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É infatti prodotta da monociti , cheratinociti,<br />
cellule residenti cutanee, ed altri<br />
tipi cellulari opportunamente stimolati.<br />
Recentemente è stata dimostrata<br />
una funzione autocrina di "growth<br />
factor" nei confronti dei cheratinociti , i<br />
quali normalmente producono livelli<br />
minimi di IL 6 , di per sé inattiva, che<br />
agisce in presenza di altri fattori, il<br />
principale dei quali è rappresentato<br />
dall'IL1·<br />
L'INTERLEUCHINA 8 (IL8):<br />
- principali denominazioni alternative:<br />
NAF (Neutrophil Activating Factor),<br />
NAP-1 (Neutrophil Activating Protein-1),<br />
MNCF (Mononuclear celi - derived<br />
Neutrophil Chemotactic Factor) -<br />
insieme alla proteina chemiotattica<br />
per i monociti (MCP) ed alle CKs strutturalmente<br />
correlate (cosidetta "IL8 -<br />
related cytokine family") , appartiene<br />
ad una famiglia di polipeptidi infiammatori<br />
di recente identificazione i cui<br />
membri sono in rapido aumento e la<br />
cui nomenclatura è perciò estremamente<br />
confusa. L.:IL8, ha attività selettiva<br />
nei confronti dei granulociti neutrofili<br />
sui quali esercita effetti<br />
chemiotattici (è il più potente fattore<br />
chemiotattico attualmente noto) ; attiva<br />
la produzione di anione superossido,<br />
di leucotrine B4, l'esocitosi dei granuli<br />
e stimola l'aggregazione fra neutrofili<br />
tramite l'attivazione della molecola di<br />
adesione leucocitaria MAC-1. Oltre<br />
che dai linfociti e monociti, l'IL8 è prodotta<br />
da cheratinociti , fibroblasti e,<br />
dato particolarmente interessante,<br />
dalle cellule dell'endotelio vascolare,<br />
le quali, per la loro localizzazione strategica<br />
fra sangue e tessuto, assumono<br />
un ruolo chiave nel reclutamento<br />
leucocitario.<br />
FATTORI DI NECROSI TUMORALE<br />
(TNFs) O CITOLISINE:<br />
- denominazioni alternative: cachessina<br />
(per il TNF a) e linfotossina (per il<br />
TNF P) - sono stati fra le prime CKs<br />
identificate.<br />
Attualmente riconosciuti in due forme<br />
molecolari correlate, TNF a e p, sono<br />
prodotti principalmente da monocitimacrofagi,<br />
ma anche da linfociti T e B,<br />
cellule NK e cheratinociti. TNF a e linfotossina,<br />
son entrambe citochine citotossiche<br />
nei confronti di una serie di<br />
linee tumorali in vitro, mentre in vivo<br />
mostrano una attività proinfiammatoria<br />
comparabile o addirittura superiore<br />
a quella dell'IL1, con la quale agiscono<br />
in sinergia.<br />
.<br />
FATTORI STIMOLANTI<br />
LA FORMAZIONE<br />
DI COLONIE (CSFs):<br />
I CSFs comprendono: /'IL 3 , il GM-CSF<br />
(Granulocyte - Macrophage CSF),<br />
/'M-CSF (Macrophage-CSF) ed il G-<br />
CSF (Granulocyte-CSF) - denominazioni<br />
alternative: Multi CSF per IL 3 ;<br />
KTGF (Keratinocyte - derived T celi<br />
Growth Factor) per GM-CSF; CSF-1<br />
(Colony Stimulating Factor 1) per<br />
M-CSF.<br />
Sono una famiglia di glicoproteine che<br />
regolano la proliferazione e la differenziazione<br />
delle cellule progenitrici midollari<br />
e stimolano importanti attività<br />
funzionali delle cellule mature (neutrofili<br />
, monociti - macrofagi , eosinofili). I<br />
CSFs interagiscono fra loro e con altre<br />
CKs, principalmente l'IL1 e l'IL 6 , che<br />
sono anch'esse importanti fattori regolatori<br />
dell'emopoiesi. I fibroblasti e<br />
gli endoteliociti, stimolati con il IL 1,<br />
producono MCSF, GM-CSF e G-CSF;<br />
mentre i cheratinociti sono in grado di<br />
secernere Multi-CSF.<br />
I FATTORI DI CRESCITA:<br />
(Growth Factors) comprendono: i fattori<br />
di crescita trasformante (TGFs), i<br />
fattori di crescita per i fibroblasti<br />
(FGFs) ed il fattore di crescita di derivazione<br />
piastrinica (PDGF).<br />
a) I TGFs costituiscono una famiglia<br />
di fattori polipeptidici, coinvolti nella<br />
crescita e nella differenziazione<br />
cellulare, il cui prototipo è rappresentato<br />
dal TGF-p. Il TGF-p, può<br />
essere definito come un regolatore<br />
multifunzionale del sistema immunitario,<br />
che, prodotto da una grande<br />
varietà di tessuti , si ritiene svolga<br />
un ruolo importante nel<br />
processo di trasformazione neoplastico.<br />
Il TGF-a viene liberato dai<br />
cheratinociti , sui quali esercita<br />
un'attività sovrapponibile all'Epidermal<br />
Growth Factor (EGF), al<br />
quale è strutturalmente analogo,<br />
ma antigeneticamente diverso, inducendo<br />
ipertrofia ed iperplasia<br />
delle cellule epidermiche.<br />
b) I FGFs sono fattori di crescita per i<br />
fibroblasti che stimolano anche la<br />
proliferazione delle cellule endoteliali<br />
e la neo-angiogenesi. É stato<br />
recentemente dimostrato che il<br />
FGFb è espresso dai cheratinociti<br />
in proliferazione ed agisce come<br />
oncogeno nel melanoma umano.<br />
c) Il PDGF infine è sintetizzato da piastrine,<br />
fibroblasti e cheratinociti ed<br />
è chemiotattico per vari tipi cellulari<br />
, fra cui neutrofili, monociti e fibroblasti.<br />
Non prendiamo in considerazione in<br />
questa breve rassegna, per ovvi motivi<br />
di spazio, altre CKs, al momento note,<br />
non sintetizzate dai cheratinociti e dalle<br />
altre cellule residenti cutanee.<br />
Le ricordiamo soltanto: gli interferoni,<br />
l'IL 2 , l'IL 4 , l'IL 5 (coinvolta nella differenziazione<br />
degli eosinofili e nella produzione<br />
di IgE) e l'IL?<br />
CONCLUSIONI<br />
Come abbiamo visto il cheratinocita<br />
attivato, l'endoteliocita e le altre cellule<br />
residenti cutanee opportunamente stimolate,<br />
rilasciano IL1, IL 6 , ILa, CSFs,<br />
TNFs e GFs. Questi mediatori, in grado<br />
di regolare l'attivazione, la proliferazione<br />
e la differenziazione di cellule<br />
immunocompetenti e non immunocompetenti<br />
, costituiscono un vero e<br />
proprio "network" cutaneo (7) , in grado<br />
di mantenere un proprio equilibrio<br />
(11) .<br />
Tuttavia, l'eccessiva o insufficiente<br />
produzione di questi mediatori può essere<br />
alla base di patologie cutanee diverse<br />
(1), che vanno da affezioni infiammatorie<br />
(12), in particolare quelle<br />
con un primario ruolo patogenetico del<br />
granulocita neutrofilo (13), alla psoriasi<br />
(14,15), al melanoma (16), a dermatosi<br />
a patogenesi infettiva (17), alla<br />
dermatite atopica (18) , alle dermatosi<br />
bollose autoimmuni (19).<br />
La conoscenza delle interazioni fra le<br />
varie CKs può essere utile per comprendere<br />
la patogenesi di tali malattie.<br />
Inoltre alcune CKs, come pure i loro<br />
analoghi e antagonisti, possono essere<br />
sfruttati come agenti terapeutici o<br />
comunque rappresentare un'interessante<br />
campo di sviluppo della farmacologia<br />
dei prossimi anni (3, 20, 21).<br />
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