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Il volo degli uccelli - stsbc

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<strong>Il</strong> <strong>volo</strong> <strong>degli</strong> <strong>uccelli</strong><br />

muscolare; possiamo quindi dedurre che Archaeopteryx era sì un uccello sotto molti aspetti, ma<br />

sicuramente lungi dall’esserlo a tutti gli effetti. Infatti, si è riscontrato che la sua struttura scheletrica<br />

assomiglia incredibilmente ad un suo coevo, il cui nome scientifico è Compsognathus. Essi<br />

differiscono soltanto per il loro aspetto esterno, appunto perché lo scheletro di Archaeopteryx è<br />

praticamente identico a quello di un dinosauro, con tanto di vertebre mobili nella coda e dita<br />

anteriori munite di artigli. Basti pensare che i loro fossili in passato sono spesso stati scambiati<br />

l’uno con l’altro, laddove non vi era traccia evidente di penne o della forchetta, tipico osso situato<br />

vicino allo sterno dei volatili.<br />

Immagine 27: Scheletri Compsognathus e Archaeopteryx<br />

Nell’immagine 27 abbiamo un paragone tra le due strutture scheletriche, ricostruito sulla base dei<br />

fossili ritrovati sino ad oggi. Così come tutti i saurischi teropodi del tempo i due animali avevano<br />

solo tre dita nella zampa anteriore; in Archaeopteryx e nei suoi discendenti prossimi sono ancora<br />

ben visibili nonostante la presenza dell’ala. La sua attaccatura principale nella parte più periferica<br />

dell’arto è rappresentata dal secondo dito come negli <strong>uccelli</strong>, il terzo andrà via via atrofizzandosi<br />

sempre di più, mentre il primo (il più interno, il “pollice”) diventerà l’alula.<br />

5.) L’evoluzione del <strong>volo</strong> negli <strong>uccelli</strong><br />

5.1) Dai dinosauri agli archaeorniti<br />

Ci sono controverse opinioni su come e quando la storia <strong>degli</strong> <strong>uccelli</strong> abbia avuto inizio, anche se le<br />

numerose teorie sussistenti hanno svariati punti di contatto tra loro. Le due ipotesi più avvalorate<br />

sostengono che gli <strong>uccelli</strong> così come li conosciamo oggi si siano sviluppati da un particolare<br />

sottogruppo dei tecodonti, un gruppo di dinosauri di piccola e media taglia in grado di muoversi<br />

molto velocemente sulle sole zampe posteriori e con una struttura scheletrica già relativamente<br />

leggera. Questo sottogruppo, detto <strong>degli</strong> pseudosuchi, generò una grande diversità di rettili carnivori<br />

come il Compsognathus e il Velociraptor, resi famosi (in special modo il secondo) dalla trilogia<br />

cinematografica Hollywoodiana “Jurassic Park” 4 . <strong>Il</strong> nodo del problema sta nella diversità<br />

4 Coloro che hanno visto il film ricorderanno i Velociraptor come dei dinosauri a squame, non è tuttavia da escludere<br />

che fossero <strong>degli</strong> animali a sangue caldo dotati di pseudo-piume o simili, in quanto i sedimenti conservanti i fossili non<br />

sono della stessa composizione di quelli che furono in grado di fossilizzare le penne di Archaeopteryx.<br />

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