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Rifiuti SpA - Il tacco d'Italia

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terra. La discarica predisposta da Gorgoni<br />

non riesce a garantire il servizio che fu stipulato<br />

per convenzione e che però viene pagato<br />

oltre centomila lire per tonnellata.<br />

Già nel 2002, ad appena due anni dall’entrata<br />

in funzione della discarica, il consigliere<br />

d’opposizione, Lorenzo Capone (An), in un<br />

Consiglio comunale apposito chiese la rescissione<br />

del contratto stipulato con i titolari della<br />

discarica. La rescissione del contratto è,<br />

ovviamente, prevista anche nella Convenzione<br />

tra il Comune e la società “Ambiente e<br />

Sviluppo”, nel paragrafo c) dell’articolo 4: “In<br />

caso di gravi e reiterate infrazioni alle norme<br />

di legge ed al presente contratto di concessione”.<br />

Per quel che riguarda la discarica di<br />

Cavallino, il consigliere aveva ragione: il caso<br />

sussiste, comprovato dalla Provincia di Lecce<br />

e dal dirigente regionale del settore ecologia,<br />

come vedremo più avanti.<br />

Sempre in quegl’anni nasce il comitato<br />

“Libero Movimento Spontaneo di cittadini”,<br />

guidato dal giovane ma combattivo Salvatore<br />

De Mitri, che ne chiede l’immediata chiusura,<br />

vengono raccolte quasi duemila firme di protesta.<br />

I cittadini non chiedono solo la chiusura<br />

della discarica ma anche il monitoraggio<br />

per valutare i casi di tumore che dal 2000<br />

sembrano essere in aumento. <strong>Il</strong> pediatra di<br />

Cavallino, il dottor Casile, denuncia pubblicamente<br />

l’insorgenza di faringite cronica nei<br />

bambini da quando è in funzione la discarica.<br />

Cos’è che non ha funzionato? Non doveva<br />

trattarsi di una discarica moderna, con<br />

tanto di separazione e trattamento di biostabilizzazione<br />

che rende inerte il rifiuto? Perché<br />

la discarica che per contratto doveva esaurirsi<br />

nel 2010 è già stracolma dopo due anni?<br />

Perché aumentano le colline di rifiuti che<br />

hanno cambiato il panorama di Cavallino?<br />

Ecco cosa dice Gorgoni: “La discarica era<br />

IL PEDIATRA DI CAVALLINO, IL DOTTOR CASILE, DENUNCIA<br />

PUBBLICAMENTE L’INSORGENZA DI FARINGITE CRONICA<br />

NEI BAMBINI DA QUANDO È IN FUNZIONE LA DISCARICA<br />

già esaurita perché mancava il secondo anello<br />

della filiera, ossia la biostabilizzazione e la<br />

produzione di cdr. I gestori della discarica<br />

hanno dovuto buttare le balle in discarica,<br />

invece che biostabilizzarle e poi trasformarle<br />

in cdr, per cui c’è stato un anticipato ricolmamento<br />

della discarica rispetto alle previsioni.<br />

Devo però dire che la previsione originale<br />

della discarica non copriva interamente i<br />

dieci anni, ma era previsto che all’esaurimento<br />

della prima ne venisse realizzata<br />

un’altra, che è poi quella di soccorso in fase<br />

di completamento e che sarà pronta tra qualche<br />

giorno. Quando abbiamo visto che la discarica<br />

stava per esaurirsi abbiamo chiesto<br />

alla Regione l’autorizzazione ad attrezzare<br />

delle piattaforme sulle quali depositare le<br />

balle, che sono le famose collinette alte sino<br />

a dieci metri fuori terra. Una parte di queste<br />

collinette sono state svuotate e trasferite<br />

nell’impianto di Massafra con il costo di<br />

due milioni di euro, da parte della Regione,<br />

ma solo un quarto dell’esistente, i tre quarti<br />

sono ancora lì e speriamo che posano<br />

LA DISCARICA DOVEVA<br />

ESAURIRSI NEL 2010<br />

MA DOPO DUE ANNI<br />

È GIÀ STRAPIENA.<br />

LA MOTIVAZIONE<br />

DI GORGONI: MANCA<br />

LA BIOSTABILIZZAZIONE<br />

E LA PRODUZIONE DI CDR<br />

il <strong>tacco</strong> d’Italia 18 Marzo 2009<br />

essere rimossi con l’entrata in funzione<br />

dell’impianto di produzione di cdr”.<br />

In verità nella convenzione firmata nel<br />

1999 non si fa menzione di una seconda discarica,<br />

come afferma Gorgoni, che debba<br />

supportare la prima fino all’esaurimento previsto<br />

per il 2010. Mentre invece si parla di<br />

trattamento di igienizzazione della frazione<br />

organica, ossia la biostabilizzazione che in<br />

realtà non è mai avvenuta perché i tre biotunnel<br />

sperimentali non bastano a trattare la<br />

quantità di tonnellate che ogni giorno arrivano<br />

da tutti e 27 i comuni dell’Ato Le/1, il più<br />

importante per numero di abitanti: 480mila.<br />

Già nel dicembre del 2003, il<br />

Commissario straordinario all’emergenza<br />

rifiuti, Raffaele Fitto, è costretto a bloccare la<br />

separazione del secco dall’umido per via<br />

dello stoccaggio all’aria aperta di migliaia di<br />

balle formate dalla frazione secca compressa.<br />

Balle depositate lì per anni senza una<br />

destinazione certa e che “causano la grave<br />

situazione igienico-sanitaria” (Commissione<br />

Ambiente della Provincia di Lecce). Dunque<br />

la società “Ambiente e Sviluppo” non ha mai<br />

biostabilizzato e ha creato balle senza sapere<br />

che fine fargli fare: si può considerare questo<br />

un servizio di smaltimento completo per<br />

cui i cittadini pagano l’intera somma?. È in<br />

questo modo che la discarica di Gorgoni,<br />

nata per essere moderna, è a tutti gl’effetti<br />

una discarica tal quale, dove viene buttato il<br />

rifiuto senza essere trattato che è più nocivo<br />

ed occupa più volumetria. Malgrado l’ordinanza<br />

di Fitto, la società continua a separare<br />

il secco che causa lo stoccaggio delle balle in

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