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Gallipoli.<br />
Una Caremma sul tetto<br />
(foto di maxroll42,<br />
tratta da www.flicr.com)<br />
COME TRADIZIONE VUOLE<br />
Almanacco salentino<br />
caremma sui tetti.<br />
santu lazzaru per strada<br />
Tutto ha inizio con la Caremma, il fantoccio<br />
dalle sembianze di donna anziana<br />
(e anche un po’ bruttina) che compare, a<br />
fine Carnevale, sui tetti delle città.<br />
A partire dal mercoledì delle Ceneri,<br />
giorno dopo il martedì grasso (ovvero l’api-<br />
ce dei bagordi carnascialeschi), la vecchia<br />
sdentata e vestita a lutto puntella (a dire il<br />
vero, sempre meno) comignoli e camini,<br />
ricordando che la Quaresima (da cui<br />
Caremma) è tempo di astinenza e sofferenza.<br />
INDOVINA CHI E’?<br />
La soluzione a pag. 38<br />
Ma Quaresima è anche beneficienza.<br />
Un’altra tradizione tipicamente salentina<br />
legata a questo periodo è infatti “U<br />
Santu Lazzaru”, un corteo che prende il<br />
nome dal famoso canto ispirato alla passione<br />
di Cristo (“Santu Lazzaru”, appunto)<br />
che, per la verità, assume la forma della<br />
“cantilena” ripetitiva, o come si dice del<br />
“tira ‘ntrame” (talmente noiosa da divenire<br />
di difficile ascolto). <strong>Il</strong> corteo è composto<br />
da musicisti, devoti, e tutti coloro che vi<br />
vogliano prendere parte e si muove, ogni<br />
venerdì di Quaresima, in giro per masserie<br />
e borghi. Scopo della processione è raccogliere<br />
viveri (ma oggi anche offerte in<br />
denaro) da destinare ai bisognosi. Mentre<br />
passa per le strade, il corteo intona il<br />
canto tipico ed allieta gli “spettatori” che<br />
in cambio offrono da bere e da mangiare.<br />
Anche questo rito, in tal modo, si trasforma<br />
in occasione di festa.<br />
// Questione di look<br />
La saggezza popolare insegna che di galli in un pollaio<br />
ce ne deve essere uno. Solo in tal modo le scelte<br />
possono essere condivise dalla maggioranza. Ma<br />
stavolta non si parla di galli.<br />
La candidatura di Loredana Capone allo scranno più<br />
alto di Palazzo dei Celestini, promossa dall’uscente<br />
Giovanni Pellegrino come “la più naturale”, non ha<br />
messo d’accordo subito tutte le anime del Pd. E se<br />
la deputata Teresa Bellanova non ha esitato a caldeggiare<br />
la “promozione” della vice, Gianna<br />
Capobianco, assessora alla Programmazione economica,<br />
ha frenato, suggerendo il ricorso alle<br />
Primarie. In pochi le hanno dato retta e la Capone è<br />
rimasta l’unica candidata del Pd.<br />
Insomma, niente di nuovo sul fronte provinciale.<br />
È giunta l’ora, ad ogni modo, di mettersi a lavorare<br />
seriamente sul programma elettorale e di finirla,<br />
prima possibile, con i batti-becchi.