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Analisi ambientale iniziale del territorio dell'Asinara - RES - MAR

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Parco Nazionale <strong>del</strong>l’Asinara<br />

Area Marina Protetta “Isola<br />

<strong>del</strong>l’Asinara”<br />

________________________________________________________________________________<br />

habitat e procedere alla realizzazione di una cartografia di habitat che evidenzi<br />

numero, patches, estensione, forma, contatti, e variabilità spaziale in<br />

particolare per le aree sottoposte a carichi antropici diretti e indiretti. Tali<br />

azioni di monitoraggio possono essere effettuate sia nei siti più vulnerabili<br />

come litorali rocciosi e sabbiosi di inequivocabile pregio <strong>ambientale</strong> sia in aree<br />

di vegetazione arbustiva struttura demografica di alcune specie (rare,<br />

minacciate, endemiche, protette, etc.) è un altro set di informazioni<br />

imprescindibile per pianificare in maniera corretta il <strong>territorio</strong> di un Parco<br />

Nazionale. Ad esempio nell’isola ciò andrebbe fatto per Centaurea horrida<br />

Badarò, endemica sarda prioritaria ai sensi <strong>del</strong>la Direttiva 43/92/CEE, per la<br />

quale sono stati acquisiti solo di recente alcuni dati distributivi (Pisanu &<br />

Filigheddu, 2005). Anche altre entità di particolare significato biogeografico<br />

[Aristolochia insularis Nardi et Arrigoni, Astragalus terraccianoi Vals., Leucojum<br />

roseum Martìn, Limonium laetum (Nyman) Pignatti, Nananthea perpusilla<br />

Loisel. (DC.), Evax rotundata Moris, Silene nodulosa Viv., Silene corsica DC.,<br />

Arenaria balearica L., Cymbalaria aequitriloba (Viv.) Cheval., Dracunculus<br />

moscivorus (L. fil.) Parl.] o localmente rare (Chamaerops humilis L., Quercus<br />

suber L., Arbutus unedo L., Myrtus communis L.), andrebbero sottoposte ad<br />

azioni di monitoraggio dettagliate allo scopo di valutare effetti di vario tipo. in<br />

evidente stato di degrado. Non esistono infatti conoscenze sulle dinamiche<br />

evolutive e regressive <strong>del</strong>la vegetazione nell’isola.<br />

3. Habitat: la conoscenza degli habitat presenti sull’isola in particolare ai sensi<br />

<strong>del</strong>la Direttiva 43/92/CEE “Habitat”, è riportata dal Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente<br />

nell’ambito <strong>del</strong>la Rete Natura 2000. Gli habitat, identificati da comunità<br />

vegetali, rappresentano uno dei principali oggetti <strong>del</strong>la pianificazione<br />

territoriale nella progettazione di azioni di protezione e gestione <strong>del</strong> <strong>territorio</strong>.<br />

Pertanto è necessario aggiornare e spazializzare le conoscenze relative agli<br />

habitat e procedere alla realizzazione di una cartografia di habitat che evidenzi<br />

numero, patches, estensione, forma, contatti, e variabilità spaziale in<br />

particolare per le aree sottoposte a carichi antropici diretti e indiretti. Tali<br />

azioni di monitoraggio possono essere effettuate sia nei siti più vulnerabili<br />

come litorali rocciosi e sabbiosi di inequivocabile pregio <strong>ambientale</strong> sia in aree<br />

di vegetazione arbustiva in evidente stato di degrado. Non esistono infatti<br />

conoscenze sulle dinamiche evolutive e regressive <strong>del</strong>la vegetazione nell’isola.<br />

4. Vegetazione: la comprensione dei processi evolutivi e regressivi <strong>del</strong>le comunità<br />

vegetali necessita obbligatoriamente di strumenti cartografici a scale adeguate,<br />

possibilmente realizzati in ambiente G.I.S. E’ necessario pertanto realizzare una<br />

carta <strong>del</strong>la vegetazione reale e una <strong>del</strong>la vegetazione potenziale <strong>del</strong>l’isola, che<br />

servano da strumento conoscitivo e di controllo <strong>del</strong>le successioni secondarie<br />

sull’isola, attualmente quasi completamente ricoperta da comunità secondarie<br />

di sostituzione che potenzialmente tenderebbero ad evolvere in cenosi<br />

forestali. Questo punto rappresenta un obbiettivo a medio termine.

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