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IL CONTO APERTO una premessa - Centro Studi Ettore Luccini

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1. Smontare il revisionismo<br />

Spaventati spaventosi<br />

è l’ora di contarli<br />

il loro regno è alla fine<br />

Ci hanno vantato i carnefici<br />

ci hanno venduto il male<br />

nulla hanno detto senza colpa<br />

Belle parole di consenso<br />

vi hanno velato di putredine<br />

la loro bocca si apre sulla morte<br />

Ma l’ora ecco è venuta<br />

di amarsi e di raccogliersi<br />

per vincerli e punirli.<br />

(P. Eluard)<br />

Ricordo di aver giocato con i miei<br />

compagni delle Elementari – si era negli<br />

anni ‘60 – a “tedeschi e partigiani”, proprio<br />

così come si sarebbe potuto giocare<br />

a “indiani e cow-boys”: non c’erano particolari<br />

regole, ma quelli di noi che facevano<br />

i partigiani non potevano ricorrere<br />

a certi colpi “bassi” riservati solo ai “tedeschi”.<br />

La storiografia resistenziale e di sinistra<br />

per troppo tempo ha cercato di ar-<br />

<strong>IL</strong> <strong>CONTO</strong> <strong>APERTO</strong><br />

L’epurazione e il caso di Codevigo:<br />

appunti contro il revisionismo<br />

di Marco Rossi<br />

materiali di storia, n. 13 - pagina 5<br />

ginare il dilagare dei vari “revisionismi”<br />

orchestrati dalle destre, negando il fatto<br />

che nella guerra partigiana non sempre le<br />

cose andarono come ingenuamente potevano<br />

credere dei bambini, oppure sottolineando<br />

il valore morale di quella violenza;<br />

in altre parole, al cosiddetto revisionismo<br />

storico si è teso a dare delle risposte<br />

sostanzialmente etiche piuttosto<br />

che sul piano storico.<br />

La mitizzazione della Resistenza era<br />

peraltro iniziata mentre ancora divampava<br />

il conflitto quando, per un complesso<br />

di ragioni politiche, culturali e propagandistiche,<br />

da più parti questa venne<br />

definita come un “secondo Risorgimento”<br />

e presentata quale continuazione ideale<br />

della Grande Guerra 1915-18 contro<br />

gli Imperi Centrali, secondo beninteso<br />

l’interpretazione che la considerò la<br />

“quarta guerra d’indipendenza” 1 . In questa<br />

1 Sulla connotazione “risorgimentale” della<br />

cosiddetta guerra di liberazione nazionale si<br />

vedano: Claudio PAVONE, Le idee della Resistenza:<br />

antifascismo e fascismo di fronte alla<br />

tradizione del Risorgimento, in “Passato e presente”,<br />

7/1959; Aldo GAROSCI, Primo e<br />

secondo Risorgimento, in “Rivista storica ita-

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