I flussi e le rotte della tratta dall'est Europa - ER Sociale - Regione ...

II. IL RECLUTAMENTO
DELLE GIOVANI DELL’EST
4. Traffico e tratta
La letteratura internazionale distingue con il termine smuggling il traffico, o
contrabbando, delle persone e con il termine trafficking la tratta degli esseri
umani. Questa partizione – smuggling of migrants e trafficking in human
beings (contrabbando di migranti e tratta degli esseri umani) – che si trova
anche nei documenti ufficiali dell’ONU, è oramai universalmente condivisa
ed accettata da parte di tutti coloro che si occupano di questi argomenti. I
due termini indicano in generale due modalità di ingresso illegale di
persone in un qualsiasi altro paese straniero – e per quanto ci riguarda in
Italia – modalità che sono molto diverse l’una dall’altra.
Il termine smuggling indica una modalità di ingresso illegale di un cittadino
straniero che si riferisce in sostanza al trasporto e all’introduzione illegale.
Questa modalità di ingresso comporta che la persona trasportata entri in
contatto con la persona – spesso inserita in un’organizzazione – che trasporta
e questa, in cambio di una cifra pattuita che generalmente viene
pagata al momento della partenza, porti in Italia la persona che ne aveva
fatto richiesta. Arrivati a destinazione, trasportatore e trasportato separano
le loro vite che da quel momento in poi prenderanno vie diverse l’una dall’altra.
Molto più complesso è quanto avviene nella modalità del trafficking. La
fase iniziale comincia con il reclutamento, attività che è fondamentale per
la buona riuscita di tutto l’affare; qui si incontra una prima, fondamentale,
differenza perché, mentre nello smuggling c’è un’offerta spesso molto
elevata da parte di chi vuole partire, invece nel trafficking accade di solito
– anche se non sempre – che in assenza di un’offerta occorra fare tutto un
lavoro, a volte lungo e laborioso, per individuare le persone giuste. La
seconda fase comporta la custodia della persona reclutata, che di norma
avviene o nei paesi di reclutamento o in quelli di transito, in attesa che si
realizzino le condizioni per la terza fase, ossia quella del trasporto, e per la
quarta fase, cioè l’introduzione illegale. Chiude il ciclo la quinta fase, ossia
lo sfruttamento sessuale della persona introdotta in Italia. Può capitare che
chi recluta, custodisce, trasporta, introduce e sfrutta sia la stessa persona o
faccia parte di un gruppo più o meno organizzato in grado di gestire una
molteplicità di operazioni così complesse e rischiose; può capitare anche
che in qualsiasi segmento delle fasi descritte la persona sia venduta e,
diventata proprietà di chi l’ha acquistata, arrivi in Italia nelle mani di un
altro gruppo.
35