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La “proteste di Capodanno”. I cittadini occupano la discarica per vedere con i propri occhi in quali<br />
condizioni si trovi<br />
PROPRIO COME UN TERRENO, LA DISCARICA VA CURATA GIORNO<br />
DOPO GIORNO, TRAMITE OPERAZIONI SPECIFICHE: CAPTAZIONE<br />
DEL BIOGAS, RICOMPATTAZIONE DEI RIFIUTI,<br />
IMPERMEABILIZZAZIONE, ECCETERA. SE NON VIENE GESTITA<br />
IN MANIERA CORRETTA, NEPPURE LA BONIFICA POTRÀ ESSERE<br />
ESEGUITA COME RICHIEDEREBBE. IL RISULTATO?<br />
UN DANNO AMBIENTALE INEVITABILE<br />
matico (art.2), è specificato che “in ordine<br />
alla chiusura e post-gestione (che dura 30<br />
anni, è scritto nella convenzione, ndr) del III<br />
lotto della discarica il concessionario (cioè la<br />
Monteco) dovrà riscuotere e accantonare le<br />
relative aliquote tariffarie per utilizzarle<br />
all’occorrenza nella esecuzione delle attività<br />
richieste dalle fasi in parola”. Fuori dal burocratese,<br />
significa che nella tariffa è compresa<br />
anche l’aliquota relativa alla bonifica.<br />
Insomma: i cittadini dell’Ato Le3 stanno già<br />
pagando, oggi, la bonifica che in futuro, chissà<br />
quando, verrà eseguita dalla Monteco e<br />
sulla bontà della quale, come spiega la sostituta<br />
procuratrice Mignone, non ci sono controlli.<br />
Perché se il privato non “accantona” le<br />
somme che saranno destinate alla bonifica,<br />
come è scritto debba fare, perché, ad esempio,<br />
i costi negli anni saranno lievitati e avrà<br />
dovuto far fronte all’emergenza, chi pagherà?<br />
Probabilmente succederà che, come spesso<br />
accade, il pubblico pagherà lo stesso servizio<br />
più volte. (si legga a pag. 24 lo stralcio della<br />
convenzione relativa ai costi della bonifica).<br />
E chi pagherà se il privato non bonificherà<br />
correttamente la discarica, con i soldi dei<br />
cittadini già incassati negli anni?<br />
In realtà per una discarica che non viene<br />
gestita in maniera corretta, le contravvenzio-<br />
ni sono di poco conto; ma il problema<br />
ambientale sarà successivo, perché se non<br />
viene gestita in maniera corretta non potrà<br />
essere bonificata come richiederebbe.<br />
Proprio come un terreno, la discarica va curata<br />
giorno dopo giorno. Ogni giorno bisogna<br />
eseguire determinate operazioni: captazione<br />
il <strong>tacco</strong> d’Italia 8 Marzo 2009<br />
Ph: Roberto Rocca<br />
del biogas, ricompattazione dei rifiuti,<br />
cospargimento, impermeabilizazione fatta<br />
come si deve, eccetera, altrimenti inneschi<br />
una bomba ecologica.<br />
Anche se è una discarica pubblica, nessuno<br />
andrà mai a verificare, tranne nel caso<br />
in cui ci sia un esposto dei cittadini che<br />
lamentano cattivi odori.<br />
Le bonifiche, dunque, se la discarica non<br />
è gestita correttamente, e Burgesi non lo è<br />
stata, dato che gli amministratori sono stati<br />
condannati a 8 mesi di reclusione proprio<br />
perché erano state riscontrate una serie di<br />
gravi effrazioni (si legga lo scorso numero del<br />
Tacco), sono di fatto impossibili.<br />
Un esempio lampante di questa situazione<br />
è la Saspi, dove un tempo confluivano i<br />
rifiuti di Lecce: una discarica non bonificata.<br />
Non si può bonificare una discarica che è<br />
stata mantenuta per una vita in piedi in<br />
maniera selvaggia.<br />
In conclusione: la cattiva manutenzione<br />
della discarica, che negli anni non è gestita<br />
“come un giardino”, fa si che sia impossibile<br />
la successiva bonifica, perché non si ha contezza<br />
di quanto accumulato. Così, le aliquote<br />
accantonate negli anni da parte del gestore<br />
che le riscuote sotto forma di tasse ai cittadini<br />
e che sono finalizzate alla bonifica, difficilmente<br />
verranno spese per quello scopo.<br />
Perché, se è vero che la bonifica è<br />
responsabilità del gestore è anche vero che,<br />
poiché la discarica è di “titolarità pubblica”,<br />
sarà il Comune a piangersi i costi reali e finali<br />
di una bonifica non fatta o fatta male.<br />
Magari attingendo ad ulteriori fondi per l’emergenza<br />
o chiedendo aiuto alla Unione<br />
europea.<br />
Presenti anche di notte. Alcuni manifestanti fuori dal cancello della Monteco. Vogliono saperne di più e<br />
né il freddo né l’ora tarda li ferma<br />
Ph: Roberto Rocca