Chiesa e povertà nel terzo mondo: il caso di una missione cattolica ...
Chiesa e povertà nel terzo mondo: il caso di una missione cattolica ...
Chiesa e povertà nel terzo mondo: il caso di una missione cattolica ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
38<br />
CHIESA E POVERTÀ NEL TERZO MONDO: IL CASO DI UNA MISSIONE CATTOLICA IN BRASILE.<br />
Nel secondo dopoguerra (1951 in Italia) le opere caritative in genere furono riassorbire<br />
dallo stato.<br />
Emerge un’altra <strong>povertà</strong>, quella delle popolazioni del <strong>terzo</strong> e del quarto <strong>mondo</strong>.<br />
Tramite le missioni, inizialmente le popolazioni del Terzo <strong>mondo</strong> ricevevano <strong>una</strong> aiuto<br />
assistenzialista. In seguito agli insegnamenti della dottrina sociale della <strong>Chiesa</strong>, l’aiuto<br />
cambiò e si trasformò in promozione umana. Al povero si aggiunge un altro interlocutore:<br />
<strong>il</strong> <strong>mondo</strong>. Dagli anni ottanta questo fenomeno sta aumentando e minaccia un numero<br />
sempre crescente <strong>di</strong> persone <strong>nel</strong>la maggior parte delle nazioni 263 .<br />
La <strong>povertà</strong> è <strong>una</strong> questione <strong>di</strong> carente organizzazione dell’attività produttiva e <strong>di</strong> ingiusta<br />
<strong>di</strong>stribuzione dei suoi frutti, cose che <strong>di</strong>pendono dalla volontà dell’uomo 264 . Leonardo<br />
Boff 265 <strong>nel</strong> 1992, <strong>di</strong>chiarava che “i poveri non sono frutto <strong>di</strong> un’improvvidenza <strong>di</strong>vina, ma<br />
della cupi<strong>di</strong>gia e della volontà dell’uomo”. “Se è vero che <strong>il</strong> socialismo ha fallito in<br />
Europa, non è meno vero che <strong>il</strong> capitalismo sta fallendo sia <strong>nel</strong> sud dove ha abbandonato<br />
<strong>nel</strong>la miseria i due terzi dell’umanità, sia rispetto al <strong>di</strong>ffondersi della crisi ecologica” 266 .<br />
La <strong>Chiesa</strong> propone un concetto <strong>di</strong> solidarietà universale che coinvolga tutti: a partire dalle<br />
famigli fino a comprendere le politiche degli stati e delle Nazioni Unite.<br />
“Le origini della <strong>povertà</strong> (…) <strong>nel</strong> <strong>terzo</strong> <strong>mondo</strong>, risiedono principalmente <strong>nel</strong> debito estero,<br />
<strong>nel</strong>la corruzione della burocrazia, <strong>nel</strong>la <strong>di</strong>pendenza secolare, <strong>nel</strong> latifondo ed in ogni altro<br />
tipo <strong>di</strong> accumulazione, <strong>nel</strong> <strong>di</strong>sinterese amministrativo, <strong>nel</strong>la mancanza <strong>di</strong> cura per la salute<br />
e l’istruzione della gente, <strong>nel</strong>la mai realizzata riforma agraria 267 ”.<br />
La <strong>Chiesa</strong> si rende perfettamente conto che i Paesi in via <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppo non riescono a uscire<br />
dalla situazione in cui si trovano perché legati in<strong>di</strong>ssolub<strong>il</strong>mente al sistema economico<br />
mon<strong>di</strong>ale. M<strong>il</strong>ioni <strong>di</strong> persone muoiono <strong>di</strong> fame a causa dei meccanismi del sitema<br />
economico: “la fame appare <strong>nel</strong>la sua essenza come espressione del fatto che le con<strong>di</strong>zioni<br />
economiche e sociali esistenti e le istituzioni che le determinano possono impe<strong>di</strong>re a<br />
importanti settori della popolazione <strong>di</strong> accedere ad <strong>una</strong> adeguata quantità <strong>di</strong> cibo 268 ”.<br />
Oltretutto la questione del debito impe<strong>di</strong>sce ai paesi debitori <strong>di</strong> adottare politiche più<br />
adeguate alla propria nazione, rendendo inevitab<strong>il</strong>e l’aumento della miseria e della fame.<br />
“La nuova situazione è tale che, in molti casi, decisioni dalle conseguenze a livello<br />
mon<strong>di</strong>ale vengono prese solo da gruppi <strong>di</strong> nazioni piccoli e ristretti. (…) La stragrande<br />
maggioranza delle nazioni del <strong>mondo</strong>, dunque, sperimenta un'indebolita capacità dello<br />
Stato <strong>di</strong> servire <strong>il</strong> bene comune e <strong>di</strong> promuovere la giustizia e l'armonia sociali 269 ”.<br />
È anche per questo motivo che l’attuale pontefice ha promosso in occasione dell’anno<br />
giub<strong>il</strong>are <strong>una</strong> campagna per la cancellazione del debito, aiutato in questo anche da alcune<br />
celebrità e dall’aumentata sensib<strong>il</strong>ità della società civ<strong>il</strong>e verso questo tipo <strong>di</strong> problematiche.<br />
Il pontefice rivolge l’invito alle Nazioni Unite <strong>di</strong> ascoltare questo appello e farsene<br />
portatrici affinchè rinasca <strong>una</strong> società più giusta.<br />
263<br />
Pontificio Conselho “Cor Unum”, A Fome no mundo, um desafio para todos: o desenvolvimento<br />
solidàrio, E<strong>di</strong>çoes Loyola, 1997.<br />
264<br />
CEI ( Com<strong>missione</strong> episcopale per i problemi sociali ed <strong>il</strong> lavoro “Democrazia economca, sv<strong>il</strong>uppo e bene<br />
comune” 1994 Ed Paoline.<br />
265<br />
Leonardo Boff “Con la libertà del vangelo”, La Piccola E<strong>di</strong>trice, 1992<br />
266<br />
José Ramos Regidor, opt.cit., 1999, p.17.<br />
267<br />
Intervista r<strong>il</strong>asciata da Pedro Casaldalinga, vescovo bras<strong>il</strong>iano, in Adriano Sella, Testimoni <strong>di</strong> Parte, due<br />
parole <strong>di</strong> speranza dal Sud del <strong>mondo</strong>, E<strong>di</strong>trice Monti, Saronno, 1997, p.12<br />
268<br />
Cristina Maroglio & Giorgio Gr<strong>il</strong>lini, opt.cit., p. 14.<br />
269<br />
U<strong>di</strong>enza <strong>di</strong> Giovanni Paolo II al segretario generale delle nazioni unite e ai membri del comitato<br />
amministrativo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento dell’ONU, Venerdì, 7 Apr<strong>il</strong>e 2000. (Reperib<strong>il</strong>e al sito internet<br />
www.vatican.va.)