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<strong>Rifiuti</strong> S.p.A. // Cavallino e le sue balle // Giustizia amministrativa<br />
ANCHE IL TAR DEL LAZIO<br />
Dà RAGIONE A GORGONI:<br />
LA DISCARICA è DI CAVALLINO<br />
La discarica è di Cavallino, incluso i<br />
benefici economici che ne derivano<br />
dalla gestione. Lo ha stabilito la sentenza<br />
del Tar del Lazio il 5 marzo 2008, accogliendo<br />
il ricorso 97/2007 presentato dal<br />
Comune di Cavallino contro: il Commissario<br />
delegato all’Emergenza <strong>Rifiuti</strong>, il Ministero<br />
dell’Interno, il Consiglio dei Ministri, la<br />
Regione Puglia, la Provincia di Lecce, l’Anci,<br />
e tutti e 27 i Comuni dell’Ato Le/1.<br />
La ragione del contenzioso è la proprietà<br />
degl’impianti e la titolarità delle concessioni,<br />
grazie alle quali il Comune incassa ogni<br />
anno 900.000 euro di royalty. <strong>Il</strong> caso di<br />
Cavallino è singolare perché come dice lo<br />
stesso ex sindaco: “La discarica non è pubblica.<br />
È di Cavallino”. Dunque neanche la<br />
creazione dell’Ato in forma giuridica, come<br />
consorzio dei 27 Comuni che pagano la tariffa<br />
che consente al Comune di riscattare la<br />
proprietà totale della discarica al termine dei<br />
10 anni previsti in convenzione, è in grado di<br />
pretendere nulla.<br />
A rompere gli equilibri è stato il decreto<br />
189/Cd/R del 2006 del Commissario delegato<br />
all’emergenza, Vendola, con il quale veniva<br />
NEANCHE LA CREAZIONE<br />
DELL’ATO IN FORMA<br />
GIURIDICA, COME CONSORZIO<br />
DEI 27 COMUNI CHE PAGANO<br />
LA TARIFFA CHE CONSENTE<br />
AL COMUNE DI RISCATTARE<br />
LA PROPRIETÀ TOTALE<br />
DELLA DISCARICA AL TERMINE<br />
DEI 10 ANNI PREVISTI<br />
IN CONVENZIONE, È IN GRADO<br />
DI PRETENDERE NULLA<br />
stabilito che la proprietà degl’impianti e la<br />
titolarità delle concessioni fossero trasferite<br />
nelle mani dell’Ato Le/1. Questo passaggio di<br />
consegne avrebbe comportato la perdita<br />
delle royalty annuali.<br />
Gorgoni subisce il decreto come un vero<br />
esproprio “delle utilità patrimoniali legittimamente<br />
acquisite dal Comune e destinate al<br />
benessere della collettività”, e così ingaggia<br />
la battaglia, con l’ausilio dell’avvocato<br />
il <strong>tacco</strong> d’Italia 21 Marzo 2009<br />
Sticchi Damiani. Battaglia che vince nell’arco<br />
di appena un anno e che lo conferma l’unico<br />
“re della discarica” di tutto il Salento.<br />
A. Mar.