Il volo degli uccelli - stsbc
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2.) Come si comporta un fluido?<br />
2.1) Che cos’è un fluido?<br />
<strong>Il</strong> <strong>volo</strong> <strong>degli</strong> <strong>uccelli</strong><br />
Prima di studiare il comportamento di un fluido diamone la definizione e alcune sue proprietà<br />
elementari.<br />
Un fluido è una sostanza che gode di caratteristiche fisiche proprie che ci permette di distinguerlo<br />
da quelle che definiamo solide. Ogni fluido prende la forma del recipiente in cui è contenuto; ciò è<br />
dovuto al fatto che non può sopportare una forza tangenziale (di taglio) sulla sua superficie, di<br />
conseguenza essi non dispongono di forma propria, ma possono modificarla fino a raggiungere la<br />
migliore “sistemazione”. A livello molecolare si può vedere benissimo come i fluidi siano diversi<br />
dai solidi, in quanto la disposizione atomica di quest’ultimi è regolata da un rigido e ordinato<br />
reticolo cristallino; né nell’acqua allo stato liquido né in nessun altro fluido è riscontrabile una<br />
struttura simile. In ogni sostanza definita come fluido infatti, gli atomi (o le molecole, a dipendenza<br />
del caso) non seguono un ordine e si dispongono in modo casuale. Qualitativamente nella categoria<br />
dei fluidi rientrano i liquidi e i gas.<br />
<strong>Il</strong> metodo più utilizzato per distinguere i fluidi è il calcolo della densità (ρ), il quale corrisponde a<br />
dividere la massa m di una quantità di fluido per il volume V occupato dallo stesso:<br />
m<br />
ρ =<br />
V<br />
Altra proprietà dei fluidi è la pressione (p), una misura della forza per unità di superficie:<br />
F<br />
p =<br />
A<br />
dove F è l’intensità della forza perpendicolare esercitata e A l’area soggetta a questa forza.<br />
2.2) <strong>Il</strong> teorema di Bernoulli<br />
L’equazione di Bernoulli mette in relazione l’energia cinetica di un fluido via la sua velocità,<br />
l’altezza al quale si trova e la pressione; e fu enunciata dal matematico Daniel Bernoulli (Groninga,<br />
1700 – Basilea, 1782). L’equazione è una riformulazione di uno studio di Eulero, e si applica a<br />
fluidi in regime laminare (e quindi non turbolento) non comprimibili, cioè con ρ costante. Malgrado<br />
questo teorema sia stato concepito per fluidi non comprimibili come l’acqua, esso è applicabile<br />
qualitativamente anche all’aria.<br />
Visto che l’energia si conserva e non viene né creata né distrutta, partiremo dalla premessa che la<br />
variazione di energia cinetica corrisponda alla somma dei lavori compiuti sul sistema. Definiamo le<br />
seguenti forme di energia: energia cinetica ed energia potenziale.<br />
cin 1<br />
E = mv<br />
2<br />
2<br />
pot<br />
E = mgy<br />
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