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RICERCA<br />
CITOCHINE E CUTE<br />
Nerella Petrini, Specialista Ambulatoriale - Firenze<br />
Negli ultimi anni un'enorme quantità<br />
di ricerche sperimentali ha focalizzato<br />
l'attenzione sulle citochine prodotte<br />
dai cheratinociti umani e da altre cellule<br />
residenti cutanee, fornendoci una<br />
nuova chiave di lettura per la patogenesi<br />
di numerose affezioni di interesse<br />
dermatologico (1) (2) ed indicando<br />
una traccia positiva per la futura ricerca<br />
farmacologica (3) .<br />
Com'è noto, le citochine (CKs), peptidi<br />
sintetizzati e secreti da vari tipi di<br />
cellule, agiscono come segnali solubili<br />
di cooperazione intercellulare, in<br />
grado di modificare l'attività biologica<br />
sia delle cellule stesse che le hanno<br />
prodotte ("funzione autocrina") che di<br />
cellule diverse ("funzione paracrina")<br />
(4).<br />
I termini con i quali le CKs sono state<br />
variamente denominate nel tempo,<br />
linfochine, monochine, interleuchine,<br />
tendevano tutti ad identificarle con<br />
fattori prodotti da cellule linfoidi o della<br />
linea monocito-macrofagica ed<br />
agenti come mediatori fra cellule leucocitarie<br />
(5).<br />
Una delle notizie più interessanti per<br />
la dermatologia, fornita da recenti ricerche,<br />
è che le CKs sono prodotte<br />
non solo da cellule immunologiche<br />
"classiche" , ma anche da cellule<br />
come i cheratinociti , i fibroblasti , gli<br />
endoteliociti , non tradizionalmente<br />
accreditate come immunocompetenti<br />
(2,6,7). Inoltre i cheratinociti e le altre<br />
cellule residenti cutanee presentano<br />
sulla loro superficie un recettore specifico<br />
per le varie CKs, rendendo ne<br />
possibile la funzione autocrina (8).<br />
Il cheratinocita non attivato, a riposo,<br />
in seguito a fattori stimolanti (varie<br />
tossine, prodotti di derivazione batterica,<br />
radiazioni ultraviolette, CKs,<br />
ecc.) è capace di evolvere nel cosidetto<br />
cheratinocita attivato - per<br />
un'ampia trattazione v. Kupper (8) e<br />
De Panfilis (9) - in grado di secernere<br />
tutta una serie di CKs, di esprimere<br />
sulla sua superficie molecole di adesione<br />
intercellulare, di proliferare e di<br />
moltiplicare i recettori di membrana<br />
per varie CKs.<br />
CITOCHINE CHERATINOCITARIE<br />
Esaminando brevemente le CKs epidermiche<br />
(prodotte da cheratinociti ,<br />
fibroblasti , endoteliociti , cellule di<br />
Langerhans, melanociti) teniamo presente<br />
che la terminologia con la quale<br />
si identificano è spesso fonte di confusione<br />
per chi affronta l'argomento<br />
(e non solo per i neofiti!), in quanto,<br />
nonostante attualmente il termine generico<br />
di "citochina" sia il più appropriato<br />
per indicare queste molecole,<br />
la nomenclatura utilizzata continua ad<br />
essere la più varia, in quanto spesso<br />
più laboratori contribuiscono ad identificare<br />
indipendentemente lo stesso<br />
fattore, attribuendogli termini diversi.<br />
L'INTERLEUCHINA 1 (IL 1 ):<br />
- principali denominazioni alternative:<br />
ETAF (Epidermal celi - derived<br />
Thymocyte Activating Factor), EP (Pirogeno<br />
Endogeno), LAF (Lymphocyte<br />
Activating Factor), LEM (Leukocyte<br />
Endogenous Mediator), MCF (Mononuclear<br />
Celi Factor), OAF (Osteoclast<br />
Activating Factor), Catabolina, Emopoietina<br />
1 - è una CK pleiotropica e<br />
multifunzionale dotata di attività sia di<br />
tipo immuroregolatore che infiammatorio<br />
- pirogenico come indicano i numerosi<br />
acronimi usati di volta in volta<br />
per identificarla. IJL1 è secreta da<br />
moltissimi tipi cellulari, fra cui i cheratinociti,<br />
gli endoteliociti, i fibroblasti , le<br />
cellule di Langerhans, anche se le<br />
cellule appartenenti alla linea monocito-macrofagica<br />
rappresentano la<br />
fonte quantitativamente più importante<br />
di IL1. Sono state identificate due<br />
differenti forme molecolari di questa<br />
CK: l'IL1 ex e l'IL1 codificate da geni<br />
distinti, anche se strutturalmente correlate,<br />
che si legano al medesimo recettore<br />
presente sulla membrana delle<br />
cellule bersaglio (IL1 R) .<br />
Recentemente è stato identificato anche<br />
un inibitore di IL1, l'IL1 ra, con una<br />
omologia significativa sia con IL1 ex<br />
che<br />
IJL1 è presente in gran quantità nell'epidermide<br />
umana normale dove:<br />
a) stimola la proliferazione e l'attivazione<br />
del cheratinocita, che esprime<br />
molecole di adesione intercellulare<br />
e produce CKs proinfiammatorie<br />
e leucotrieni ;<br />
b) induce la proliferazione dei fibroblasti<br />
, favorendo il processo di cicatrizzazione;<br />
c) attiva le cellule immunocompetenti<br />
, con induzione "a cascata" di altre<br />
CKs ;<br />
d) induce una complessa riprogrammazione<br />
della funzione dell'endotelio<br />
vascolare che, esposto all'IL1,<br />
produce prostaciclina, potente<br />
vasodilatatore, e CKs chemiotattiche<br />
per i leucociti.<br />
Esprime inoltre molecole di adesione<br />
leucocitaria (ICAM1, ELAM1 , VCAM1)<br />
(10) con conseguente facilitazione del<br />
reclutamento dei leucociti, in particolare<br />
neutrofili, a livello tissutale.<br />
L'INTERLEUCHINA 6 (IL6 ):<br />
- principali denominazioni alternative:<br />
IFN-2f3 (lnterferone 2), BSF-2 (B-cell<br />
Stimulating Factor 2), ENKAF (Epidermal<br />
cell-Natural Killer Augmenting<br />
Factor), HSF-1 (Hepatocyte-Stimulating<br />
Factor-I), HPGF (Human PIasmocytoma<br />
Growth Factor) - è una CK<br />
pleiotropica e multifunzionale, la cui<br />
produzione ed il cui spettro di attività<br />
sono estremamente simili a quelli<br />
..<br />
dell'IL1·<br />
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