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Il volo degli uccelli - stsbc

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<strong>Il</strong> <strong>volo</strong> <strong>degli</strong> <strong>uccelli</strong><br />

• Penne timoniere o caudali (T1-T6):<br />

Le penne timoniere devono il loro nome alla funzione direttrice che assolvono, essendo le<br />

responsabili della direzione, della stabilità in <strong>volo</strong> e anche dell’atterraggio. Normalmente sono<br />

11, ma come sempre esistono delle eccezioni. La loro lunghezza dipende dal tipo di <strong>volo</strong> che<br />

conduce l’animale e caratterizza la manovrabilità della quale le evoluzioni aeree necessitano.<br />

Abbiamo visto che a maggior velocità corrisponde una più alta forza di portanza e resistenza<br />

dell’aria, è quindi deducibile che un uccello in picchiata ad alte velocità disporrà di penne<br />

caudali di minor lunghezza. Per spiegare il fenomeno richiamo l’equazione generale del capitolo<br />

3.1 sulle forze aeree:<br />

2<br />

v<br />

F CSρ<br />

2<br />

∞ =<br />

La lunghezza della coda è ovviamente proporzionale alla sua superficie S, di conseguenza<br />

correlata alla quantità di aria spostata; ne deriva che a parità di velocità la forza generata è<br />

quindi proporzionale alla lunghezza stessa della coda. Questo fattore può creare problemi<br />

quando si è confrontati con velocità maggiori: in tali situazioni mantenere l’equilibrio in <strong>volo</strong><br />

risulta molto più difficile per <strong>uccelli</strong> a timone lungo piuttosto che ad altri muniti di uno più<br />

corto, perché variazioni anche minime dell’angolo caudale e quindi dell’area S portano a<br />

variazioni enormi della forza F. Occorre però precisare che una lunga coda non rappresenta<br />

necessariamente uno svantaggio: un falco pellegrino può sì raggiungere i 285 km/h in picchiata,<br />

ma a velocità ridotte paga i suoi particolari adattamenti anatomici con una scarsa reattività nei<br />

movimenti, cosa che non fa un comune passero, in grado di cambiare direzione molto<br />

frequentemente.<br />

• Penne copritrici (CS):<br />

<strong>Il</strong> nome ci suggerisce che queste penne svolgono una funzione strettamente di copertura, infatti<br />

il loro compito è quello di rendere il più fluido possibile lo scorrimento dell’aria sull’intero<br />

animale. Le troviamo quindi dappertutto, su dorso, ventre, ali, zampe e testa, e differiscono<br />

molto nella loro forma e dimensione a dipendenza della parte del corpo che coprono. Di natura<br />

generalmente simmetrica, fungono anche da protettivo alle altre penne, in special modo sul<br />

dorso delle ali.<br />

Immagine 35: Penna copritrice di Porciglione<br />

• Penne dell’alula:<br />

L’alula, detta anche ala bastarda, è ciò che resta dell’antico pollice dei rettili (vedi capitolo<br />

4.2.3). Originariamente munita di artiglio come tutte le altre dita della zampa anteriore, ha perso<br />

definitivamente le sue funzioni per diventare un sofisticato strumento in grado di gestire<br />

l’aerodinamica in modo totalmente indipendente. In special modo quando si vola a velocità<br />

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