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<strong>Rifiuti</strong> S.p.A. // <strong>Il</strong> volume d’affari // Conti in tasca<br />
QUANTI SOLDI GIRANO<br />
TRA LE MANI DI MONTINARO,<br />
PALUMBO E CALò<br />
102 MILIONI DI EURO. E’ IL RICAVO DEI GESTORI DELLA DISCARICA IN NOVE ANNI. 11 MILIONI<br />
IL “RIMBORSO” PER CAVALLINO. ALTRI OTTO MILIONI DI FONDI PUBBLICI PER SMALTIRE<br />
LE BALLE ACCUMULATE<br />
//I COSTI<br />
20 milioni di euro, questa la cifra per la<br />
piattaforma di trattamento e smaltimento di<br />
rifiuti solidi urbani di Cavallino. La prima ad<br />
aver completato gli impianti (discarica di servizio<br />
soccorso, biostabilizzazione, impianto di<br />
produzione di Cdr) e che entrerà a regime il<br />
9 marzo di quest’anno. Venti milioni di soldi<br />
pubblici, come spiegano dall’ufficio tecnico<br />
della Regione, poiché in parte derivano dai<br />
fondi Por e in parte sono anticipati dai privati<br />
che si sono aggiudicati l’appalto ma che<br />
rientreranno della cifra con la nuova tassa a<br />
carico dei cittadini.<br />
16 miliardi delle vecchie lire, è la cifra<br />
stanziata dalla società “Ambiente e Sviluppo”<br />
(Montinaro, Palumbo e Calò) per la costruzione<br />
della prima discarica avviata nel 2000. La<br />
copertura della cifra è garantita dalla tassa<br />
pagata dai cittadini.<br />
1 milione e 300mila euro è il costo<br />
sostenuto dalla Regione per sopraelevare la<br />
discarica, esaurita ad appena due anni dall’entrata<br />
in funzione.<br />
2 milioni di euro che la Protezione Civile<br />
ha speso per trasferire, trattare e bruciare<br />
le balle di rifiuti stoccati a Cavallino nel termovalorizzatore<br />
di Massafra. Solo un terzo<br />
delle balle.<br />
6 milioni di euro è la cifra stimata per<br />
smaltire i tre quarti di balle che ancora<br />
giacciono a Cavallino, formando le collinette<br />
di rifiuti non trattati alte sino a 10 metri fuori<br />
terra. Anche in questo caso si tratterà di fondi<br />
pubblici.<br />
//I BENEFICI<br />
A fronte di tutta la puzza sopportata dai<br />
cittadini sia di Cavallino sia dei paesi limitrofi<br />
la discarica, ci sono anche i benefici economici<br />
per Cavallino, quale Comune che la<br />
ospita. Secondo la Convenzione siglata nel<br />
1999 la società “Ambiente e Sviluppo” deve<br />
versare al Comune di Cavallino circa 7 euro a<br />
tonnellata. Ogni anno vengono conferite in<br />
discarica 182.500 tonnellate.<br />
1 milione e quasi 300mila euro all’anno<br />
di benefici per il Comune di Cavallino. Più di<br />
11 milioni in nove anni.<br />
La prima discarica chiude l’8 marzo, ma<br />
la società continuerà a gestire quella di servizio<br />
soccorso. Possiamo però fare un conteggio<br />
di massima circa ricavi di questi 9 anni di<br />
gestione: la società “Ambiente e Sviluppo”<br />
riceve 69 euro a tonnellate dai 27 Comuni<br />
del bacino Le/1 (480.000 abitanti), come<br />
stipulato dalla Convenzione. Dato che sono<br />
circa 500 le tonnellate giornaliere che arrivano<br />
in discarica, il conto di massima è presto<br />
fatto.<br />
NEL BUSINESS DEI RIFIUTI<br />
UN CAPITOLO IMPORTANTE È<br />
QUELLO DELLA LOBBY TOGATA,<br />
CHE HA TRATTO GIOVAMENTO<br />
DAL REGIME DI EMERGENZA,<br />
DURATO 15 ANNI, IN MATERIA<br />
DI SMALTIMENTO RIFIUTI<br />
il <strong>tacco</strong> d’Italia 22 Marzo 2009<br />
12 milioni e 600mila euro all’anno di<br />
introito per “Ambiente e Sviluppo” (con solo<br />
un anno di gestione, pari a circa 24 miliardi<br />
delle vecchie lire di entrate, la società<br />
“Ambiente e Sviluppo” dovrebbe aver ammortizzato<br />
la spesa molto prima dei 10 anni previsti<br />
per convenzione).<br />
110 milioni di euro, la cifra stimata per i<br />
nove anni di gestione.<br />
Da questa cifra bisogna sottrarre, almeno<br />
sulla carta, il ristoro ambientale che la società<br />
avrebbe dovuto versare al Comune e cioè:<br />
poco più di 11 milioni di euro in nove anni.<br />
101.835.000 euro, questa è la stima di<br />
quanto la società “Ambiente e Sviluppo” ha<br />
percepito in questi anni solo per la gestione<br />
del bacino Le/1.<br />
Non bisogna dimenticare che i Montinaro<br />
hanno gestito anche le discariche di Ugento e<br />
di Poggiardo.<br />
A onor del vero, agl’oltre cento milioni di<br />
euro percepiti dalla triade di imprenditori in<br />
un decennio solo per la gestione della discarica<br />
di Cavallino, bisogna sottrarre anche gli<br />
onorari degli avvocati. Gli avvocati che hanno<br />
difeso gli interessi di chi ha sempre detenuto<br />
il monopolio sui rifiuti contro il nuovo monopolio<br />
che porta il nome del gruppo<br />
Marcegaglia, che ha vinto i bandi della quasi<br />
totalità degl’impianti pugliesi e salentini. Nel<br />
business della monnezza un capitolo importante<br />
è quello della lobby togata: anch’essa<br />
ha tratto giovamento dal regime di emergenza,<br />
ossia dell’anarchia di questi ultimi quindici<br />
anni in materia di smaltimento dei rifiuti.<br />
A. Mar.