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Rifiuti SpA - Il tacco d'Italia

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<strong>Rifiuti</strong> S.p.A. // Monopoli // Cavallino<br />

IL “RE DELLA DISCARICA”<br />

STORIA DI UNA DISCARICA CHE POTEVA ESSERE PUBBLICA, REALIZZATA CON FONDI PUBBLICI,<br />

PER FAR GUADAGNARE AL MASSIMO LO STATO MA CHE È STATA FATTA DAI PRIVATI<br />

E CHE FA GUADAGNARE SOLO LORO<br />

di ADA MARTELLA<br />

Ph: Marco Maraca<br />

<strong>Il</strong> “re della discarica” è Gaetano Gorgoni, ex<br />

deputato, ex sottosegretario, ex sindaco<br />

per un decennio, attuale vice-sindaco di<br />

Cavallino, dove c’è una delle discariche più<br />

grandi e complesse del Salento. È qui a<br />

Cavallino, nel suo regno, che il business dei<br />

rifiuti arriva a cifre esorbitanti. La discarica<br />

serve il bacino più grande del Salento: 27<br />

comuni, incluso il comune capoluogo, per un<br />

totale di 480mila abitanti. Ogni giorno arrivano<br />

in discarica, gestita da una triade di<br />

imprenditori capeggiata dai Montinaro, circa<br />

500 tonnellate di rifiuti al giorno. In virtù<br />

della convenzione firmata tra i privati e il<br />

Comune, le entrate degli imprenditori sono<br />

quasi di 13 milioni di euro all’anno (69 euro<br />

a tonnellata). <strong>Il</strong> Comune, a sua volta, dovreb-<br />

be percepire come ristoro ambientale poco<br />

più di 1 milione di euro all’anno (circa 7<br />

euro a tonnellata).<br />

Gaetano Gorgoni, da giovane milita nel<br />

Msi, poi uomo del partito Repubblicano, ora<br />

in quota Forza Italia, è stato e continua ad<br />

essere un politico della vecchia guardia<br />

ancora attore principale, della prima ed ora<br />

della seconda repubblica. È il “re” assoluto<br />

del paese di quasi quattordici mila anime<br />

alle porte di Lecce, l’unico vero avversario<br />

negl’anni di un’altra regnante della politica<br />

salentina, Adriana Poli Bortone imperatrice<br />

bizantina, sindaca e ora vicesindaca di<br />

Lecce. Entrambi conservano il posto di potere<br />

sotto le mentite spoglie della carica di<br />

vicesindaco e assessori alla Cultura. Ma i due<br />

veterani della politica non possono essere<br />

vice di nessuno. Gorgoni si può dire che sia<br />

stato un precursore, o forse l’unico amministratore<br />

salentino che nei quindici anni di<br />

emergenza rifiuti, ossia di anarchia nel gestire<br />

il sistema di trattamento e smaltimento<br />

della monnezza, ha lottato con le unghie e<br />

con i denti perché la situazione non gli scappasse<br />

di mano o, peggio, avvenisse senza la<br />

certezza di avere un ruolo di primo piano<br />

nella pianificazione a monte e nella gestione<br />

a venire del business dei rifiuti. Non è un<br />

caso, infatti, che il sistema di discarica a<br />

Cavallino è, tra tutti quelli presenti sul territorio,<br />

il più complesso ed anche l’unico ad<br />

avere completato la costruzione degl’impianti<br />

prima di tutte le altre Ato.<br />

Intervistare Gaetano Gorgoni è come<br />

chiedere udienza ad importante personalità.<br />

Nel moderno quanto anonimo palazzo comunale<br />

di Cavallino lui occupa ancora la poltrona<br />

(in senso letterale) del sindaco, con la<br />

segretaria personale, la sala d’attesa e la sua<br />

stanza che è la stessa da oltre dieci anni,<br />

allestita come quella di un prefetto borbonico:<br />

i broccati color oro e rosso cardinale per<br />

il <strong>tacco</strong> d’Italia 14 Marzo 2009<br />

LA DISCARICA SERVE<br />

IL BACINO PIÙ GRANDE<br />

DEL SALENTO: 27 COMUNI,<br />

INCLUSO IL COMUNE<br />

CAPOLUOGO, PER UN TOTALE<br />

DI 480MILA ABITANTI.<br />

ANDRÀ A REGIME IL 9 MARZO<br />

QUANDO LA TARIFFA<br />

RADDOPPIERA’:<br />

DA 69 A 111 EURO<br />

le tende e le rifiniture, le poltrone di pelle<br />

nera, i mobili in legno pregiato, i quadri con<br />

paesaggi salentini fin de siècle, i trofei e le<br />

sculture a testimonianza delle tante onorificenze<br />

ricevute negl’anni. Gorgoni è seduto<br />

dietro la pesante scrivania, alle sue spalle la<br />

foto incorniciata di uno stemma patrizio dove<br />

campeggia il nome della casata: Gorgoni,<br />

forse è lo stesso stemma che è inciso sull’anello<br />

d’oro di antica fattura che porta al dito.<br />

<strong>Il</strong> giorno dell’intervista la gentile segretaria<br />

personale si scusa più volte per l’attesa, ma<br />

“il sindaco e gli assessori sono in udienza dal<br />

vicesindaco”, ossia da Gorgoni stesso. È<br />

anche da questi particolari che s’intuisce chi<br />

comanda. Sembra un patrizio romano, di<br />

quelli che hanno guadagnato il titolo nobiliare<br />

in virtù delle campagne di conquista.<br />

Gorgoni ha conquistato le cave dismesse di<br />

Cavallino che ora sono le fosse della più<br />

grande discarica della Provincia di Lecce. Ha<br />

conquistato il parco commerciale della<br />

Carrefour et altri che assicura vantaggi fiscali<br />

ed economici al Comune (così come la discarica)<br />

oltre che migliaia di posti di lavoro. In<br />

paese, al tempo dell’apertura dei grandi<br />

supermercati, erano affissi manifesti dove<br />

l’allora sindaco Gorgoni avvisava che i moduli<br />

per le richieste di lavoro potevano essere<br />

ritirati negl’uffici del Comune. Come un gran

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