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i miei compagni riuscimmo a fare un buco dove appena ci passavo un ragazzo<br />

m<strong>in</strong>gherl<strong>in</strong>o. Gli altri ragazzi mi dissero:” Mimì entra tu perché sei <strong>il</strong> più magro, così<br />

ci passi quello che c’è dentro e poi dividiamo.” Entrai e dentro c’era tanta di quella<br />

roba da mangiare che rimasi di stucco. Ripresomi <strong>in</strong>iziai a passare ai miei compagni<br />

tutto quello che potevo, però <strong>con</strong> furbizia prima di <strong>con</strong>segnarlo mentalmente lo<br />

<strong>con</strong>tavo. Ad un certo momento si sentì sparare nella nostra direzione e dei colpi<br />

andarono a <strong>con</strong>ficcarsi dentro <strong>del</strong><strong>le</strong> scato<strong>le</strong>tte. Quelli che erano fuori <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciarono a<br />

gridare:” Mimì, Mimì gli Americani” e scapparono. Rimasi da solo dentro quella<br />

stanzetta, ma come uno scoiattolo e <strong>con</strong> una velocità <strong>in</strong>credib<strong>il</strong>e uscii fuori e me la<br />

diedi a gambe <strong>le</strong>vate riuscendo ad evitare <strong>il</strong> pericolo. Raggiunti i miei compagni, mi<br />

feci <strong>con</strong>segnare la mia parte, essi vo<strong>le</strong>vano darmi meno di quello che avevano preso<br />

loro. A quel punto io dissi che avevo <strong>con</strong>tato la roba e avevo diritto più di loro perché<br />

ero quello che avevo rischiato di più, così ebbi la mia parte. Ricordo ancore che un<br />

giorno io e un mio amico eravamo per strada e <strong>in</strong><strong>con</strong>trammo un m<strong>il</strong>itare di colore <strong>il</strong><br />

qua<strong>le</strong> ci chiamò e <strong>in</strong> americano ci fece capire che ci avrebbe dato un dollaro ciascuno e<br />

un pacchetto di sigarette se avessimo fatto quello che lui ci chiedeva. Io e <strong>il</strong> mio amico<br />

ci guardammo <strong>in</strong> faccia e stupiti ci chiedevamo che cosa questo vo<strong>le</strong>sse. Ci fece capire<br />

che lui si sarebbe disteso a terra e noi due <strong>in</strong>sieme dovevamo dargli dei colpi <strong>in</strong> testa.<br />

Pensammo che era pazzo, ma siccome ci dava un dollaro e un pacchetto di sigarette gli<br />

dicemmo di si. Si distese a terra e dal<strong>le</strong> tasche tirò fuori tante pietruzze dicendoci che<br />

<strong>con</strong> quel<strong>le</strong> dovevamo picchiarlo <strong>le</strong>ggermente <strong>in</strong> testa f<strong>in</strong>o a che lui non avesse detto<br />

basta. Così facemmo; <strong>il</strong> tutto durò circa dieci m<strong>in</strong>uti, si alzò, ci r<strong>in</strong>graziò, ci <strong>con</strong>segnò i<br />

dollari, <strong>le</strong> sigarette, ci diede appuntamento per <strong>il</strong> giorno dopo e se ne andò. Tutto<br />

questo durò circa qu<strong>in</strong>dici giorni, poi non lo vedemmo più.<br />

Un’ultima cosa ancora. Un giorno io ed un mio amico, mentre eravamo <strong>in</strong> strada,<br />

fummo avvic<strong>in</strong>ati da una Jeep americana <strong>con</strong> due soldati a bordo, facevano parte <strong>del</strong>la<br />

M.P., i quali ci chiesero se potevamo accompagnarli dal<strong>le</strong> signor<strong>in</strong>e. Dicemmo di si. Ci<br />

fecero salire facendosi <strong>in</strong>dicare <strong>il</strong> luogo. Arrivati ad un certo punto cambiarono strada,<br />

e si diressero verso <strong>il</strong> Beneventano. Durante <strong>il</strong> tragitto <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciammo ad imprecare<br />

<strong>con</strong>tro di loro dicendo anche parolacce, mentre essi parlavano fra di loro nella loro<br />

l<strong>in</strong>gua non curandosi di noi. Arrivati ad Arpaia (BN), e parlando fortemente <strong>con</strong><br />

accento napo<strong>le</strong>tano, ci ammonirono dicendoci che non dovevamo più accompagnare i<br />

loro soldati dal<strong>le</strong> Prostitute. Dissero che erano Italo-Americani nativi di Napoli e<br />

capivano <strong>il</strong> dia<strong>le</strong>tto napo<strong>le</strong>tano. Ci lasciarono lì per punizione. Ritornammo a piedi a<br />

Maddaloni.<br />

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