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Dio saprà poi riconoscere i suoi!”, eseguendo l’ordine impartito dal Papa Innocenzo III (1198-<br />
1216): “Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi” […], «…“Dovete cercare di annientare la<br />
miscredenza eretica in ogni modo e con tutti i mezzi che Dio vi rivelerà”. […]. I soldati […]<br />
uccisero quasi tutti, dal più giovane al più vecchio, e poi appiccarono il fuoco nella città. […]. Ai<br />
difensori della città, più di cento, cavarono gli occhi e tagliarono il naso. […]. I “Cavalieri di<br />
Cristo” uccisero tutti, dai bambini piccoli fino ai vecchi malati…» (cfr. Gubin P., Maisonneuve H.:<br />
«Histoire albigeoise, nouvelle traduction de l’ovrage de Pierre des Vaux de Carnay» Ed. Vrin,<br />
Paris, 1951). Il Papa Innocenzo III (1198-1216) esortava così il suo esercito: “Avanti bellicosi<br />
soldati di Cristo! Marciate contro i persecutori ed uccidete i servi dell’antico serpente! […] Fino<br />
ad oggi avete combattuto per il mondo: combattete adesso per Dio!” (cfr. Werner E., Erbstöß M.:<br />
«Ketzer und Heilige. Das religiöse Leben im Hochmittelalter», Berlin, 1986). «…All’inizio del<br />
1211 […]. Si combattè a lungo presso Lavaur, con baliste, macchine d’assedio munite di crocifisso<br />
[…] con innumerevoli trucchi e raffinatezze da parte dei cristiani che predicano l’amore per il<br />
prossimo e per il proprio nemico. […], Lavaur, una delle città più forte del paese, stracolma di<br />
profughi, proscritti, cavalieri, catari, viene presa e tutti coloro che vi si trovavano ― non importa di<br />
quale fede, età o sesso ― vengono scannati alla presenza dei vescovi. Una bella vittoria in nome<br />
del Signore e della santa Vergine. Aimery de Montréal […] viene impiccato; sua sorella Giraude, la<br />
castellana incinta, “haeretica pessima”, viene gettata viva in un pozzo e […] ricoperta di pietre<br />
affinché il suo pianto fosse soffocato. […]. Ottanta cavalieri, tutti “nemici della croce” […]<br />
vengono trucidati […] e, con enorme gioia, i crociati bruciarono un gran numero di eretici. […].<br />
Alcuni sene vanno in giro per le strade al so lo scopo di massacrare innocui innocenti strappando<br />
loro gli occhi o tagliando loro a colpi di sciabola il naso o altre membra. Alti attaccano i pii<br />
pellegrini, riducono degli innocenti a storpi […]. In un solo convento furono trovati centocinquanta<br />
uomini e donne ai quali mancavano i pollici, le mani o i piedi o vi erano stati strappati gli occhi, i<br />
seni o altre parti del corpo. Ogni giorno si inventavano “con grande zelo nuove torture non ancora<br />
sperimentate”. Talvolta ― è orribile a dirsi ― strappavano violentemente gli arti dal corpo per<br />
mezzo di corde a uomini appesi per i genitali…» (cfr. Deschner K.: «Kriminalgeschichte des<br />
Christentums», Band 7, Reinbek bei Hamburg, 2002). Inoltre, il Papa Innocenzo III (1198-<br />
1216), nell’ultimo anno del suo pontificato, fece votare al Concilio Lateranense IV (1216) la legge<br />
che obbligava gli ebrei a vestire di giallo affinché fossero sottoposti al “pubblico ludibrio”,<br />
comportamento efficacemente imitato dai nazisti per facilitare lo sterminio degli ebrei!<br />
Il Papa Gregorio IX (1227-1241), come documenta De Rosa, «…impugnò la torcia del<br />
terrore con il massimo entusiasmo. […]. Il 27 luglio 1233 nominò i primi due inquisitori a tempo<br />
pieno, Peter Seila e Wiliam Arnald, i primi di una lunga serie tranquilli e spensierati della specie<br />
umana. […] nel 1239 inviò il domenicano Robert le Bourge nello Champagne per indagare su un<br />
vescovo di nome Moranis che, secondo le accuse, permetteva agli eretici di vivere e moltiplicarsi<br />
nella sua diocesi. In una settimana padre Robert aveva messo sotto processo l’intera città e il 29<br />
maggio mandò al rogo 180 persone, vescovo compreso…» (cfr. De Rosa P.: Op. cit., London,<br />
1988)! Come documenta Deschner, «…I roghi continuano a fumare, e “una quantità innumerevole<br />
di persone” periscono a Erfurt, Magonza, Colonia, Marpurgo, dove si incenerisce anche una<br />
vecchia che non voleva “convertirsi”. […] molti eretici sono bruciati dal predicatore Corrado di<br />
Marburgo. Soltanto il suo aiutante, il frate domenicano Corrado Dorso, ne ha bruciati circa mille. Il<br />
frate Corrado Dorso ed il suo complice, guercio e mutilato, Giovanni, un vero aguzzino, si basavano<br />
su una regola assai religiosa: meglio che muoiano cento innocenti, piuttosto che sfugga un<br />
colpevole. “Nelle città e nei villaggi facevano arrestare chiunque volessero, e consegnavano ai<br />
giudici queste persone senza ulteriori prove con le parole: questi sono eretici, noi ritraiamo la<br />
nostra mano da loro”. Dopo di che i giudici dovevano bruciarli, volenti o nolenti, secondo gli<br />
“Annales Colonienses maximi” lo stesso giorno della denuncia. […] una quantità innumerevole di<br />
persone venne uccisa in virtù di inaudite violazioni del diritto, di false testimonianze, solo in base a<br />
sospetti e senza ulteriori indagini; perfino coloro che dichiararono la propria fede, che “invocarono<br />
Cristo e la sua divina madre” ancora tra le fiamme […]. Gregorio IX non concedeva appello agli<br />
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