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dell’imperatore Corrado lo fecero rientrare, Costretto nuovamente all’esilio nel 1046 per<br />
saccheggio, assassinio e vessazione. […]. Dopo cinquanta giorni […] fu rimesso sul trono dalla sua<br />
famiglia […]. Alla fine Benedetto IX decise di dimettersi, aveva messo gli occhi sulla sua bella<br />
cugina, la figlia Girard De Saxo, che diede il suo consenso, a patto che il papa abdicasse. Colto da<br />
un sorprendente attacco di scrupoli, Benedetto IX decise di controllare se aveva il diritto di farlo<br />
[…]. Felice di dimettersi, richiese una buonuscita di tremila libbre d’oro e, dopo una lunga<br />
contrattazione decise per tutto l’Obolo di San Pietro fornito dall’Inghilterra. Nessuna colletta di<br />
cattolici inglesi ebbe miglior uso…» (cfr. De Rosa P.: Op. cit., London, 1988).<br />
Il Papa Gregorio VII (1073-1085) che, soprattutto fu un grande falsario (2), era «…piccolo<br />
di statura, poco appariscente, piuttosto bruttino, e perciò parodiato e dileggiato […]. Ma il suo<br />
spirito era potente e spietato, la sua forza espressiva spesso intensa, concentrata […]. Basta leggere<br />
qualche testimonianza contemporanea per vederne […] la passione l’odio e la brama di vendetta.<br />
Benché pieno di foga tempestosa, egli si frena e s’ammansisce, anche se lo fa soltanto per amore dei<br />
suoi obiettivi, dei suoi fini; sia pure per poter alla fine sferrare l’attacco, per colpire prima o dopo<br />
implacabile, per annientare ove qualcuno gli si opponga o solo azzardi ad opporglisi. Quest’uomo<br />
non conosce la pazienza. […]. Versatilità, pluralità di vedute, gli sono più estranee che mai. Aveva<br />
un unico obiettivo, il fine di tutti quelli della sua casta: potere, potere, potere. Ma egli vuole più<br />
potere, più di loro tutti, vuole un potere mondiale. […]. Per questo Santo Padre il bene si realizza<br />
― ma questo, nella sua Chiesa, è un fatto ricorrente, quasi usuale ― quando zampilla il sangue del<br />
nemico, anche sangue di cristiani, si capisce, non è questo che importa, l’essenziale è che si muoia<br />
per essa. Che si crepi per il suo vantaggio. […]. Questo papa fu innamorato della guerra e non è un<br />
caso che uno dei più antichi documenti abbastanza dettagliati ― se non in assoluto la più antica<br />
testimonianza della fede di Gregorio VII nell’aiuto dal cielo ― faccia esplicito riferimento proprio<br />
alla guerra: cioè alla fede dei cristiani nel fatto che il papa dal cielo avrebbe protetto i suoi in<br />
battaglia e mandato in soccorso l’arcangelo Michele alla testa di tutele schiere elisie, […]. Gregorio<br />
dimostrò precocemente grande interesse per le armi e le imprese belliche. I suoi scritti papali sono<br />
costellati di modi di dire corrispondenti. Più di altri “vicari” egli si serve del linguaggio marziale,<br />
evocando spade e proiettili, ferite e morte, con ricorrenti espressioni di militia Christi, militia sancti<br />
Petri, christiana militia e simili. Parla senza tregua di “bravi soldati di Cristo” e di “combattenti<br />
regali”, con cui naturalmente allude ai “santi vescovi”; parla di “scudo della fede”, di “spada di<br />
Cristo”, “brando della parola divina”, “spada del brando universale”, di “spada della vendetta<br />
apostolica, un’arma che inguaribilmente ferisce dalla pianta dei piedi fino alla testa”. Ed<br />
incessante ricorre il suo motto ispiratore, il versetto della bibbia: “Maledetto l’uomo che trattiene la<br />
sua spada dal sangue”. […]. Naturalmente, Gregorio VII dichiarò l’uso delle armi lecito […] per la<br />
difesa dell’ordinamento stabilito da Dio [!!]. Certo, ciò che intende per […] ordinamento divino,<br />
altro non è se non ciò che torna a lui utile, ovvero quanto è di vantaggio per il papato e la Chiesa.<br />
[…]. Difatti egli vuole governare in luogo dei principi, vuole governare su di loro: per questo non fa<br />
altro che denigrarli, strapazzandoli di continuo accusandoli […] di alterigia, di rapina, di infedeltà,<br />
di assassinio, “delitti di ogni specie, compiuti per incitamento del diavolo. Principe del mondo”<br />
[!!]; ed afferma che costoro vogliono dominare gli uomini con cieca bramosia, con insopportabile<br />
arroganza, ecc, precisamente quello che anche lui vuole! Tutte le pretese di primato dei papi si<br />
conformarono in lunghi periodi e s’andarono sempre più accrescendo visto che, alla fin fine,<br />
ambizione e sete di potere di questi umili servitori di Cristo, di questi “servi dei servi di Dio”, non<br />
conobbero praticamente nessun limite. […]. Tutta la Chiesa primitiva non conobbe alcun primato di<br />
diritto, istituito da Gesù, dovuto al vescovo di Roma. Anzi un tale primato è in netta contraddizione<br />
con l’insegnamento di tutti i primi padri della Chiesa., anche dei più famosi. Ciò nondimeno, a<br />
lungo andare si gabellarono come fatti sempre esistiti quelle che erano state grossolane novità; e<br />
tutto quanto era fondato su contraffazioni e menzogne. […]. Gregorio VII vorrebbe rendere docili e<br />
malleabili anche gli imperatori, subordinando in maniera assoluta i sovrani. Egli non esita a<br />
capovolgere le cose, le leggi, la storia, le realtà gerarchiche. Per raggiungere questo fine, o non<br />
possiede alcun titolo, oppure ne ricava da colossali imposture clericali, in special modo dai<br />
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