo posto viene il Belgio,<br />
all’ultimo l’Italia. L’epurazione italiana<br />
fu, relativamente, più mite di quella del<br />
Lussemburgo” 30 .<br />
Sull’entità numerica del fenomeno epurativo,<br />
nel corso degli anni, si sono<br />
sommate le polemiche più accese e le<br />
stime più diverse. Se nel ‘52 l’infausto<br />
Ministro degli Interni Scelba, sulla base<br />
di un rapporto redatto dai Carabinieri,<br />
cercò di rassicurare la cosiddetta opinione<br />
pubblica parlando di 1.732 morti, la<br />
più recente storiografia repubblichina<br />
conta “circa 45.000” caduti fascisti nei<br />
giorni della Liberazione 31 ; ma – pur volendo<br />
considerare credibile simile cifra –<br />
bisognerebbe capire quanti di questi rimasero<br />
uccisi nei combattimenti durante<br />
l’insurrezione, quanti morirono sotto i<br />
bombardamenti o in azione contro le<br />
truppe anglo-americane, quanti furono<br />
eliminati dall’esercito di Liberazione jugoslavo,<br />
quanti in esecuzioni sommarie<br />
compiute dai partigiani e quanti dopo<br />
sentenza di morte emessa dalle Corti<br />
Straordinarie d’Assise 32 .<br />
tennero tale violenza un sentimento umano,<br />
comprensibile e legittimo.<br />
30 Da articolo di Emilio SANNA, La resa dei<br />
conti, in “Storia Illustrata”, 354, maggio 1987;<br />
sull’argomento si veda Luc HUYSE, La reintegrazione<br />
dei collaborazionisti in Belgio, in Francia e<br />
nei Paesi Bassi, in “Passato e Presente. Rivista<br />
di storia contemporanea”, 44, maggio-agosto<br />
1998.<br />
31 Giorgio PISANO’, Storia della guerra civile,<br />
Milano, 1974.<br />
32 Secondo G. PISANO’, op. cit., le Corti<br />
d’Assise Straordinarie, istituite dopo il 9 maggio<br />
1945 con ordinanza del brigadiere generale<br />
Upjohn delle forze interalleate, e soppresse<br />
con Decreto del 5 ottobre dello stesso anno,