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Una riflessione su una realtà storica maddalonese “Memorie”; questo il titolo del libro scritto dal Cav. Salvatore Giulio Borriello contenente una raccolta di racconti di cittadini maddalonesi vissuti durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo un’attenta lettura, sembra che esso sia nato da diversa necessità. Prima fra tutte quella di “raccontare” delle esperienze vissute durante un periodo storico drammatico come quello della guerra. Secondariamente dalla necessità di “ascoltare” da parte dell’autore, eventi che hanno interessato soprattutto la città in cui vive, quella stessa che in apertura al libro viene personificata divenendo il destinatario astratto di un lavoro durato diversi mesi e culminante con la stesura finale. Ciò è strettamente legato ad un senso di forte attaccamento difficilmente riscontrabile anche nei giovani, che vivono in prima persona la realtà maddalonese attuale. Il bisogno di “ricordare”, affinché la memoria non diventi scialba e lontana a causa dello scorrere del tempo ma vicina a chiunque cerchi di accostarsi ad essa, è uno degli elementi affrontati più importanti. La storia, invece, con il tema del ricordo, acquista una posizione privilegiata nell’economia dei racconti soprattutto nel tracciare una linea comune che lega tutte le esperienze narrate aventi come scenario Maddaloni; un paese completamente diverso da quello che oggi può apparire. Una città segnata dalla fame, in cui gli abitanti erano costretti dalle circostanze, a mangiare qualsiasi cosa come le bucce di patate e la polvere di piselli; dal timore che di giorno in giorno creava stato di forte tensione causato soprattutto dal suono della sirena che annunciava l’avvicinamento di aerei da bombardamento e dalla successiva fuga in rifugi costituiti da cantine spesso “fatiscenti” e sottoposte a pericolo di crollo. A questo proposito un avvenimento sembra confermare questo tipo di clima instaurato e cioè il saccheggio della caserma Annunziata, avvenuto, dopo che le truppe militari tedesche, avevano lasciato la città a causa dell’avvicinarsi di forze americane. La morte, dovuta in parte ad avvenimenti come l’esplosione di una bomba o dalla mancanza di cibo, diviene un elemento che spesso ricorre nelle narrazioni e l’atmosfera che crea si riflette nelle parole delle persone che raccontano vicende vissute durante l’infanzia o in età adolescenziale, quando il conflitto tra potenze europee aveva trasformato l’Italia in un triste scenario di guerra, in cui l’istruzione era un elemento limitato solo a pochi ragazzi sempre più spesso costretti a sopravvivere rubando o trovando dei modi per guadagnar qualche soldo e comprare, da contrabbandieri alimentari, un pezzo di pane in più rispetto a quello concesso dallo Stato attraverso delle tessere distribuite a ciascuno. Sembra strano come in questa realtà sia possibile che nascono degli affetti da parte di alcuni cittadini verso dei soldati tedeschi o americani. I primi, come viene ripetuto da alcuni, ebbero nel corso degli avvenimenti storici un cambiamento di comportamento nei confronti della popolazione. Da una situazione di apparente pace sconvolsero una finta tranquillità sociale dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. I secondi invece, sono accolti, al momento del loro arrivo, come dei liberatori ma in realtà costringono la cittadinanza a azioni che sono in contrasto con la moralità sociale. Il popolo sembra cambiare con il variare delle situazioni storiche. In ultima riflessione, analizzando il libro secondo una 8
visione generale, “Memorie” può essere giudicato, come un frammento di un ritratto che descrive una realtà spesso in contrasto con quelle immagini proposte dai libri di storia o da diversi film ambientati tra il 1943 e il 1945 e che per il modo in cui si inseriscono i racconti in un determinato contesto storico, è in grado di suscitare nel lettore un interesse che scaturisce non solo della Storia ma anche dalla descrizione della Città di Maddaloni. Antonio Cerreto 9
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Page 5 and 6: Sia tra i vinti che tra i vincitori
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Page 17 and 18: Camel al popolo assiepato ed affama
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La Foto è stata gentilmente conces
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La povera gente durante la guerra n
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In fila con la tessera Pane bianco
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Momento di felicità 83
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Foto gentilmente concesse dal Sig.
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Cenni storici Caserma Annunziata (Q
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Rassegna fotografica Plarimetria de
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Profilo CAVALIERE della REPUBBLICA
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