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Chiesa e povertà nel terzo mondo: il caso di una missione cattolica ...

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12<br />

CHIESA E POVERTÀ NEL TERZO MONDO: IL CASO DI UNA MISSIONE CATTOLICA IN BRASILE.<br />

Dopo <strong>il</strong> Conc<strong>il</strong>io Vaticano II indetto da Giovanni XXIII e continuato da Paolo IV, l’attività<br />

missionaria visse <strong>una</strong> vera crisi <strong>di</strong> rinnovamento. La <strong>missione</strong> si deve svolgere a servizio<br />

della <strong>Chiesa</strong> locale e anche se “fine specifico <strong>di</strong> quest’attività missionaria è<br />

l’evangelizzazione 65 ”, l’intervento dei missionari non si limita solo a questo.<br />

I missionari dovevano assim<strong>il</strong>are i valori dei popoli e delle loro culture, e “vivere questa<br />

comunione in funzione <strong>di</strong> uno sv<strong>il</strong>uppo integrale e cioè della promozione <strong>di</strong> tutto l’uomo e<br />

<strong>di</strong> tutti gli uomini” 66 . Paolo VI delinearà <strong>nel</strong>l’enciclica Popolorum Progressio le strade da<br />

percorrere per seguire questo sentiero. Ma già <strong>nel</strong> documento conc<strong>il</strong>iare sull’attività<br />

missionaria della <strong>Chiesa</strong> Ad Gentes si prende atto che: “I <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong> Cristo devono<br />

promuovere la <strong>di</strong>gnità umana e l’unione fraterna fra gli uomini” 67 .<br />

Nel decreto conc<strong>il</strong>iare de<strong>di</strong>cato all’attività missionaria verrà anche in<strong>di</strong>cata la nuova figura<br />

del missionario, che “con mente aperta e con cuore largo andrà incontro agli uomini;<br />

accoglierà volentieri gli incarichi che gli vengono affidati; saprà adattarsi coraggiosamente<br />

alla <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> costume dei popoli ed al mutare delle situazioni; in piena armonia e con<br />

reciproca carità offrirà la sua collaborazione ai confratelli ed a tutti coloro che svolgono <strong>il</strong><br />

suo stesso lavoro, sicchè tutti, compresi i fratelli, sull’esempio della prima comunità<br />

apostolica, formino un cuore solo ed un’anima sola 68 ”, un’anima che si unifica <strong>nel</strong><br />

Vescovo, figura che avrà <strong>il</strong> compito <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigere e coor<strong>di</strong>nare l’attività missionaria.<br />

Il Pontefice accenna all’importanza <strong>di</strong> far conoscere la con<strong>di</strong>zione delle missionii della<br />

<strong>Chiesa</strong> <strong>nel</strong> <strong>mondo</strong> e della popolazione <strong>di</strong> cui si curano, e per questo “è necessario altresì<br />

coor<strong>di</strong>nare queste notizie e cooperare con gli organismi nazionali e internazionali” 69 .<br />

Paolo VI <strong>di</strong>ede un nuovo impulso all’attività missionaria in<strong>di</strong>rizzandola verso uno sv<strong>il</strong>uppo<br />

solidale dell’umanità che non deve riguardare solamente la ricchezza. Lo sv<strong>il</strong>uppo è<br />

“qualcosa che investe tanto <strong>il</strong> progresso sociale che la crescita economica” 70 . L’annuncio<br />

del Vangelo <strong>di</strong>venta dunque strettamente legato alla promozione umana e alla <strong>di</strong>fesa dei<br />

<strong>di</strong>ritti umani. Nell’enciclica Evangelii Nuntian<strong>di</strong> <strong>il</strong> pontefice proclama la “relazione<br />

in<strong>di</strong>ssolub<strong>il</strong>e tra evangelizzazione e promozione umana” 71 .<br />

La <strong>missione</strong> dunque assume come nuovo compito lo sv<strong>il</strong>uppo integrale dell’uomo tutto e <strong>di</strong><br />

tutti gli uomini per costruire la “civ<strong>il</strong>tà dell’amore”, espressione ripresa anche da Giovanni<br />

Paolo II per <strong>il</strong> quale la <strong>missione</strong> è la massima espressione <strong>di</strong> questa cultura dell’amore.<br />

La <strong>missione</strong> secondo <strong>il</strong> Papa polacco, ha infatti <strong>il</strong> compito <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere in tutto <strong>il</strong> <strong>mondo</strong> la<br />

cultura cristiana che è cultura dell’amore, cultura della pace, cultura dello sv<strong>il</strong>uppo, cultura<br />

della solidarietà 72 , attraverso la quale i missionari mostrano con “l’eloquenza delle opere,<br />

che la <strong>di</strong>vina carità è fondamento e stimolo dell’amore gratuito ed operoso” 73 . Infatti per <strong>il</strong><br />

papa la prima forma <strong>di</strong> testimonianza risiede proprio <strong>nel</strong>la vita stessa del missionario.<br />

65<br />

Ad Gentes, op. cit., p. 8.<br />

66<br />

Tramontin S., Un secolo della <strong>Chiesa</strong>, opt.cit., Volume II, p. 307.<br />

67<br />

Ad Gentes opt. cit., n.12, p. 17.<br />

68<br />

Ivi, n. 25, p. 32.<br />

69<br />

Ad Gentes, opt.cit., n.36, p. 40.<br />

70<br />

Populorum Progressio, opt.cit. n 34, p.16<br />

71<br />

Gutierrez Exequiel R. opt.cit. p 72.<br />

72<br />

Restrepo Bernal, Verso Danto Domingo, in Dal Nuovo Mondo al Mondo Nuovo, <strong>il</strong> cammino missionario<br />

dei religiosi negli ultimi 500 anni, a cura <strong>di</strong> CISM, USMI, CIMI E<strong>di</strong>trice Rogate, Roma, 1992, p 115.<br />

73<br />

Giovanni Paolo II Vita consacrata, la vita consacrata e la sua <strong>missione</strong> <strong>nel</strong>la <strong>Chiesa</strong> e <strong>nel</strong> <strong>mondo</strong>, Paoline,<br />

1996.

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