I flussi e le rotte della tratta dall'est Europa - ER Sociale - Regione ...

uno dei mercati più antichi del mondo che affonda le sue radici in epoche
lontane, fino ad arrivare alle soglie e alle origini della storia dell’umanità.
Di nuovo schiavitù
Il tramonto del Novecento ha lasciato in eredità al nuovo millennio la riemersione
di un fenomeno che si pensava fosse oramai consegnato alle pagine
più brutte della storia degli uomini: il fenomeno della riduzione in schiavitù di
un numero enorme, ancorché difficilmente quantificabile, di donne, di fanciulle
e di bambine costrette con la violenza a prostituirsi nelle strade delle
nostre città.
Da dove partono queste giovani donne? Da quali città o paesi o villaggi?
Sono donne di città o donne di mare o dei paesi dell’interno? Quali strade
percorrono? Quali mezzi di locomozione usano? In quali città italiane
arrivano? Scelgono di venire in Italia oppure vi capitano per caso giungendo
da noi addirittura senza neanche sapere dove siano arrivate? Come sono
reclutate? Quante di loro sono state rapite? Quante, invece, sono state
ingannate con promesse di un lavoro pulito e poi costrette con la violenza a
prostituirsi in strada o nel chiuso di un appartamento? Quante, infine, hanno
scelto liberamente di venire in un paese occidentale a prostituirsi? Chi le ha
portate nelle nostre contrade? Chi gestisce la tratta? Sono singole persone o
sono piccoli gruppi tra loro strutturati a rete o sono organizzazioni più o
meno ampie che hanno un connotato mafioso e che insieme alle donne trafficano
droga o armi? Queste sono solo alcune delle tante domande – altre,
come si vedrà, faranno il loro ingresso più avanti.
Scopo della ricerca
La presente ricerca è finalizzata a descrivere il fenomeno della tratta degli
esseri umani per scopo di sfruttamento sessuale a pagamento di donne e
bambine provenienti dai paesi dell’Est – con l’esclusione, dunque, della
tratta di origine nigeriana o cinese o della prostituzione italiana o latinoamericana
– e la cui attività si è svolta in Italia in alcune zone delle seguenti
regioni: Emilia-Romagna, Friuli – Venezia Giulia, Veneto, Lombardia,
Umbria, Marche, Abruzzo, Puglia.
Per descrivere quello che è diventato uno dei più grandi business della storia
recente della criminalità transnazionale è fondamentale individuare le
modalità di ingresso, i percorsi seguiti, i flussi, le rotte, le nazioni di partenza
e quelle di transito di un numero rilevante di giovani donne che dai paesi
dell’Est sono arrivate in Italia e che sono state destinate a popolare il
variegato mondo della prostituzione, quella visibile che si esercita in strada
e quella invisibile che ha come luoghi d’elezione appartamenti, alberghi,
sale massaggi e altri ambienti chiusi variamente denominati.
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