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Rifiuti SpA - Il tacco d'Italia

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circa. La composizione dei rifiuti veniva così<br />

catalogata:<br />

Frazione tonnellate/anno<br />

Vetro 5.976 8 %<br />

Plastiche 7.470 10 %<br />

Frazione organica 37.350 50 %<br />

Carte e cellulosici 14.940 20 %<br />

Metalli 3.735 5 %<br />

Sottovaglio o altro 5.229 7 %<br />

Su questi dati erano stati elaborati gli<br />

obiettivi della raccolta differenziata che puntavano<br />

al recupero ed al riciclo di consistenti<br />

quantità di elementi dalla cui vendita ne<br />

sarebbe derivato un concreto guadagno, sia<br />

in termini di risparmio del costo del servizio<br />

di raccolta dei rifiuti per i cittadini sia in termini<br />

di disponibilità finanziaria concreta per<br />

il comune di Ugento che ospitava l’impianto<br />

sul suo territorio.<br />

Questi erano gli obiettivi della raccolta<br />

differenziata a breve ed a medio termine, la<br />

prima a partire dal 31/12/1997 e la seconda<br />

a partire dal 31/12/1999.<br />

Frazione Breve termine Medio termine<br />

(31/12/97) (31/12/99)<br />

Vetro Tonn. 143 2.4% 286 4.8%<br />

Plastica 187 2.5% 374 5.0%<br />

Carta 598 4.0% 1.196 8.0%<br />

Metalli 45 1.2% 90 2.4%<br />

Totale 973 10.1% 1.946 20.2%<br />

Le previsioni, dunque, attestavano i risultati<br />

della raccolta differenziata, considerato il<br />

sistema più economico e meno inquinante, al<br />

10.10% del totale dei rifiuti entro il<br />

31/12/1997 ed al 20.20% entro il 31/12/99.<br />

Oggi, a distanza di 10 anni, la raccolta<br />

differenziata nel comune di Ugento si attesta<br />

intorno al 10 %, per cui il 90 % dei rifiuti prodotti<br />

da questo comune continuano ad essere<br />

conferiti nella discarica Burgesi avendo<br />

come conseguenza un aumento del costo del<br />

servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti<br />

per i cittadini di Ugento ed un aggravamento<br />

del livello di inquinamento, le cui conseguenze<br />

ancora non siamo in grado di quantificare,<br />

ed un aumento degli introiti della Monteco.<br />

La potenzialità dell’impianto in questione,<br />

comunque, si attestavano intorno alle 20<br />

tonnellate al giorno di rifiuti da lavorare, con<br />

possibilità di raddoppio della quantità, ossia<br />

di arrivare a 40 tonnellate al giorno.<br />

Ciò significa che l’impianto avrebbe potuto<br />

accettare anche rifiuti provenienti da altri<br />

ACQUA MINERALE BURGESI<br />

Nel Basso Salento circolano bottiglie di<br />

acqua con una “misteriosa” etichetta:<br />

ambiti e lavorandoli avrebbe consentito un<br />

ulteriore guadagno al Comune di Ugento che<br />

rimane titolare dell’impianto stesso.<br />

Le cose purtroppo sono andate diversamente,<br />

l’impianto non è mai entrato in funzione,<br />

il Comune di Ugento non ha mai incassato<br />

un centesimo, i cittadini continuano a pagare<br />

di più mentre avrebbero potuto pagare di<br />

meno e continuiamo a chiederci: perché il<br />

comune di Ugento non ha mai attivato tale<br />

impianto? A chi è convenuto che quest’impianto<br />

andasse in malora? Ai cittadini no di<br />

certo dato ché, tra l’altro, non attivando la<br />

struttura si sono perduti quei posti di lavoro<br />

che erano stati previsti. All’ambiente no di<br />

certo.<br />

Ma quali erano i costi di esercizio annui<br />

e quali i rientri che avrebbe prodotto l’impianto?<br />

Questi i costi di esercizio:<br />

Personale £. 375.000.000<br />

Costi energetici<br />

Acquisto prodotti<br />

£. 110.000.000<br />

per il consumo<br />

Costi servizio<br />

£. 9.000.000<br />

per il consumo<br />

Costi manutenzione<br />

£. 33.000.000<br />

ordinaria £. 34.000.000<br />

Smaltimento residui £. 30.000.000<br />

Totale costi di esercizio £. 591.000.000<br />

Questi sono i rientri annui:<br />

Ricavi da tariffa £. 256.000.000<br />

Ricavi da vendita beni £. 204.950.000<br />

Ricavi da vendita servizi £. 604.500.000<br />

Totale rientri £. 1.065.450.000<br />

il <strong>tacco</strong> d’Italia 12 Marzo 2009<br />

“Acqua Burgesi”. Si tratta di una bella provocazione<br />

per chi vive attorno alla discarica<br />

Burgesi di Ugento, quella che, a detta del<br />

sindaco Eugenio Ozza, ha sempre smaltito<br />

correttamente i rifiuti di 26 comuni. Talmente<br />

bene che si può anche bere l’acqua della<br />

falda che passa proprio sotto la discarica.<br />

Le bottiglie sono state distribuite nei bar<br />

di Presicce, ma i Carabinieri si sono allarmati:<br />

cosa contengono le bottiglie? Che vorrà<br />

dire acqua Burgesi? E così, il 4 marzo scorso,<br />

dalla preoccupazione sono passati ai<br />

fatti. I Carabinieri hanno sequestrato una<br />

bottiglia: vorranno forse portarla alla magistrata<br />

Donatina Buffelli che sta indagando<br />

sulla discarica?<br />

POCO PIÙ DI UN ETTARO<br />

DI TERRENO AGRICOLO<br />

FU PAGATO DAL COMUNE<br />

200 MILIONI. UNA CIFRA<br />

FUORI MERCATO.<br />

PER FARVI NASCERE<br />

IL CENTRO DI STOCCAGGIO<br />

Insomma, dati alla mano, il Centro di<br />

raccolta, prima lavorazione e stoccaggio<br />

per materiali provenienti dalla raccolta differenziata<br />

di rifiuti urbani realizzato dal<br />

Comune di Ugento, mai attivato e lasciato<br />

andare alla malora, vittima di devastazioni<br />

vandaliche che lo hanno pressochè distrutto<br />

avrebbe fatto guadagnare alle casse del<br />

comune di Ugento la bellezza di<br />

474.450.000 lire l’anno. Una somma considerevole<br />

che avrebbe consentito non solo di<br />

garantire ai cittadini di Ugento di non dover<br />

pagare la tassa sui rifiuti, ma avrebbe consentito<br />

all’amministrazione di incamerare<br />

somme di denaro utilizzabili per gli usi ritenuti<br />

più impellenti.<br />

Se avesse iniziato a lavorare alla fine del<br />

2002, quando fu collaudato, ad oggi il<br />

Comune avrebbe guadagnato quasi tre miliardi<br />

di vecchie lire (2.846.700.000), considerando<br />

sempre una minima raccolta differenziata.<br />

Perché, se poi si fosse dato da fare, sensibilizzando<br />

i cittadini e facendo comprendere<br />

loro che tanto più riciclavano rifiuti tanto<br />

meno avrebbero sborsato di tassa sui rifiuti, i<br />

guadagni si sarebbero moltiplicati.<br />

Ma il comune di Ugento ha preferito<br />

rinunciare a queste entrate e far continuare a<br />

pagare ai cittadini.<br />

“Tanto paga Pantalone”.

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