Chiesa e povertà nel terzo mondo: il caso di una missione cattolica ...
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CHIESA E POVERTÀ NEL TERZO MONDO: IL CASO DI UNA MISSIONE CATTOLICA IN BRASILE.<br />
2 La <strong>Chiesa</strong> in Bras<strong>il</strong>e<br />
2.1 La <strong>Chiesa</strong> in Bras<strong>il</strong>e<br />
La <strong>Chiesa</strong> entra in Bras<strong>il</strong>e con <strong>il</strong> potere coloniale, dal quale si separa solamente <strong>nel</strong> 1890<br />
quando l’allora repubblica approvò la totale separazione tra <strong>Chiesa</strong> e Stato. La <strong>Chiesa</strong><br />
rimase comunque strettamente legata allo Stato.<br />
Inizialmente la <strong>Chiesa</strong> bras<strong>il</strong>iana appoggiò anche la <strong>di</strong>ttatura m<strong>il</strong>itare, ma quando la<br />
repressione colpì anche i religiosi, l’attegiamento della chiesa cambiò. Il cambiamento era<br />
dovuto anche ad <strong>una</strong> questione <strong>di</strong> sopravvivenza. Infatti, con la politica adottata fino allora,<br />
la chiesa bras<strong>il</strong>iana stava perdendo sempre più fedeli alcuni dei quali iniziavano ad aderire<br />
alle chiese pentacostali, mentre altri erano attratti delle leghe campesine socialiste. Il<br />
cambiamento dunque fu “<strong>una</strong> risposta ad <strong>una</strong> crisi” 152 .<br />
Il rinnovamento ecclesiale, infatti, si sv<strong>il</strong>uppò solamente durante la forte repressione del<br />
regime m<strong>il</strong>itare dei decenni ‛60 e ‛70 153 in seguito all’influenza che <strong>il</strong> Conc<strong>il</strong>io Vaticano II<br />
ebbe sul clero bras<strong>il</strong>iano. Le conferenze episcopali <strong>di</strong> Medellìn (1968) e Puebla (1979)<br />
danno <strong>una</strong> spinta in più al volto nuovo della <strong>Chiesa</strong> del Bras<strong>il</strong>e.<br />
Quella bras<strong>il</strong>iana <strong>di</strong>venta <strong>una</strong> <strong>Chiesa</strong> d’avanguar<strong>di</strong>a, <strong>di</strong> critica alle politiche economiche,<br />
agli abusi dei <strong>di</strong>ritti umani praticati dal regime e uno spazio per la mob<strong>il</strong>itazione con forme<br />
pastorali nuove: le comunità <strong>di</strong> base, le pastorali sociali (delle donne, della terra, operaia,<br />
in<strong>di</strong>gena, dei pascatori, dei minori, ecc…). La teologia della liberazione influenza questo<br />
cambiamento. Pur non essendo nata in Bras<strong>il</strong>e, è proprio da questa nazione che provengono<br />
i più famosi esponenti che questa teologia 154 .<br />
La teologia della liberazione si realizza <strong>nel</strong>la prassi e trova la sua massima espressione<br />
<strong>nel</strong>le CEBs, (comunità ecclesiali <strong>di</strong> base), gruppi <strong>di</strong> persone provenienti dalla stessa area,<br />
guidate da agenti <strong>di</strong> pastorale (anche laici 155 ) che avevano lo scopo <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere interessi<br />
comuni, spesso messi in <strong>di</strong>scussione dai potenti, e <strong>di</strong> critica al regime m<strong>il</strong>itare, non<br />
<strong>di</strong>menticando la parola della Bibbia. Il concetto guida delle CEBs, è che ogni persona deve<br />
essere riconosciuta come soggetto attivo <strong>nel</strong>la costruzione della società e della sua<br />
comunità <strong>di</strong> fede e che nessuno può intralciare questi valori. La forte unione tra fede e vita<br />
è sancita dall’idea che la salvezza non si raggiunge solo dopo la morte, ma si realizza già<br />
<strong>nel</strong>la realtà. Ecco perché ci deve essere un’impegno <strong>nel</strong> sociale e <strong>nel</strong>la politica. Il metodo<br />
usato è quello della teologia della liberazione, vedere, giu<strong>di</strong>care e agire che consiste<br />
appunto <strong>nel</strong> percepire un problema, capirne le cause, sensib<strong>il</strong>izzare la comunità locale sul<br />
problema in<strong>di</strong>viduato, <strong>il</strong> denunciare insieme all’autorità la situazione e <strong>nel</strong> frattempo<br />
organizzarsi per dare <strong>il</strong> proprio contributo 156 .<br />
Le CEBs sono la presenza della <strong>Chiesa</strong> più vicina agli esclusi, non come forma<br />
assistenziale, ma <strong>di</strong> promozione umana.<br />
Le CEB, <strong>di</strong>edero un contributo profondo alla storia della nazione, risvegliando le masse.<br />
In quegli anni si valorizzò la teologia della liberazione intesa come “l’evangelizzare la<br />
società in trasformazione partendo dall’opzione preferenziale per i poveri, mirare alla<br />
152<br />
“Resposta a uma crise” in Madelaine Cousineau Adriance, Terra prometida, Paulinas, San Paolo, 1996, p.<br />
164.<br />
153<br />
Dal 1969 al 1974 restò al potere Mé<strong>di</strong>ci, sotto <strong>il</strong> quale <strong>il</strong> Bras<strong>il</strong>e visse <strong>il</strong> periodo più repressivo <strong>di</strong> tutto <strong>il</strong><br />
regime. Ve<strong>di</strong> Trento, opt, cit.<br />
154<br />
Clodovis e Leonardo Boff, Assmann, Libanio, Frei Betto… Ve<strong>di</strong> Regodor, La teologia della liberazione,<br />
opt.cit.<br />
155<br />
La mancanza <strong>di</strong> sacerdote aveva spinto i laici a impegnarsi <strong>nel</strong>la gestione dei vari ministreri.<br />
156<br />
Ve<strong>di</strong> come esempio l’esperienza della Taquara, quartiere <strong>di</strong> periferia nato a Teof<strong>il</strong>o Otoni, <strong>di</strong> cui tratto<br />
<strong>nel</strong>la parte de<strong>di</strong>cata all’indagine empirica.