2009 - Gustolocale
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La patata: composizione<br />
e impieghi in alimentazione<br />
Patatine chips<br />
Questo processo di produzione si articola in diverse fasi. Le patate devono<br />
contenere una bassa quantità di zuccheri semplici. Ciò è dovuto<br />
al fatto che durante la cottura gli zuccheri caramellizzano conferendo al<br />
prodotto un colore troppo scuro, sgradito al consumatore. Le fette, una<br />
volta lavate, vengono immerse generalmente in una soluzione di bisolfi to<br />
di sodio saturata con anidride carbonica. Segue poi la frittura in olio di<br />
semi addizionato di antiossidanti, ad una temperatura di 165°-170° C. Le<br />
patate vengono poi sgocciolate e salate. È prevista anche una eventuale<br />
aggiunta di additivi aromatizzanti quali: pepe, peperoncino, glutammato<br />
monosodico, estratti di formaggio o di prosciutto ed altri aromi. Il prodotto<br />
fi nito contiene un 2-3% di umidità residua, un 30-40% di grasso e<br />
un’alta quantità di sale.<br />
Patatine semifritte surgelate<br />
I bastoncini di patate devono essere lavati per eliminare l’amido superfi<br />
ciale, allo scopo di evitare che si attacchino fra loro durante la cottura.<br />
Segue un trattamento antiossidante e sbiancante con metabisolfi to, indi<br />
la scottatura, operazione che consiste nella cottura in acqua a 75-90° C,<br />
per 6-10 minuti. Questo trattamento consente di ottenere una colorazione<br />
del prodotto più chiara perché vengono eliminati gli zuccheri superfi ciali,<br />
un minore assorbimento del grasso, perché l’amido delle cellule esterne<br />
gelatinizza formando una sottile pellicola, un prodotto più croccante e un<br />
tempo di frittura decisamente più breve. Le patate vengono poi sgocciolate<br />
e fritte a 135-150° C per 5-6 minuti prima del preraffreddamento e<br />
della surgelazione a un temperatura non superiore a -18° C.<br />
Fiocchi di patate<br />
Si tratta di un processo che prevede la scottatura, la cottura a vapore e<br />
la trasformazione in purè. A questo punto vengono aggiunti additivi quali<br />
antiossidanti, grassi e anche latte in polvere. Si passa all’essiccazione del<br />
purè con un cilindro essiccatore. Il purè viene ridotto in forma di fi lm, ovvero<br />
nastro sottile e consistente. Passa alla fi occatrice per essere ridotto<br />
in scaglie della dimensione desiderata. I fi occhi si conservano a temperatura<br />
ambiente per circa 6 mesi. Per il consumo è necessaria l’aggiunta<br />
di acqua e/o latte.<br />
Amedeo Sandri