Analisi ambientale iniziale del territorio dell'Asinara - RES - MAR

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Parco Nazionale dell’Asinara Area Marina Protetta “Isola dell’Asinara” ________________________________________________________________________________ 8.3 Situazione attuale della raccolta e smaltimento RSU Ad oggi la raccolta dei rifiuti solidi urbani è svolta da parte del Comune di Porto Torres con l’utilizzo di compattatori scarrabili che vengono periodicamente allontanati e sostituiti con altri vuoti. L’attuale consistenza della produzione dei rifiuti è di circa 7 compattatori scarrabili all’anno. Ogni compattatore contiene circa 70 q.li per cui la produzione annuale negli ultimi due anni è stabilizzata a circa 500 q.li l’anno. 8.4 Approvvigionamento elettrico. Sull’isola dell’Asinara è presente una rete di distribuzione dell’energia elettrica realizzata dall’ENEL, alimentata attraverso una linea di trasporto con cavo sottomarino della lunghezza di circa 4.300 m che, partendo da Punta Negra arriva a Fornelli. Le cabine elettriche dislocate nell’isola sono 10, con una potenza installabile di 400/630 kVA, mentre la potenza attualmente disponibile è per ciascuna cabina la seguente: 1 Cabina di Santa Maria p.i. 50 kVA 2 Cabina di Fornelli p.i. 250 kVA 3 Cabina di Tumbarino p.i. 50 kVA 4 Cabina di Campu Perdu p.i. 63 kVA 5 Cabina di Campo Faro p.i. 25 kVA 6 Cabina di Cala Reale p.i. 160 kVA 7 Cabina di Tabuccato p.i. 50 kVA 8 Cabina di Cala d’Oliva p.i. 250 kVA 9 Cabina di Case Bianche p.i. 25 kVA 10 Cabina di Punta Scorno p.i. 10 kVA La cabina di Punta Scorno, per l’alimentazione del faro è realizzata per la Marina Militare. La rete di distribuzione , in media tensione con tensione di 15.000 V, attraversa tutta l’isola in senso longitudinale ed è realizzata con conduttore nudo con isolamento a sospensione su pali in acciaio zincato (sezione 3 x 25 mm2), nel tronco che va da Santa Maria a Cala Reale. Da Cala Reale a Punta Scorno la rete è realizzata con cavo aereo MT autoportante (sezione 3 x 50 mm2) su pali ottagonali in acciaio zincato. La rete di bassa tensione è realizzata con cavo interrato o cavo aereo precordato. Il tronco di alimentazione da Fornelli all’approdo è realizzato mediante una linea a bassa tensione con due conduttori nudi.
Parco Nazionale dell’Asinara Area Marina Protetta “Isola dell’Asinara” ________________________________________________________________________________ 8.5 Requisiti di definizione del modello di gestione delle visite Dopo un primo periodo di studio sulla soglia sostenibile di presenze antropiche sull’isola si è proceduto a valutarne gli effetti sul sistema ambientale nel corso degli anni. Grazie a questi dati si procede ogni anno ad aggiornare ogni anno il limite massimo di presenze disciplinandole all’interno del Piano di fruizione. I criteri fondamentali su cui questo si basa sono: 1. La considerazione che il numero di presenze è determinato dalla situazione attuale dell’accessibilità e dell’offerta dei servizi. 2. La coerenza con altri Parchi insulari del Mediterraneo che in relazione al problema della fruizione presentano analogie significative con il Parco dell’Asinara. 3. Il fatto che il numero di presenze proposto è in ogni caso inferiore alla soglia ambientale così come si evince dai risultati del monitoraggio sinora effettuato anche se in maniera parziale e limitata ad alcune aree di analisi (Casu, 2003; Azzurro, 2003; Sassu, 2004; Pisanu, 2004) 4. L’ipotesi che la soglia delle presenze così individuata non può variare significativamente in tempi brevi, in quanto legata alla disponibilità di mezzi di accesso e di servizi che, obiettivamente, non possono modificarsi se non nel medio periodo. 5. La considerazione che un eventuale aumento del carico antropico, potrà, inoltre, essere ipotizzato a seguito degli interventi di rimozione degli animali domestici inselvatichiti, che alleggerirà fortemente l’impatto nell’ecosistema terrestre. 8.7 L’offerta turistica Nei primi anni l’Asinara risultava interessata da un turismo di nicchia di tipo naturalistico, scolastico-educativo e scientifico. Nel corso degli anni il Parco ha voluto rendere sempre più fruibile l’area con la possibilità di sperimentare nuove forme di visita, regolamentando le attività esistenti e disciplinandole con un monitoraggio sui flussi e sulle aree di visita. Attraverso i regolamenti di attuazione delle norme di salvaguardia sono state adottate, tra le altre, le seguenti misure: 1. Tutela integrale di alcune aree vulnerabili e siti di nidificazione degli uccelli marini (unità paesaggistiche di Cala di Scombro di dentro e di fuori, falesie di Punta dello Scorno). 2. Individuazione di zone di mare riservate a ripopolamento ittico (unità ambientali Cala di Scombro di dentro e di fuori e di Punta dello Scorno).
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